Libro, Capitolo

 1  1, 2|          che ai tempi nostri la parola PRINCIPE importa: Colui,
 2  2, 1|   mestier delle lettere. In una parola in somma, io dico; che all’
 3  2, 5|      talchè, a stringere in una parola, le arti e le lettere sarebbero
 4  2, 6|        per Giunio Bruto; nè una parola pure per Marco Bruto. Molti
 5  2, 6|   piacere a se stesso.~E questa parola SE STESSO, ch’io tanto ribatto,
 6  2, 6|    immensità immedesimare colla parola VERO, che quando egli dice
 7  2, 6|          per distruggere in una parola quanto io finora ho ragionato
 8  2, 9|         Tito Livio, ad ogni sua parola e pensiero, respira libertà,
 9  3, 2|          Cioè (interpreto io la parola, nelle corti) in que’ tristi
10  3, 3|      ritrovarla da prima, nella parola da me soprammentovata nel
11  3, 3| scrittore, ed opprimerlo. Dalla parola PROTEGGERE non si dee perciò
12  3, 3|       perciò mai scompagnare la parola IMPEDIRE; poichè chi non
13  3, 4| perfezion delle lettere, che la parola perfezione esclude assolutamente
14  3, 5|    Girolamo, ed altri; o, colla parola, e più coll’esempio, predicassero
15  3, 8| semplice fama d’amendue. Che la parola EPICO, parmi che debba importare