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Vittorio Alfieri
Del principe e delle lettere

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
dispa-immed | immem-mesch | messa-prece | preci-saffo | saggi-taciu | tacqu-zoroa

                                                        grassetto = Testo principale
     Libro, Capitolo                                    grigio = Testo di commento
1003 1, 2 | forze tuttavia sono tanto dispari stante l’opinione, che si 1004 2, 5 | esse ne riesce faticosa, dispendiosa, ed incomoda, non ne può 1005 3, 6 | stuprata, Collatino giustamente disperato, il furore dei cittadini, 1006 2, 8 | verun pastore, per non disperdere il proprio gregge? verun 1007 3, 3 | pure nate e vi allignano a dispetto di un sì mostruoso governo, 1008 3, 2 | tanto orgoglio insultatore dispiegano nella pompa del loro servaggio; 1009 3, 11 | tutte altre superiorità dispogliata, tante altre nazioni ancor 1010 1, 8 | come in ogni altro asiatico dispotismo, sorge di tempo in tempo 1011 2, 10 | giusto dritto, egualmente dispregiano. Costoro, col fero supplizio 1012 2, 6 | ascoltar quasi tutti, e non dispregiar mai nessuno; ma, formato 1013 3, 3 | troppo può, se egli ne vien dispregiato, impedir lo scrittore, ed 1014 3, 2 | scoperto il loro vicendevole dispregio, ne cavano i sottili e delicati 1015 3, 8 | è dovuta a chi ha saputo disprezzare la falsa glorietta del subito, 1016 3, 9 | questo, su che potrei pur disputare, in parte lo voglio ammettere; 1017 2, 5 | e che per lo più chi ben disse, in parità di circostanze, 1018 3, 4 | ai fonti della verità si disseti, vede e tocca ogni giorno 1019 2, 7 | se a Virgilio (come già dissi) è mancata l’energia d’animo, 1020 1, 11 | questo commercio di reciproca dissimulazione il pubblico intanto ne rimane 1021 3, 2 | così oltraggiosamente distanti dai privati, come i nostri; 1022 2 | secondo, in cui alquanto più distesamente esporrò i mezzi a mio parere 1023 1, 2 | virtù, che in eminente grado distinguano l’un uomo dall’altro: il 1024 2, 3 | naturale innato desiderio di distinguersi: e questa umana passione 1025 2, 8 | esercizio, al quale (se essi ben distinguono le cose) va annessa ad un 1026 1, 11 | mercedi, che interamente li distolgano dallo scrivere cose veramente 1027 1, 3 | uomo, l’indurlo al bene, il distornarlo dal male, l’ingrandir le 1028 3, 4 | antiche e vere lettere, non distornate dal loro caldo ed unico 1029 3, 8 | conosciuto e svelato il distributore, tutto questo fa sì, che 1030 2, 8 | Persj non giovò, poichè distruggea il loro impero, smembrandolo: 1031 2, 3 | può, trionfare, se non distruggendogli entrambi? Si può egli concepire 1032 3, 10 | degli uomini cittadini, e distruggerli, incontro alla principesca 1033 3, 4 | combatterlo, e col tempo distruggerlo. Sono questi a parer mio 1034 3, 4 | inventarle e crearle, la distruggitrice tirannide, e la insultante 1035 3, 3 | molte altre persecuzioni e disturbi; e quindi da infiniti ostacoli.~ 1036 2, 9 | riflette) molto più per disvelare ai popoli le ambiziose e 1037 3, 2 | maggiormente può in chi più ha, li disvia e impedisce; oltre che il 1038 3, 9 | medícei tiranni, e nulla divenne dappoi; così il rimanente 1039 3, 9 | secolo letterario, che può diventare maggiore d’ogni altro, io 1040 2, 2 | genere d’un secolo è spesso diventato il genere ridicolo e mostruoso 1041 2, 6 | ne era ancora certamente divenuto l’ultimo. Virgilio non conoscea 1042 2, 3 | protette parlano e influiscono diversamente dalle non protette, e a 1043 3, 9 | accrescere gl’inciampi, se diversificargli e adattarli sapran destramente. 1044 2, 1 | assolutamente procedere nel modo su divisato, li consiglio a desistersi 1045 2, 2 | e lumeggiarli può essere diviso in altrettanti aspetti, 1046 2, 4 | stravagante aderenza, che io do per una pura chimera, prova 1047 2, 6 | stesse moltiplicate e giuste doglianze, io dunque ne ritraggo la 1048 2, 2 | della ottenuta vittoria, i dolci effetti della ricoverata 1049 1 | uomini buoni si debbono bensì dolere, e non poco, che queste 1050 3, 2 | ragionevole grido sarebbe il dolersi, che nella classe dei ben 1051 2, 7 | ne ricaverà non picciolo dolore, riflettendo che da quei 1052 2, 3 | coltivare». A ciò rispondo io, domandando: «Codesto giovinetto, è 1053 2, 1 | ammetteranno i desideranti, i domandanti, o gli abbisognosi d’altro, 1054 3, 2 | Atene.~E incomincio, col domandare: «Qual parte dell’ingegno 1055 2, 10 | poteano pure interamente domare, col non far nulla. Quanto 1056 3, 5 | essi virtù, come Francesco, Domenico, Bernardo &cc; o, col loro 1057 3, 12 | libertà politica, e civile, e domestica, dell’individuo scrittore 1058 1, 9 | quindi ogni fantasia del dominante viene senza mormorare accettata, 1059 2, 2 | influenza di una assoluta dominazione.