Silvio Pellico
Dei doveri degli uomini

CAPO VIGESIMO.   Dignità dell'amore.

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CAPO VIGESIMO.

 

Dignità dell'amore.

 

Onora la dònna, ma pavènta le seduzioni della sua bellezza e più ancora la seduzioni del tuo cuòre.

Felice te, se non t'affezionerai ardentemente ad alcun'altra, se non a quella che vorrai e potrai scegliere per compagna di tutta la tua vita!

Tièni libero il cuòre da ogni catena d'amore piuttosto che darlo in balia a dònna di pochi prègi. Un uòmo di non alti sentimenti potrèbb'èssere felice con essa; tu nol potresti. Tu abbisogni o di perpètua libertà o d'una compagna che corrisponda alla generosa idea che hai dell'umanità e particolarmente del sèsso donnesco.

Ella dèbb'èssere una di quelle anime elètte che intèndono eccelsamente il bèllo della religione e dell'amore. Bada di non foggiartela tale colla tua fantasia, mentr'ella infatti sia tutt'altra.

Se la tròvi siffatta; se la vedi ardere indubitatamente d'amore per Dio; se la vedi capace di nòbile entusiasmo per ogni virtù; se la vedi intènta ad oprare tutto il bène che ella può; se la vedi irreconciliabilmente nemica di tutte quelle azioni che sono moralmente basse; s'ella congiunge a tai mèriti un ingegno colto, senza alcun'ambizione di farlo comparire; se anzi, con tanto ingegno, ell'è la più umile delle donne; se tutte le sue paròle e tutti i suòi atti spirano bontà, elegante naturalezza, elevazione di sentimenti, fòrte volontà ne' suoi doveri, attenzione a non affliggere alcuno, a consolare chi sta afflitto, a servirsi de' suoi incanti per nobilitare i pensièri altrui, - allora amala di grande amore, di un amore degno di lèi!

Ti sia quasi un angelo tutelare; ti sia quasi una viva espressione del comando divino per allontanarti da ogni viltà, per sospingerti ad ogni òpera gentile. In tutto ciò che imprèndi, pensa a meritare la sua approvazione, pènsa a fare che la sua bèll'anima sia contènta d'averti per amico, pènsa ad onorarla, non innanzi agli uòmini - il che poco impòrta, - ma innanzi all'òcchio onniveggènte di Dio.

Se quella dònna è d'animoalto e sì fedele alla religione, il tuo grande amore per lèi non sarà un eccèsso, non sarà un'idolatria. Tu l'amerai appunto perchè i suòi voleri saranno in armonia con quelli di Dio; ammirando gli uni, ammirerai gli altri, o piuttosto saranno sèmpre quelli di Lui che ammirerai. A segno che, se fosse possibile che i voleri di essa diventassero contrarii a quelli di Dio, il delizioso incantesimo si sciorrèbbe; tu più non l'ameresti.

Questo nobilissimo amore è tenuto per chimerico da molte anime volgari, da quelle che non hanno idèa di dònna elevata. Compiangi la loro bassa sapiènza. Gli innamoramenti puri e fortemente eccitatori di virtù sono possibili; esistono, benchè rari. E gli uòmini dovrèbbero dire: - O quelli, o nessuno.

 

 

 


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