Capitolo
1 II | qualche altro. Platone, credo fosse ammalato.~ECHECRATE~
2 III | entrambi a uno stesso capo.»~«Credo,» soggiunse, «che se Esopo
3 V | forse un filosofo?»~«Lo è, credo,» disse Simmia.~«E allora,
4 VII | Avete ragione. Ed io credo che voi vogliate proprio
5 VIII | ragioni e dirvi perché io credo che un uomo che abbia dedicato
6 IX | capirne qualcosa; però, credo che non comprenderebbero
7 IX | necessità lo richieda?»~«Credo che il vero filosofo le
8 XIII | tra i mali peggiori?»~«Lo credo,» disse.~«E che quelli,
9 XIII | purificazione.~«Inoltre io non credo che siano stati uomini dappoco
10 XIII | piacendo, saremo di là, come io credo. «Questa è la mia difesa,
11 XXII | disse Simmia, «almeno credo, per quanto sia l'uomo più
12 XXXIII| condivide i piaceri, io credo che essa ne ha dovuto assimilare
13 XXXV | dolore; nessun uccello, credo, canta per il dolore e tanto
14 XXXV | in tutta la loro vita.~«Credo di essere anch'io simile
15 XXXVI | essa capiti qualcosa. E io credo, Socrate, che anche tu abbia
16 XXXVII| parlare per immagini. Io credo che lo stesso discorso si
17 XXXVII| ancora consumato. Ma io credo, Simmia, che le cose non
18 XXXVII| suoi rapporti col corpo e credo che andrebbe proprio bene,
19 XLII | Assolutamente no.»~«E allora io credo che non sia nemmeno possibile
20 XLVII | potrà mai essere tale. E io credo proprio che per quest'ultima,
21 XLIX | il Bello. Non credi?»~«Lo credo.»~«E che le cose grandi
22 XLIX | dovresti proprio aspettarti, credo, una duplice obiezione,
23 XLIX | veramente un filosofo, farai, credo, come dico io.»~«Dici cose
24 LII | neve?»~«Sicuro.»~«Perciò io credo che tu sia persuaso che
25 LVI | LVI~«Io credo,» proseguì Socrate, «che
26 LVI | analizzate a fondo, solo allora, credo, potrete cogliere il problema
27 LVIII | arte di un Glauco. E, poi, credo, che non ne sarei nemmeno
28 LVIII | resta da vivere, Simmia, non credo sarebbe sufficiente per
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