~Tuttavia, non volendo io 1060 2, 12 | largo nobile e legittimo dominio, che nol sono dieci dei 1061 2, 5 | bene dipinto per serbare o donare i proprj quadri, non vi 1062 2, 6 | quanti talenti da Livia donatigli? I versi eccellenti, consecrati 1063 1, 7 | non rimanesse sul globo, donde il letterato potesse poi, 1064 2, 2 | sente; ci vogliono perciò in doppia e triplice quantità, parole 1065 2, 9 | nati schiavi, rifattisi poi doppiamente schiavi; e, come tali, pagati, 1066 2, 3 | expurgare cicutæ,~Ni melius dormire putem, quam scribere versus?2~ ~ 1067 3, 5 | animo, di cui doveano essere dotati, abbenchè con minor utile 1068 3, 9 | esse. Quindi la libertà dottamente studiata da chi appunto 1069 3, 4 | moderne nazioni; in ogni arte dottissime, fuorchè nel libero, sublime, 1070 2, 7 | veleno cortigianesco; in cui dovendogli sfuggire per forza l’epiteto 1071 3, 1 | non credo io perciò di dovermi esimere dal ragionarne ora 1072 3, 7 | immensa fatica sua argomenta doverne riuscire immenso utile e 1073 2, 8 | anco da noi tutti non si dovesse aver mai altri principi, 1074 2, 8 | persuasione dei più; che se io dovessi parlare a quei soli pochi, 1075 2, 8 | pianta, che allignar ben doveva a tempo dei Bruti, dei Catoni, 1076 3, 9 | secolo letterario, essere dovranno pria d’ogni cosa, figli 1077 1, 4 | Quelli, col mendicare i non dovuti encomj, manifestano a tutti 1078 2, 9 | inagguagliabile perfezione. Così la drammatica, da Eschilo, da Sofocle, 1079 2, 9 | Adriani, i Guicciardini, i Du Thou, i d’Orleans, o che 1080 3, 8 | nasce indubitabilmente la durabile servitù di ogni popolo: 1081 3, 10 | solo convincere, e la legge duramente fa forza coll’assolutamente 1082 1, 10 | pro? i libri sussistono, e durano contra ogni ira, potente 1083 2, 2 | per alcun tempo ancora può durare corrotto e libero. Ed ecco, 1084 2, 8 | militare, che neppur molto durava, e che in nulla era da paragonarsi 1085 2, 1 | con energia la verità, non dureranno fatica veruna per sottrarsi 1086 3, 10 | scrittori, coi libri loro più durevoli e convincenti che le tribunizie 1087 3, 10 | per vincere e conquistare durevolmente, nessun’altra arme debbono 1088 2, 9 | diletto, che anche sovra i duri cuori dei dominanti può 1089 3, 3 | altre principalmente la ebraica, hanno avuto poeti; e nei 1090 2, 9 | di letteratura, che non eccedendo lo stato di convalescenza 1091 2, 3 | poter egli mai scrivere eccellentemente. Ciò basta; conchiudo io; 1092 3, 8 | e la vita. Ma, ancorchè eccessiva sia, e sfrenata, e terribile, 1093 2, 3 | dipendenza; cioè ogni protezione: eccettuandone però sempre quella, che 1094 3, 3 | tuttavia il gran Newton è una eccezione ad ogni regola; egli è figlio 1095 3, 6 | un Sisto quinto in Roma ecclesiastica. Ora, chi potrà dubitare, 1096 2, 7 | e di effetto nessuno. Ed eccone rapidamente le prove.~A 1097 3, 11 | nei suoi moderni sontuosi edifizj, così privati che pubblici. 1098 1, 3 | nascere, l’indipendenza gli educa, il non temer li fa grandi; 1099 3, 8 | che bastante per se a ben educare una privata società di profondissimi 1100 2, 5 | acconciano persone altamente educate, ed agiate dei beni di fortuna; 1101 2, 4 | umana; questi, se nato è ed educato al trono, dev’essere il 1102 2, 2 | cagione della crescente effeminatezza, del cessante coraggio, 1103 2, 3 | certamente mosso da nessuna effervescenza d’animo, e non ha sublime 1104 1, 8 | tradizione, o sia per lettura effettiva, o sia per lo diverso pensare 1105 3, 9 | raggi di non così pura, efficace luce, che rischiarando venivano 1106 2, 2 | maneggiate il debbono, farsi efficacissima cagione di libertà e di 1107 3, 4 | nondimeno, come caldissimi ed efficacissimi encomiatori di virtù, o 1108 2, 2 | che con assai maggiore efficacità non l’abbiano già detto 1109 2, 6 | essi ne vengano. E questa effimera distinzione, a cui non so 1110 3, 9 | Atene.~Se dunque, in vece di effimeri foglietti, libri eccellenti 1111 2, 8 | antecessori. Qual utile effimero fu dunque mai questo? Perdonò 1112 2, 9 | liberi: e non erano, Egizi, Indiani, Persj, 1113 1, 9 | esser noi, per dir vero, Egiziani Turchi, ma tampoco 1114 2, 9 | popolo d’Atene. E così la egloga pastorale, le satire, ed 1115 2, 11 | sua fama, e le immacolate egregie sue opere, gli avranno certamente 1116 2, 6 | la gloria, di avere con egregio stile laudata la egregia 1117 3, 8 | Scipion cittadino? sarebbe, ad egual eccellenza, di tanto superiore 1118 3, 10 | su gli uomini tutti, la elegante eloquenza. Ciascuno militi 1119 3, 9 | perchè dalle antecedenti eleganze ammaestrati; veraci e