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Amor paterno. - Amore all'infanzia e alla gioventù.
Far dono di buòni cittadini alla patria, far dono allo stesso Iddio di spiriti degni di lui, sarà il tuo incarico, se avrai figliuòli. Incarico sublime! Chi l'assume e lo tradisce è il maggiore nemico della patria e d'Iddio.
Non occorre enumerare quali sieno le virtù di un padre; tu le avrai tutte, se sarai stato buon figlio e buon marito. I cattivi padri furono tutti figli ingrati e mariti ignòbili.
Ma anche prima d'aver pròle, anche se tu non dèbba averne mai, ingentilisci l'animo tuo col dolce sentimento dell'amor patèrno. Ogni uòmo dèe nutrirlo, volgèndolo vèrso tutti i fanciulli, vèrso tutti i giovani.
Guarda con qualche amore quella parte novèlla della società, guardala con grande riverenza.
Ognuno che sprèzzi o addolori ingiustamente l'infanzia, se non è pervèrso, lo divènta. L'uomo non attentissimo a rispettare l'innocenza d'un bambino, a non insegnargli il male, a vegliare ch'altri non gliel'insegni, a procacciare che s'infiammi di solo amore per la virtù, può essere la causa che quel bambino diverrà un mostro. Ma perchè sostituire men valide paròle a quelle terribili e santissime pronunciate dall'adorabile amico de' fanciulli, il Redentore? - «Chi riceve, dic'egli, un pargolo tale in nome mio, riceve me. Ma chi avrà scandalezzato uno di questi piccioletti che in me credono, sarebbe mèglio che gli fosse stata appesa una màcina al collo e fosse stato gettato nel profondo del mare!»
Coloro che ti sono di non pòchi anni minore d'età, coloro sui quali per tal ragione il tuo esèmpio e la tua voce pòssono èssere autorevoli, considerali tutti come figliuòli; trattali con quel misto d'indulgenza e di zelo ch'è atto ad allontanarli dal male ed a spronarli al bène.
L'infanzia è di natura imitatrice; se gli adulti che circondano un fanciullo sono pii, dignitosi, amabili, il fanciullo si invaghirà d'èsser tale e tal sarà. Se gli adulti sono irreligiosi, abbiètti, malèvoli, il fanciullo sarà pessimo come loro.
Anche co' bambini e co' giovanetti che non vedi di frequènte ed a' quali forse avrai solo occasione di parlare una vòlta nella vita mòstrati buòno; di' loro, se t'occorre, una paròla feconda di virtù. Quella paròla tua, quel tuo onèsto sguardo potrà ritrarli da un pensièro basso, potrà invogliarli di meritare la stima degli uòmini dabbène.
Se un giovine di bèlle speranze pone in te la sua fiducia, siigli generoso amico, soccorrigli con rètti e forti consigli, non adularlo mai, applaudi sì alle sue lodevoli azioni, ma ritiralo con vigoroso biasimo dalle indegne.
Se vedi un giovine vòlgere al vizio, quando pure tu non avessi intrinsichezza con lui, non isdegnare, ove tu n'abbia l'opportunità, di pòrgergli la mano per salvarlo. Talvolta quel giovine che prènde la malvagia strada non abbisognerebbe che d'un grido, d'un cenno per vergognarsene e retrocèdere alla strada buòna.
Qual sarà l'educazione morale da darsi ai figli tuoi? Noi capiresti, se non l'acquisti egrègia tu medesimo. Acquistala, e la darai eguale.