-- “In scriptis” di un Uditore
Il seguente Uditore ha consegnato solo per iscritto un intervento:
- Sig. Gioacchino TOSCANO, Segretario Generale delle Confraternite delle
Diocesi d’Italia (ITALIA)
Pubblichiamo di seguito il riassunto dell’intervento non pronunciato in Aula,
ma consegnato per iscritto dall’Uditore:
- Sig. Gioacchino TOSCANO, Segretario Generale delle Confraternite delle
Diocesi d’Italia (ITALIA):
Il Sinodo dei Vescovi, evento della Chiesa Universale tra i più rilevanti, ci
ha aperto il cuore a tutti i continenti, dove il Mistero di Gesù Eucaristia ha
portato frutti presso tutti i popoli della Terra. In tale contesto desideriamo
portare l'esperienza delle Confraternite, istituzioni laicali che, pur
risalendo agli albori della storia della Chiesa, portano ancora in sé tali
carismi e tale vitalità ecclesiale da permetterci di porle oggi all'attenzione
dei Padri Sinodali come istituzioni particolarmente idonee a divenire sempre
più «una nuova frontiera» dell'Evangelizzazione.
Esse sono oggi raccolte nella Confederazione delle Confraternite delle Diocesi
d'Italia eretta dalla Conferenza Episcopale Italiana e guidate, sempre per
incarico della C.E.I. da S.E. Mons. Armando Brambilla, Vescovo Ausiliare di
Roma e Delegato per le Confraternite e i Pii Sodalizi.
Per celebrare degnamente l'Anno dell'Eucaristia, la Confederazione delle
Confraternite delle Diocesi d'Italia ha promosso, a Bolsena e ad Orvieto, città
eucaristiche, il 24 e il 25 settembre del 2005, una speciale convocazione
nazionale del «Cammino di Fraternità» delle Confraternite italiane, in
particolare di quelle che portano la denominazione del «Santissimo Sacramento».
La Confraternita non vive chiusa in se stessa, ma è componente ecclesiale
missionaria, incentrata in una pastorale globale della famiglia. Tale pastorale
si distingue per una formazione cristiana permanente curata dal sacerdote,
Primicerio, che la anima: l) alla vita liturgica-devozionale attenta alla vita
Diocesana, particolarmente sensibile alla chiamata del Vescovo; 2) alla vita
caritativa, con opere che hanno superato il vaglio del tempo, mantenute tramite
l'amministrazione di beni, di cui dispongono con l'approvazione diocesana; 3)
alla testimonianza responsabile presso la propria città, nei quartieri e nelle
varie realtà di lavoro (non poche sono le Confraternite legate ad arti e
mestieri), con una partecipazione "da cristiani" alla vita civile e
alle vicende sociali. I percorsi di formazione alla vita cristiana sono
fondamentali, per entrare con lo spirito giusto nella conduzione dei vari
servizi, e sono indispensabili per l'autogoverno della Confraternita,
procedendo alle acquisizioni tecniche dell'amministrazione nello spirito di chi
si ponga tra gli ultimi se «vuol essere il primo nella sequela di Cristo Gesù».
Per questo le Confraternite, docili al Magistero dei Sommi Pontefici e dei
Vescovi, hanno saputo conservare nel collaudo dei secoli il tesoro di fede e il
patrimonio di religiosità popolare, incentrato nel Culto Eucaristico, che è
espresso da un esemplare patrimonio artistico e da oratori a disposizione di
momenti di aggregazione missionaria nella dimensione della cultura e della
comunicazione, le quali oggi intersecano in modo ineludibile la stessa realtà
pastorale, la missione e l'evangelizzazione dei popoli.
[00314-01.04] [AU026] [Testo originale: italiano]
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