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sabato, 08 ottobre 2005
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COMMEMORAZIONE DEL XL ANNIVERSARIO DELL’ISTITUZIONE DEL SINODO DEI VESCOVI
Questo pomeriggio, sabato 8 ottobre 2005, alla ore 16.30, con la preghiera
dell’Adsumus, ha avuto inizio la Speciale Congregazione Generale per la
Commemorazione del XL Anniversario dell’Istituzione del Sinodo dei Vescovi.
In apertura, il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, S.E.R. Mons. Nikola
ETEROVIĆ
ha introdotto i
lavori con il seguente discorso:
Sinodo dei Vescovi: espressione
privilegiata della collegialità episcopale
Beatissimo Padre, Venerabili Padri Sinodali, Carissimi Fratelli e Sorelle.
È una grande grazia di Dio Uno e Trino celebrare il 40° anniversario
dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi nel corso di un’Assemblea sinodale.
Tale provvidenziale coincidenza situa i partecipanti a questo atto
commemorativo in medias res. Infatti, è superfluo descrivere dettagliatamente
l’attività sinodale a coloro che vi stanno prendendo parte attivamente.
Tuttavia il 40mo anniversario del Sinodo dei Vescovi è un’occasione per
approfondire la natura teologica e giuridica di questa istituzione che, nata
nel Concilio Vaticano II, ha cercato di mantenerne lo spirito e la metodologia
di lavoro adattata alle sue proprietà. Non entrando nei risultati concreti, tema
che oltrepassa queste parole d’occasione, per 4 decadi, il Sinodo dei Vescovi
ha avuto il grande merito di sviluppare la dimensione sinodale del corpus
episcoporum, di fomentare la collegialità episcopale tra i Vescovi e con il
Santo Padre, Vescovo di Roma e Capo del collegio stesso in un ambiente di
profonda comunione ecclesiale. Nelle Assemblee sinodali si sperimenta la vera
collegialità episcopale, anche se in modo diverso che nei concili ecumenici.
Prima di ascoltare la parola degli Em.i Oratori, vorrei indicare alcuni dati
statistici concernenti il Sinodo dei Vescovi.
Istituito il 15 settembre 1965, il Sinodo dei Vescovi ha finora avuto 4
Presidenti, quattro Pontefici: Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e
Benedetto XVI. Sua Santità Benedetto XVI sta presiedendo per la prima volta un
Sinodo dei Vescovi. Durante il breve pontificato, Giovanni Paolo I non ha
praticamente avuto modo di esercitare l’ufficio di Presidente del Sinodo.
Pertanto, Paolo VI e Giovanni Paolo II sono due Romani Pontefici che hanno
segnato la storia del Sinodo dei Vescovi. Di 11 Assemblee Generali Ordinarie,
finora celebrate, 4 hanno avuto luogo nel corso del Pontificato del Servo di
Dio Paolo VI, rispettivamente nel 1967, nel 1971, nel 1974 e nel 1977. Lo
stesso Pontefice ha tenuto 1 Assemblea Generale Straordinaria nel 1969.
Per numero di assemblee sinodali celebrate, il Servo di Dio, Giovanni Paolo II
può essere denominato il Papa del Sinodo. Egli ha presieduto 6 Assemblee
Generali Ordinarie, nel 1980, nel 1983, nel 1987, nel 1990, nel 1994 e nel
2001; 1 Assemblea Generale Straordinaria, nel 1985, e 8 Assemblee Speciali:
1980 per l’Olanda; 1991 I per l’Europa; 1994 per l’Africa; 1995 per il Libano;
1997 per l’America; 1998 per l’Asia; 1998 per l’Oceania e 1999 II per l’Europa.
Nella sua ormai insigne storia, il Sinodo dei Vescovi ha avuto 4 Segretari
Generali: dal 1967 al 1979 Sua Eccellenza Mons. Ladislao Rubin; dal 1979 al
1985 Sua Eccellenza Mons. Jozef Tomko; dal 1985 al 2004 Sua Eminenza il Card.
Jan Pieter Schotte, C.I.C.M. Dall’11 febbraio 2004, tale ufficio è ricoperto da
Sua Eccellenza Mons. Nikola Eterović.
Risultato delle esperienze sinodali sono state, tra l’altro, 8 Esortazioni
Apostoliche post-Sinodali: l’Evangelii nuntiandi; Catechesi tradendae; Familiaris
consortio; Reconciliatio et paenitentia; Christifideles laici; Pastores dabo
vobis; Vita consecrata e Pastores gregis.
Occorre, poi, menzionare le 6 Esortazioni Apostoliche post-Sinodali delle
Assemblee Speciali: Ecclesia in Africa; Una speranza nuova per il Libano;
Ecclesia in America; Ecclesia in Asia; Ecclesia in Oceania; Ecclesia in Europa.
I menzionati documenti hanno avuto un grande influsso sulla vita della Chiesa
Cattolica.
In tutte le 21 Assemblee sinodali hanno partecipato 3.972 padri, di cui in 11
Assemblee Generali Ordinarie 2.474, in 2 Assemblee Generali Straordinarie 311 e
in quelle Speciali 1.187. Il numero più ridotto riguarda il Sinodo per l’Olanda
con 19 padri sinodali. Il numero più elevato si riferisce all’attuale 11a
Assemblea Generale Ordinaria con 256 padri sinodali.
Il Sinodo dei Vescovi ha avuto il privilegio che due cardinali Relatori
Generali delle Assemblee Generali Ordinarie, rispettivamente del 1974 e del
1980, siano diventati Pontefici. Si tratta dell’Em.mo Card. Karol Wojtyła
e, poi, di Sua Eminenza il Card. Joseph Ratzinger.
Nei 40 anni il Sinodo dei Vescovi ha conosciuto varie modifiche nella
metodologia di lavoro. In quest’assemblea stiamo sperimentando l’ultima, fatta
secondo le sagge indicazioni del Santo Padre Benedetto XVI, che ha grande
esperienza sinodale.
Il Sinodo dei Vescovi è al servizio della comunione ecclesiale attraverso il
collegio episcopale che ha per capo il Vescovo di Roma. Come la Chiesa è sempre
viva e giovane, per la grazia dello Spirito Santo, così anche il Sinodo dei
Vescovi rimane aperto all’ispirazione dello Spirito del Signore risorto e
presente nella Sua Chiesa, soprattutto nel sacramento dell’Eucaristia, per la
gloria di Dio Padre e la salvezza del mondo.
Il segno tangibile della giovinezza del Sinodo è pure il fatto che oltre la
metà dei padri sinodali dell’XI Assemblea Generale Ordinaria partecipa per la
prima volta ad un’assemblea sinodale. È un segno di speranza per il futuro
della Chiesa che, nonostante le avversità di varia indole, piena di fiducia
nella divina provvidenza, continua a svolgere la missione affidatale dal
Signore Gesù: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo” (Mt 28, 19).
[00201-01.02] [NNNNN] [Testo originale: italiano]
Quindi, sono state presentate in Aula le [...] relazioni e comunicazioni:
Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale delle relazioni e comunicazioni
presentate in Aula in italiano e una presentazione degli altri interventi (tutti
i testi integrali sono stati pubblicati nell’edizione plurilingue del
Bollettino, nella lingua in cui sono stati presentati in Aula):
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