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martedì, 04 ottobre 2005
♦ TERZA
CONGREGAZIONE GENERALE (MARTEDÌ, 4 OTTOBRE 2005 - ANTEMERIDIANO)
Pubblichiamo di seguito il riassunto dell’intervento di un padre sinodale che
ha preso la parola nella Terza Congregazione Generale di questa mattina,
pervenuto dopo la chiusura della redazione del Bollettino:
- S.E.R. Mons. Roberto CAMILLERI AZZOPARDI, O.F.M., Vescovo di Comayagua
(HONDURAS)
La mancanza di sacerdoti, ministri dell’Eucaristia, influisce sulla frequenza
con cui essa viene ricevuta dai fedeli di buona volontà. Realtà e soluzioni
possibili al problema.
1. Vi è una mancanza di sacerdoti in molti paesi del terzo mondo.
2. I grandi sacrifici compiuti dai pochi sacerdoti in queste terre per
celebrare l’Eucaristia in tutte le comunità delle loro rispettive parrocchie.
Alcune parole di apprezzamento e di ringraziamento del vescovo per questi
sacerdoti nei paesi di missione.
3. I grandi sacrifici che fanno i parrocchiani, percorrendo a piedi lunghe
distanze per partecipare all’Eucaristia.
4. Si ritiene che debba esservi una migliore distribuzione del clero, vale a
dire che le diocesi con molte vocazioni sacerdotali devono aiutare le diocesi
bisognose di personale sacerdotale.
5. Si cerca un meccanismo nella Chiesa per informare le diocesi con abbondanza
di sacerdoti dei bisogni delle Chiese particolari e chiedere loro di dare
l’aiuto di cui hanno bisogno, dividendo con loro questo dono di Dio.
6. Si trasmette quotidianamente attraverso la radio in tutte le diocesi la
celebrazione della Santa Messa, cantata e con l’omelia. (Vi sono 23 emittenti
radiofoniche cattoliche in Honduras e una stazione televisiva a copertura nazionale).
Moltissime persone si sintonizzano sulla celebrazione poiché hanno una grande
devozione per l’Eucaristia. Non potendo essere presenti fisicamente, si
adattano a ricevere con amore la “comunione spirituale”.
7. Urge, pertanto, pregare di più per l’aumento delle vocazioni al sacerdozio e
dare priorità ai piani pastorali e alla pastorale giovanile e vocazionale,
affinché non manchino sacerdoti, ministri dell’Eucaristia, perché la nostra
gente abbia la “vita, e l’abbia in abbondanza”.
La pastorale dell’infanzia contribuisce ai risultati della pastorale giovanile
e assicura che un numero maggiore di giovani si avvicinino alla Messa
domenicale.
1. L’ “Instrumentum Laboris” al n. 6 afferma che “vi è un declino nella fede e
nella presenza alla Messa domenicale specialmente tra i giovani”.
2. Una delle molte possibili soluzioni a questo problema è assistere, formare e
accompagnare il bambino prima e dopo la sua Prima Comunione, fino a quando
riceve il sacramento della Confermazione, con catechesi settimanali e la
presenza attiva alla Messa domenicale.
3. L’infanzia è un momento propizio per iniziare un rapporto personale
amorevole con il Signore Gesù Cristo vivente e per vegliare che questo rapporto
continui a rafforzarsi fino alla fase della gioventù e durante tutta la vita.
4. Se vogliamo conquistare per il Signore il cuore dei giovani, è in primo
luogo indispensabile aver conquistato il loro cuore quando erano bambini.
L’accompagnamento spirituale dall’infanzia fino alla gioventù è una missione a
lungo termine, un impegno di diversi anni.
[00072-01.02] [IN045] [Testo originale: spagnolo]
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