liberi, 1120 3, 10 | antichi tribuni, quanto a ciò eleggendosi da se stessi, non ad un 1121 2, 1 | ben fare; ardirà egli mai eleggersi ad una così importante impresa 1122 2, 1 | il più nobile, se il più elevato, il più sacro, e quasi divino 1123 2, 12 | parlamento, senza formalità di elezione, esercizio di carica 1124 2, 3(2) | mi ritrovava agiato, qual elleboro sarebbe mai bastato a guarirmi 1125 2, 7 | libero, virtuoso, costumato, eloquente, potrà egli mai mancar d’ 1126 1, 10 | l’arte del cambio, hanno emancipato per così dire gli abitatori 1127 3, 2 | fosse venuto dopo lui di emendare o sfuggirne le bizzarrie 1128 3, 4 | Orazj, gli Scevoli, gli Emilj, gli Attilj, e Regoli, e 1129 1, 2 | qualunque virtù, che in eminente grado distinguano l’un uomo 1130 2, 2 | come in tutto, diversa dall’emula e non mai superata Atene) 1131 3, 6 | pure denoti assai più che emulazione; costui chiuda il libro, 1132 3, 4 | caldissimi ed efficacissimi encomiatori di virtù, o nascevano a 1133 1, 4 | col mendicare i non dovuti encomj, manifestano a tutti che 1134 2, 6 | Virgilio». Alle prove. Discende Enea nell’inferno, e gli vien 1135 3, 10 | tutte calde convincenti ed energiche, appresentano e scolpiscono 1136 2, 2 | favellasse un rozzo sì, ma energico e appassionato oratore, 1137 2, 2 | Virgilio: ma pure quella enorme differenza che passa fra 1138 3, 11 | il deggio pur dire?) agli enormi e sublimi delitti che tutto 1139 | entrambi 1140 2, 9 | v’entri per nulla: ma v’entrava per molto bensì la onorevole, 1141 2, 9 | di principe unico non v’entri per nulla: ma v’entrava 1142 2, 9 | riuscire se non un focoso entusiasta di libertà, e un illuminatissimo 1143 1, 8 | possano caldi, ed anche entusiasti, rarissimamente sono da 1144 | eorum 1145 1, 10 | che nessuna vera sublime epica poesia, nessuna tragedia, 1146 3, 8 | arte sua; perchè dei sommi epici poeti, nessuno finora ha 1147 3, 8 | d’intrudere nel suo tema episodiche lodi di Augusti, o di altri 1148 2, 3(2) | versi? Orazio, lib. II. epist. II. ver. 51.~ 1149 2, 7 | sotto questo aspetto, l’epitetar di Virgilio.~Nel sesto libro, 1150 2, 7 | sentire. Se non isbaglio, gli epiteti sono quelli che meglio svelano 1151 2, 2 | figlie.~Secondo le diverse epoche e posizioni d’un popolo, 1152 | eppur 1153 2, 2 | il che nei nostri costumi equivarrebbe ad un colonnello che in 1154 3, 3 | protezione, o per averla avuta equivocamente dai principi, non andarono 1155 2, 3 | si piange tante volte in erba la fama di molti futuri 1156 3, 3 | delle navi, le virtù dell’erbe, la meccanica analisi del 1157 1, 11 | semi-luce; i principi, che ereditariamente si assumono l’incarico d’ 1158 3, 5 | Bernardo &cc; o, col loro eroico morire, nei cuori degli 1159 3, 5 | esistenza a quel popolo errante e avvilito dal lungo servaggio, 1160 2, 6 | egli dice dopo il maturo esame d’una opera sua, come d’ 1161 2, 8 | e dei Trajani, non mai.~Esaminate queste tre specie di principi 1162 2, 5 | arti, e avesse visto ed esaminato e sentito tutti i prodigj 1163 2, 8 | dimostrare la verità.~La esatta misura della fama meritata 1164 1, 2 | par necessario il definire esattamente le due parole, che saranno 1165 3, 7 | possono, tutti, i più escan buoni; ma dico, che dove 1166 3, 4 | che la parola perfezione esclude assolutamente per esse ogni 1167 2, 4 | scrivere.~Nulladimeno, per non escludere pure così assolutamente 1168 2, 1 | Rimanendo per se stessa esclusa da quest’arte una così immensa 1169 2, 1 | tutte le democrazie, sono esclusi dai voti i nulla tenenti; 1170 2, 1 | credo ingiusta una tale esclusione; ed i fatti mel provano. 1171 3, 9 | un teatro, che sospirando esclusivamente d’amore, ai Francesi insegnava 1172 2, 5 | di fortuna; poi, perchè l’esecuzione di esse ne riesce faticosa, 1173 3, 3 | infinite spese, invenzioni ed esecuzioni costose di macchine, infinite 1174 2, 6 | pure idea di un meglio, eseguibile. In un poema che ha per 1175 3, 4 | insegnano agli altri ciò ch’essi eseguir non potevano; alle vacillanti 1176 2, 6 | degno e capace di bisognando eseguirla?~L’amore dunque della fama 1177 1, 8 | pochi grandi che idearono od eseguirono rivoluzioni importanti, 1178 2, 12 | buoni già dalle giuste e ben eseguite leggi, che non in un principato 1179 2, 6 | dicitor di paradossi parrò, se esemplificando non provo, o almeno non 1180 2, 5 | sempre dal forte sentire. Esemplifico, e domando; Omero in parità 1181 3, 3 | dai principi, non andarono esenti da molte altre persecuzioni 1182 2, 11 | arte è spontanea; perchè si esercita con la mente soltanto, e 1183 2, 6 | ch’egli avrà acquistata esercitandole, e comparando se ai grandi 1184 2, 5 | ha bisogno d’altrui per esercitar l’arte sua; ove però non 1185 1, 8 | certo eccessivo modo di esercitarla.