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Neera
L'amuleto

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Mio cugino veniva regolarmente a trovarmi, sereno, calmo; mi portava i suoi libri, li discuteva con me, voleva assolutamente che gliene dicessi il mio parere. Io sbagliavo spesso ed Egli si accingeva a correggere le mie idee con pazienza, con una tenacia amorevole di uomo convinto, penetrato della sua missione. Nei giorni migliori, quando lo capivo bene, gli si manifestava in volto una gran gioia e una luce spirituale raggiava nel sorriso che si schiudeva sulla sua bocca come un fiore al sole.

Avanzandosi la bella stagione eravamo sempre fuori; o in giardino accanto ai rosai, o sotto le acacie, o nei piccoli sentieri adiacenti dove Alessio correva con una reticella in mano a caccia di farfalle.

- Avete cacciato anche voi le farfalle nella vostra infanzia? - chiesi una volta a mio cugino.

- Come no? L'uomo nasce con questo istinto e le farfalle, i coleotteri, i cervi volanti sono le sue prime vittime.

- Non le sole?

- Certo, non le sole. Che cos'è la vita se non un continuo avvicendarsi di vincitori e di vinti?

Ecco, ci succedeva così. Non si tenevano sempre dei lunghi discorsi o delle dissertazioni, ma Egli gettava una di queste frasi incisive ed io la raccoglievo ed Egli lo sapeva; e tutto ciò fluttuava intorno a noi quasi il filo misterioso di una tela che si stesse ordendo, come pagliuzze che posate a caso fra due rami si venissero a restringere poco a poco formando un nido. Sentivo del nido la protezione, l'appoggio ed anche il tepore dolcemente soffuso, che prendeva in certi momenti una strana consistenza di realtà.

Questo lo osservavo principalmente quando Egli mi guardava, con quei suoi occhi profondi e seri ove l'anima saliva con un ardore di fiamma compressa. Mi sentivo allora vicina a qualcuno, ad uno più forte di me, padre e fratello insieme.

E questo padre, questo fratello, questo maestro saggio e severo di cui ammiravo il sapere e l'alta intelligenza era allegro come un bambino, era semplice, era ingenuo quando rincorreva Alessio per i viali e il suo riso fresco e sonoro si mesceva al riso di mio figlio. La vita entrava finalmente nella vecchia casa abbandonata!

 




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