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Andrea Leone Tottola
Ermione

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO PRIMO
    • SCENA PRIMA
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SCENA PRIMA
Sparsi per la scena, ed in varie meste
attitudini veggonsi i prigionieri frigi, che
deplorano la loro sventura. Il piccolo
Astianatte, alla custodia del quale vegliano
alcune guardie, giace in grembo al riposo.
Indi Andromaca scortata da Fenicio, e
seguita da Attalo e Cefisa.

CORO
Troia! qual fosti un !
Di te che resta ancor?
Ahi! qual balen sparì
Il prisco tuo splendor!
Ti oppresse, incenerì
L'Argivo insidiator,
E vil catena... aimè!
Preme a' tuoi figli il piè!

FENICIO
(indicandole Astianatte)
Miralo: in dolce obblìo
Il germe tuo riposa.

ANDROMACA
Destati, figlio mio,
E vieni a questo sen.

CORO
Che mai ti guida in questi
Luoghi di eterno orrore?

ANDROMACA
Amor, materno amore...
Tutto vi dissi appien.

CEFISA, ATTALO, FENICIO e CORO
Oh Cielo! al suo dolore
Tregua tu rendi almen!

ANDROMACA
(al figlio)
Mia delizia! un solo istante
Non partir da questo petto:
Ah! ravviso in quel sembiante
Il tuo prode genitor!
Sposo! Ettore! io ti perdei!
seguirti ancor mi è dato?
Figlio amato! ah! sol tu sei,
Che mi reggi in vita ancor.

CEFISA
Ti consola, o sventurata!

FENICIO
Abbian calma le tue pene.

ATTALO
Frangerai le sue catene,
Se di un Re, che ognor ti adora,
Premierai la fedeltà.

ANDROMACA
Mi lasciate... oh Dio! tacete...
Perché, barbari! accrescete
Del mio duol la crudeltà?

CEFISA, ATTALO, FENICIO e CORO
Chi non pena al suo tormento
Sorda ha l'alma alla pietà.

ANDROMACA
Ah! mi uccide il rio tormento!
No, per me non vi è pietà!

ATTALO
All'ombra del tuo sposo
Pianto donasti assai, tu, illustre esempio
Di rara fedeltà: ma fra gli estinti
Abbia pace l'eroe. Tempo è che al figlio
Si consacri il tuo cor. Se appien felice
Farlo potresti, eppur lo soffri oppresso,
Nel figlio oltraggi il tuo consorte istesso.

ANDROMACA
Che far potrei?

FENICIO
(ad Attalo)
De' tuoi scaltriti accenti
Comprendo il reo disegno: ovFenicio
Cerca infingerti almen. Ah sì, una fiamma,
Che di novella guerra
Il funesto vessillo
Farebbe sventolar, nudrir tu brami...
E amico sei del Re? sei tu, che l'ami?

ATTALO
Chi la pace del Re...

ANDROMACA
Ma speri invano
Di sedurre il mio cor.

FENICIO
L'ora è trascorsa.
Che a tuoi materni amplessi
Pirro concede, e, mio malgrado, io deggio
Dividerti dal figlio.

ATTALO
(piano a Cefisa)
(Mi tronca i detti.)

CEFISA
(È di tacer consiglio.)

ANDROMACA
Ah sì purtroppo, o tenero Astianatte,
Lasciar ti deggio! oh quanto
Per la tua madre amante,
Ogni tempo, ogn'indugio è un breve istante!
Ma di lacrime inondi le mie gote?
Ti affanni al partir mio?
Ah! mi sento morir!.. che pena! addio!
(Parte piangendo).

CEFISA
Principessa infelice!

FENICIO
(Vittima è Pirro di un fatale ardore!)

ATTALO
(Tanta fierezza cesserà in quel core.)
(La sieguono).

Parte esterna della reggia, contigua a
deliziosi giardini. E per sorgere il giorno.




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