~ ~ ~ ~ 1186 2, 5 | da alte persone non viene esercitata, se non per proprio diletto; 1187 2, 10 | teme e abborrisce, come esercitatore di una soverchia potenza, 1188 2, 12 | nobil fermezza con cui la esercitò Cicerone; la difficoltà 1189 3, 8 | loro spontaneo e nobile esiglio tuonano verità, una picciola 1190 3, 8 | libri, che gli scrittori esiliatisi dal principato v’inviano 1191 3, 1 | credo io perciò di dovermi esimere dal ragionarne ora più lungamente, 1192 3, 8 | patria, la quale poscia (esistente allora davvero) con vera 1193 3, 2 | senza protezione nessuna esistessero; ma ella afferma bensì, 1194 3, 2 | Se sia vero che abbiano esistito e scritto, un Platone, un 1195 3, 11 | CAPITOLO UNDECIMO.~ ~Esortazione a liberar la italia dai 1196 3, 8 | nascitura repubblica; e che, espatriandosi per cercar libertà dove 1197 3, 8 | minorando, ove ella l’annunzi.~Espatriati dunque e posti in sicuro 1198 1, 9 | temere ciò che l’effetto e l’esperienza debbono avergli insegnato 1199 3, 3 | costose di macchine, infinite esperienze, sterminati viaggi, espresso 1200 Pre | Libertade.~ ~Tu vanne, e dillo, espertamente audace,~In suon sì forte, 1201 2, 13 | ingegnoso, trasportato, ed esperto nell’arte sua. Quindi è, 1202 2, 11 | corpo, egli però non lo espone mai a nessuno evidente pericolo. 1203 2, 6 | pretendo asserire ed espor cose nuove; benchè forse 1204 2, 2 | pregio della sublimità nell’esporgli e lumeggiarli può essere 1205 2, 6 | che si sente il nerbo di esporlo con forza ed eleganza, o 1206 3, 8 | del principe, faceano già esporre, ogni giorno e gli averi 1207 2 | alquanto più distesamente esporrò i mezzi a mio parere migliori, 1208 2, 6 | e forti tratti di essa, espressi coi sublimi versi di Virgilio? 1209 2, 5 | Livio, di quello che mai esprimerà o farà pensare un Bruto 1210 3, 2 | nell’alto e forte pensare ed esprimersi; anzi, sotto un tale aspetto 1211 2, 7 | abbominevoli tiranni, la cui sola espulsione di Roma la fece poi grande, 1212 3, 9 | giovevoli; puri e sublimi essendone, come di alta deità, i sacerdoti 1213 | essendosi 1214 1, 8 | col tempo le lettere non essenzialmente contrarie alla somma della 1215 3, 5 | tema. Non credo però di essermenefattamente deviato, che 1216 | est 1217 2, 6 | conosce nella loro maggiore estensione, per quanto ad uom si conceda. 1218 2, 1 | lettore di università; un estensore di fogli periodici vendibili; 1219 1, 11 | servire il re in commissioni estere; ed io facilmente m’induco 1220 2, 2 | nostre mogli. O vincergli ed esterminargli, o morire noi tutti». Queste, 1221 3, 4 | sicurezza e virtù, sia di esterna dignità, grandezza e potenza, 1222 3, 4 | Botanica così immensamente estesa, dalla Anatomia perfezionata, 1223 2, 9 | liberissimi d’animo, giusti estimatori della politica libertà, 1224 3, 8 | eterni i nomi dei guerrieri estinti per la patria, varranno 1225 3, 11 | di addormentato, ma non estinto grand’animo, credere mi 1226 1, 9 | gioverebbe al principe di estirpar le lettere affatto, potendo.~ ~ 1227 3, 5 | cangiare la religione, ad estirparne gli abusi, e adattarla alla 1228 2, 9 | sarebbe oramai dal mondo estirpata, se in diversi tempi le 1229 2, 8 | della infinita gente ch’egli estrasse dal proprio regno, il più 1230 2, 2 | divenendo in appresso totale ed estrema, oltre alla già spenta libertà, 1231 3, 4 | navigazione spinta alle estremità tutte del globo, e i limiti 1232 2, 12 | persona e sì grande, (parlo di estrinseca grandezza) che venga stimato 1233 2, 8 | cittadino; e quindi finalmente esule si faceva della riprocreata 1234 Pre | forte, che in più maschia etade~Vaglia a destar chi muto 1235 2, 8 | alle seguenti età tramanda eternamente la viva sua fama, non quasi 1236 2, 6 | versi da lui consecrati ad eternare la nullità di un Marcelluccio 1237 3, 8 | patria, le eccellenti ed eterne poesie di ben altra possanza 1238 3, 8 | dettato, che, al rendere eterni i nomi dei guerrieri estinti 1239 2, 6 | dei potenti;~ma il vero ed eterno, dal solo valore.~ ~Io non 1240 | etiam 1241 2, 7 | romano ed un servo asiatico eunuco.~Ma, parole al vento gittate 1242 3 | Demosteni, Ciceroni, Sofocli, Euripidi, Pindari, Alcéi, e tanti 1243 1, 9 | trasmesso alle nazioni moderne europee per via dei libri antichi, 1244 1, 9 | moderni tempi ed i costumi europei. Questi nostri costumi, 1245 1, 10 | adunque il moderno principe europeo assolutamente impedire che 1246 2, 8 | d’una sola) mi affido di evidentemente dimostrare la verità.~La 1247 3, 3 | vel possano.~Ma un’altra evidentissima prova che niuna scienza 1248 2, 3 | Quæ poterunt unquam satis expurgare cicutæ,~Ni melius dormire 1249 2, 6 | cum ipso scriptore simul extinctum est.4~Non credo io, pretendo 1250 Front | presenti potentia~credunt extingui posse etiam sequentis ævi 1251 3, 4 | popoli i più idioti e rozzi fabbricano pure tuttavia e case, e 1252 2, 5 | Achille (interamente forse fabbricato nella testa d’Omero) tutti 1253 2, 11 | Scipione, un Annibale, un Fabio, o tanti altri sommi, che 1254 2, 6 | gli Scipioni, i Regoli, i Fabrizi, ed i Fabj, i quali seguono 1255 3, 5 | le anime stesse di quei Fabrizj, Scevoli, e Regoli, modificate 1256 2, 8 | ed in se solo, trovando; fabro egli solo della propria 1257 | facendosi 1258 | facendovi 1259 2, 3 | impulit audax,~Ut versus facerem. Sed, quod non desit habentem,~ 1260 | facessero 1261 2, 9 | pirronismo, e di un certo molle faceto, che tutti i suoi scritti 1262 3, 8 | ridonderebbe col tempo, facil cosa è l’antivederlo: ne 1263 2, 6(4) | cresce fra i posteri; le facili e canore baje, col loro 1264 2, 9 | neppure sanamente adorni di faconde e sublimi parole; e in somma, 1265 3, 6 | sprigiona dalle più intime falde dell’animo: ella è questa 1266 3, 8 | premiare chi la nasconde o falsifica.~Ecco dunque, quali esser 1267 2, 3 | come: se lo scrittore avrà falsificato le cose agli occhi della 1268 2, 2 | e sono esse allora, come falsificatrici delle politiche idee, la 1269 2, 7 | dell’utile verace di Roma. Falsissimo, vile, ed iniquo pensiero 1270 1, 8 | facendo strada nel discorrere familiarmente; e penetra a tal segno, 1271 3, 10 | in un col servaggio nel fango bruttate; non debbono elle 1272 3, 5 | certamente mai protetto quel Faraone.~Così Gesù Cristo, politicamente 1273 | farla 1274 | farmi 1275 2, 6 | intelletto nel rileggerle, o farsele rileggere, allorchè non 1276 | farsene 1277 2, 12 | nostri moderni re, presi a fascio. Ma pure, nel perdonargli 1278 2, 5 | esecuzione di esse ne riesce faticosa, dispendiosa, ed incomoda, 1279 3, 10 | questa non giovano; se anzi, fattesi esse ministre di falsità 1280 3, 7 | Era egli nato libero, o fattosi tale? era egli sprotetto, 1281 3, 4 | e di gloria; tre sacre faville, onde si dee comporre ed 1282 3, 7 | sano costume? milita in favor suo gran probabilità, che 1283 2, 3 | quali, se le avessero avute favorevoli, avrebbero smentito una 1284 3, 9 | quello che si prevale dei favori. Ma la loro utilità tanto 1285 2, 5 | nulla le arti, e quindi le favorisce; mentre le temute lettere 1286 3, 9 | secolo dalla virtù che il fea nascere, e che proteggevalo 1287 3, 6 | questa la superba e divina febre dell’ingegno e del cuore, 1288 3, 2 | essi e i loro libri dalla feccia della vile adulazione e 1289 3, 6 | il solo pubblico grido li feconda poscia e sviluppa.~Questo 1290 2, 11 | pure, per aver egli con ferite, con pericoli e travagli 1291 3, 6 | certezza di un tale impulso, fermamente dee credere che egli tutto 1292 2, 2 | durò nondimeno quel vivo fermento di cosefattamente contrarie 1293 2, 12 | legittima dignità; la nobil fermezza con cui la esercitò Cicerone; 1294 2, 10 | dispregiano. Costoro, col fero supplizio di Tantalo, in 1295 2, 7 | dal padre (tratto, la cui ferocia non può essere scusata, 1296 3, 12 | immaginare li lascio dalla fervida fantasia, e dal dritto umano 1297 2, 2 | insolente; ora, con liete e festose, dipingendo i trionfi della 1298 3, 10 | popoli per una delle più fetide pesti delle lor società? 1299 2, 10 | tanto obbrobrio, quanto fia quello che giustamente a 1300 3, 8 | capitani a liberi soldati: fian queste allora le storie; 1301 2, 4 | ma micidiali ad un tempo fierissimi della lor fama.~Io dunque 1302 3, 10 | una religione per la sua fievolezza e vecchiaja già vinta; una 1303 2, 2 | che quelli di cui erano figlie.~Secondo le diverse epoche 1304 3, 6 | uccisione in fine dei proprj figliuoli di Bruto; cose tutte lamentevoli, 1305 2, 2 | e più ornate. Con mille figure egli dovrà procacciare d’ 1306 1, 10 | cose umane generalmente filosofando. Toltane dunque la passione 1307 1, 10 | storia, satira, opera filosofica, arte oratoria, in 1308 1, 11 | e a screditare le loro filosofiche massime, contaminandole 1309 2, 5 | le umane cose con occhio filosofico e sano, non ripugna affatto 1310 2, 1 | vendibili; un militare; un finanziere; un cavalier servente: o 1311 2, 9 | assai meno meditato e inteso finch’egli visse; dopo morte, 1312 1, 10 | importanti. E suole ciò farsi, o fingendo per via di poesia, o traendo 1313 1, 10 | ragione egli farà benissimo di fingere di onorare gli scrittori 1314 3, 11 | bel centro, che sta per finire, e che occupa la miglior 1315 3, 11 | non retrocedere.~Io dunque finirò questo capitolo con un assioma 1316 2, 2 | diritto e legittimo scopo.~Finisco dunque col dire; che, a 1317 2, 5 | sortito dalla natura un gusto finissimo per le belle arti, e avesse 1318 3, 8 | essendovi dell’odio, o del finto disprezzo del principe, 1319 3, 9 | ch’io sappia. Poco era la fiorentina repubblica prima de’ suoi 1320 2, 2 | eleganti e perfetti scrittori fiorissero? Il pregio d’ogni scrittore 1321 3, 9 | intitolarsi da Roma, da Firenze, e da Parigi, si appellano 1322 1, 11 | stesso, non arrossì di sempre firmarsi: Voltaire, gentiluomo di 1323 3, 3 | scienze, la influenza delle fisiche verità sovra lo stato politico 1324 2, 9 | sommamente di Pindaro, ritrova e fissa la sua inagguagliabile perfezione. 1325 3, 9 | appianate tutte le vie. Fissate sono le lingue, introdotta 1326 2, 9 | rammentare i Patercoli, i Flori, i Varchi, i Segni, gli 1327 2, 2 | che passa fra loro, nella fluidità, armonia, e varietà del 1328 2, 6 | quanto e più di me. E così mi fo io a credere, perchè altro 1329 1, 8 | mente illuminata, astuta, e focosa: e neppur quella era una 1330 2, 9 | non può riuscire se non un focoso entusiasta di libertà, e 1331 2, 1 | università; un estensore di fogli periodici vendibili; un 1332 3, 9 | dunque, in vece di effimeri foglietti, libri eccellenti di ogni 1333 2, 5 | quadro non volta però mai il foglio; onde egli è pur sempre 1334 2, 9 | storici. Tra la inutile folla di essi, pochi pur sempre 1335 3, 10 | principe che gli acconsenta e fomenti; e i di cui abusi nuocono 1336 2, 8 | viene nulla più riputato chi fonda che chi distrugge: ed è 1337 2, 8 | assoluti imperj anco il fondare è un mero distruggere.~Tito, 1338 2, 7 | infondere dai savi governi, fondata però su alcune vere basi, 1339 2, 7 | liberatore, e quindi il fondatore vero di Roma, dice il leggiadro 1340 2, 8 | eglino legislatori? ma essi fondavano assoluti principati, e non 1341 3, 3 | I moti dei pianeti, la forma del globo, la costruzione 1342 2, 12 | luogo in parlamento, senza formalità di elezione, esercizio 1343 2, 6 | dispregiar mai nessuno; ma, formato ch’egli ha se stesso su 1344 2, 3 | uomini, si esamini una sola formola, usata da entrambe diversa 1345 2, 8 | uomo che se ne trovasse fornito, inorridirebbe tosto dell’ 1346 3, 9 | Atene; e quindi in parte fors’anco, per la influenza dei 1347 2, 9 | principe popolo; e tale era, fortunatamente per l’arte, il popolo d’ 1348 3, 4 | illustri al par che possenti e fortunate nazioni.~Paragonando perciò 1349 1, 8 | pochi san leggere. Ma pure, fra’ Turchi, come in ogni altro 1350 3, 8 | possanza saranno, che i fragili infamanti onori e le viziose 1351 1, 11 | principi inopportunamente frammiste.~ ~ ~ ~ 1352 3, 5 | predicassero essi virtù, come Francesco, Domenico, Bernardo &cc; 1353 2, 3 | concepire un’idea più falsa, una frase più adulatoria ed iniqua? 1354 3, 2 | Il divino Petrarca, nel fraseggiare imitato con poca felicità, 1355 2, 2 | a chi il padre, a chi il fratello, a chi il figlio. Se non 1356 | frattanto 1357 3, 5 | ne hanno nessuno) vengono freddamente accennati con lodi poco 1358 2, 6 | giudizio degli altri; ma, freddato interamente quell’impeto 1359 2, 9 | quei sommi poeti di cui si fregiarono, la maestà e sublimità di 1360 Front | Frontespizio~ ~DEL PRINCIPE~E~DELLE LETTERE~ 1361 2, 6 | che, sanguinosa ancora e fumante del sangue dei cittadini 1362 3 | pensiero dei più questa falsa e funestissima impossibilità.~Io perciò 1363 2, 3 | che Virgilio ed Orazio fuor di tal corte, non si sarebbero 1364 3, 8 | pure vi saranno elle di furto, e tanto più lette, quanto 1365 2, 8 | impedissero per sempre ogni futuro principe, egli verrebbe 1366 3, 2 | ed altri del bel secolo gallico; a conchiudere ne viene 1367 2, 12 | virtù schiettamente non si gareggia, suppone sempre un raggiro, 1368 2, 3 | che non la necessità, o il garrire del padre, allo studiare 1369 3, 8 | le atterrate tirannidi; i gastigati tiranni; gli alti esempj 1370 2, 6 | verità, qual pensatore, qual gelido cronologista per anche, 1371 3, 10 | abborrimento e la rabbia vi genera, in chi sta ella riposta 1372 1, 10 | popolo, o su le cose umane generalmente filosofando. Toltane dunque 1373 1, 4 | reciprocità d’interesse, li generano sole e mantengono.~Ma, che 1374 3, 4 | leggi, e la sola terrestre generazione delle piante e degli animali, 1375 2, 1 | sortito dalla natura un’indole generosa, e capace di svelare quelle 1376 1, 8 | infiammato da quei tanti generosi tratti di storia antica, 1377 2, 8 | all’incontro, con una sola generosissima impresa, avea stabilito 1378 2, 3 | ragionata, e imparziale generosità. Un uomo che scrive per 1379 2, 9 | Montaigne, oltre lo stemma gentilizio, (che in quei tempi serviva 1380 1, 11 | sempre firmarsi: Voltaire, gentiluomo di camera del re. Il principe, 1381 3, 4 | stromento di prima necessità; geometri in ciò, senza punto avvedersene. 1382 3, 8 | da Bruto, che quella di Gerusalemme da Goffredo. Con questa 1383 3, 5 | protetto quel Faraone.~Così Gesù Cristo, politicamente considerato 1384 3, 6 | ora dalla servitù se ne giacciono. Lo stesso impulso naturale 1385 Pre | destar chi muto schiavo or giace.~ 1386 2, 9 | Tacito; Hume, Robertson, Gibbon; si udiranno forse a fronte 1387 2, 9 | si trova la poesia fatta gigante nella Grecia, dove non v’ 1388 3, 3 | sono indubitabile prova i giganteschi progressi fatti da esse 1389 3, 3 | l’esserlo può sommamente giocare. Ma gli altri, come Euclide, 1390 3, 5 | convenne pure scuotere il giogo del tiranno d’Egitto prima 1391 2, 11 | sorridergli dei buoni con gioja e venerazione; quel sogguardarlo 1392 2, 8 | nessun gran principe, neppure giovando, non arrecava ai popoli 1393 2, 6 | mai lasciare ai venturi giovanetti, che le imprese dei Bruti, 1394 3, 6 | potrà nuocergli, e nessuna giovargli.~Ma, come potrà il candidato 1395 3, 4 | anzi più nuocerle assai che giovarle, perchè in un tal governo 1396 3, 5 | insegnando, al pubblico talvolta giovarono, e a se stessi acquistarono 1397 3, 9 | quello che alla Francia ei giovasse col darle un teatro, che 1398 3, 4 | chiaro, se maggiormente giovassero a quelli le lettere, o a 1399 Pre | ignoranza, o sia viltade,~Giove per padre ognun ci da; ma 1400 1, 11 | gran Voltaire nella sua gioventù avesse mostrato assai desiderio 1401 2, 8 | presenti e futuri giova e gioverà; ad alcuno mai nocque, 1402 1, 10 | liberi. Quindi è, che ai giovinetti ampiamente si insegnano 1403 3, 7 | guasta, e in mille tortuosi giri ravvolta e affogata tra 1404 3, 5 | Paolo, Agostino, Grisostomo, Girolamo, ed altri; o, colla parola, 1405 3, 7 | libro, basta per lo più di gittar gli occhi su la data del 1406 2, 7 | eunuco.~Ma, parole al vento gittate sarebbero le mie, se altro 1407 3, 5 | martiri, così cristiani che giudei, o di altre religioni. Costoro, 1408 2, 6 | purchè soltanto egli voglia giudicarle da quella prima impressione 1409 2, 3 | temerità sarebbe la nostra il giudicarlo capace di poter egli mai 1410 2, 2 | possa esser quella che vien giudicata tale da uomini di gusto 1411 2, 4 | che codesti autori vengono giudicati minori di se stessi, appunto 1412 3, 2 | alto punto la lingua. Ma giudichi pur anco chiunque all’incontro, 1413 2, 6 | dalle sue, raramente sono giudici competenti, illuminati, 1414 2, 9 | essere la prima, in quanto giudico che debbano essi, secondo 1415 3, 7 | vengono spessissimo dai vani giudizj del mondo preferiti a quei 1416 3, 6 | Mario in Roma morente, un Giulio Cesare in Roma già spenta; 1417 2, 11 | sgherri e soldati, e i loro giumenti, cortigiani, servi, e buffoni; 1418 1, 5 | certa felicità di stile, son giunti a farsi leggere ed ascoltare, 1419 2, 5(3) | Giuro, che i Tarquinj, uomo 1420 2, 8 | vuoto nome, ma corroborata e giustificata dal proprio libro.~ ~ ~ 1421 3, 8 | società di profondissimi e giustissimi pensatori. Una tal società 1422 1, 2 | Posato questo principio, giustissimo nel capo di chi regna, verrà 1423 2, 11 | tutti adunque, che gloria e gloriosi non siano, macchiano sempre 1424 2, 1 | riuscire utile altrui, e glorioso a se stesso. Ammettendo 1425 3, 11 | affatto il nome, che per goderne i vantaggi) alcune repubbliche, 1426 3, 9 | privazione delle cose, che non il godimento di esse. Quindi la libertà 1427 3, 8 | quella di Gerusalemme da Goffredo. Con questa scelta, verrebbe 1428 1 | proteggono le lettere.~ ~La forza governa il mondo, (pur troppo!) 1429 2, 9 | altri; e gli uomini che, governando, o le lasciano fare, o le 1430 2, 8 | un regno già stabilito, governati i lor popoli con somma politica, 1431 3, 11 | tante altre nazioni ancor governava, e atterriva per tanti anni, 1432 3, 10 | alle violenti risse dei Gracchi; a tutte queste rovinose 1433 3, 6 | Decio in Roma perfetta, un Gracco in Roma già guasta, un Mario 1434 2, 9 | letterati nati in repubblica. Gradatamente poscia ritrovo la seconda 1435 3, 7 | porre in cielo quella tanto gradita mediocrità altrui, che in 1436 2, 5 | su tutte le cose grandi e grandissime che gli uomini possono eseguire, 1437 2, 6 | menzognera sfacciataggine, gratuitamente accorda la palma della eloquenza 1438 2, 8 | non disperdere il proprio gregge? verun padre, pel non trucidare 1439 3, 8 | dimostrarsi, se ella dal grembo di cento errori non sorge. 1440 1, 1 | altro per lo più da queste grida ridonda, se non la viltà 1441 2, 6 | indegnazione, è sforzato a gridar fra se stesso: «Ecco il 1442 3, 5 | fossero, come Paolo, Agostino, Grisostomo, Girolamo, ed altri; o, 1443 2, 4 | non può mai piacere, guadagnarsi, scontare il suo debito 1444 2, 5 | pericolosa impresa. Onde, a chi guarda le umane cose con occhio 1445 1, 9 | se qualche isola così ben guardata vi fosse, da cui nessun 1446 2, 3(2) | elleboro sarebbe mai bastato a guarirmi di tal mattezza, di non 1447 3, 8 | moltissimo ognora la va guastando e minorando, ove ella l’ 1448 2 | loro fama impediscono, o guastano~ ~ ~ ~ 1449 2, 6 | rinunziare all’impresa, o guastarla.~Ma io dicitor di paradossi 1450 2, 3 | che niun altri; fra le guerriere, miglior soldato; fra le 1451 2, 9 | i Segni, gli Adriani, i Guicciardini, i Du Thou, i d’Orleans, 1452 3, 4 | sommamente capaci a commuovere e guidarne molti altri, in letterati 1453 3, 3 | influenze ed effetti; io, guidato dal solo lume di verità 1454 2, 11 | sola e purissima gloria si guiderdonino i letterati dagli uomini 1455 3, 7 | lingue impara, e tutte le gusta; di ogni cosa si va facendo 1456 3, 10 | rappresentazione da tutti intesa e gustata, che non per via di una 1457 2, 3 | facerem. Sed, quod non desit habentem,~Quæ poterunt unquam satis 1458 3, 5 | e dei santi e martiri.~ ~Havvi un’altra specie di uomini 1459 1, 5 | rimuovono, se non è in lui un Iddio, che lo spinga a viva forza 1460 1, 8 | e altri pochi grandi che idearono od eseguirono rivoluzioni 1461 2, 5 | semplice gloria dell’averla ben ideata, e ben detta. Non si può 1462 2, 5 | in cui, fra l’oro e i ben ideati arredi, campeggino molti 1463 2, 4 | che o tutti poi o in parte identificandosi, minorano di così gran lunga 1464 2, 6 | non provo, o almeno non identifico il mio pensiero. «La fama 1465 3, 2 | ne trasportarono nel loro idioma dal Greco, che non dal bel 1466 3, 4 | nostri tempi, i popoli i più idioti e rozzi fabbricano pure 1467 1, 8 | rozzezza a molti di quegli idiotissimi uomini: «Questo nostro principe 1468 3, 5 | Maometto, coll’abbattere la idolatria, volle, sotto il velo di 1469 2, 8 | due mille anni, come se ier l’altro ei vivesse, agli 1470 3, 5 | sublimi Franceschi, Stefani, Ignazj, e simili, non si ravvisano 1471 2, 5 | aprir l’intelletto; anzi ignorandone i soggetti, non li potrebbe 1472 1, 4 | principe, che siano ciechi, ignoranti, avviliti, ingannati ed 1473 2, 5 | noi certamente saremmo ignorantissimi e barbari; poichè la vera 1474 2, 9 | ogni male politico, non può ignorare d’esser egli la maggiore 1475 3, 12 | nome di cittadini.~ ~FINE~ ~Ignoscent, si quid peccavero stultus, 1476 3, 4 | la superbia dell’uomo, la ignota cagione di esse leggi, e 1477 2, 2 | scrivere, che andandosene ignuda d’ogni sublimità e verità 1478 3, 12 | stessa nemica d’ogni potere illegittimo; conseguenza chiarissima 1479 2, 4 | ingegno se n’andò esente ed illeso dalla terribile protezion 1480 2, 7 | proprio ingegno, ma della illibatezza dell’animo, del severo costume, 1481 3, 8 | questi pochissimi sommi e illibati, che dal loro spontaneo 1482 | illos 1483 2, 8 | degli uomini e del vero, gli illumina discoprendolo. Ed a così 1484 1, 10 | nessuna più efficacemente, che illuminando con colori nobili patetici 1485 3, 5 | pure scelto di migliorare e illuminar l’uomo col farlo ridere; 1486 2, 7 | rettificare i loro pensieri, illuminarli, difenderli, dilettarli, 1487 1, 8 | inspirare da alcuna mente illuminata, astuta, e focosa: e neppur 1488 2, 9 | entusiasta di libertà, e un illuminatissimo amatore d’ogni politica 1489 3, 11 | tutto di rimanente di Europa illuminava colle lettere e scienze, 1490 2, 6 | grandi uomini che sono per illustrar Roma, e per farla poi un 1491 2, 9 | potere il poeta, mercè delle imagini, parlare agli occhi; mercè 1492 1, 5 | tempi, si sono spesse volte imbrattati fra il lezzo delle corti: 1493 3, 7 | d’un principe, scriveva imitando, e tremando; e quindi, per 1494 2, 9 | molto descriventi narranti e imitanti, ma poco operanti, e nulla 1495 2, 8 | senza averne l’ingegno, imitarlo. La virtù, e la sublimità 1496 3, 11 | riprocreate da lei, che imitate. Ed è pur quella in fine, 1497 2, 6 | Il sommo artefice, cioè l’imitatore e ritrattore della natura, 1498 2, 5 | procacciano altrui. Costoro, come imitatori anch’essi, e ritrattori 1499 3, 6 | e scriva costui, e non imiti, ch’ei sarà grande e imitato. 1500 2, 11 | la intatta sua fama, e le immacolate egregie sue opere, gli avranno 1501 2, 5 | tanta dignità e verità egli immagina e ritrae? Ma Omero è maggiore 1502 2, 9 | molto sente, e nell’autore s’immedesima, non può riuscire se non 1503 1, 2 | obbediscono, e che più s’immedesimano nelle di lui opinioni.~ ~ ~ ~ 1504 2, 6 | in tutta la sua immensità immedesimare colla parola VERO, che quando


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