2-consa | conse-gener | germo-paure | pauro-segua | segue-zuffe
Capitolo
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3 XXXI | che più di ogni cosa, si abbandonarono ai piaceri del ventre, a
4 XXXIV | essa possa deliberatamente abbandonarsi ai piaceri o agli affanni
5 LXIII | che dà la sapienza, chi ha abbellito la sua anima non di ornamenti
6 | abbiano
7 LVIII | della terra, crediamo di abitare in alto, sulla sua sommità
8 XIII | purificato e consapevole, abiterà con gli dei. Perché, vedi,
9 XII | seriamente di filosofia, si abituano alla morte e l'idea di morire
10 XXXVIII| scendevano sul collo (aveva l'abitudine di prendermi in giro, di
11 LVIII | dalle onde, vedono quanto accade quaggiù; e se le nostre
12 VIII | perché se parli troppo e ti accalori, il veleno potrà anche non
13 XXXVIII| alto di me. Cominciò ad accarezzarmi il capo, lisciandomi i capelli
14 XIII | ingannevole, una virtù d'accatto, che non ha nulla di sano
15 XXIII | comune, quella a cui poco fa accennava Cebete, che cioè l'anima
16 XIII | volevo dire poco fa quando accennavo che per intemperanza costoro
17 LVI | sebbene voi le abbiate accettate, devono comunque essere
18 XXXVII | avremo ascoltati entrambi, o accetteremo le loro obiezioni, se ci
19 X | evidente che, quando essa si accinge a considerare qualche questione
20 XLIV | tutto il ragionamento che ci accingiamo a fare. Dopo tutto, anche
21 LV | ammise.~«E ciò che non accoglie l'Idea del Giusto o quella
22 L | che era. Io, per esempio, accogliendo in me la Piccolezza, resto
23 LV | quanto s'è detto, essa non accoglierà la Morte, né sarà un'anima
24 LXII | passare nella palude e di accoglierli con loro; se riescono a
25 LII | i contrari in sé non si accolgono a vicenda ma che anche quelle
26 XXXVIII| benevolenza, la serenità con cui accolse le obiezioni di quei due
27 LVII | colui che ha il compito di accompagnarle, esse vanno verso le dimore
28 XIII | disgiunta dalla sapienza, si accompagnino, poi, o meno, piaceri, timori
29 XLI | credi, quindi, di poter accordare questo tuo ragionamento
30 XXXVI | dalle corde di una lira ben accordata è invisibile, incorporea,
31 XLI | ragionamento non è affatto accordato. Vedi un po', allora, di
32 LVIII | in queste fosse non ce ne accorgiamo e crediamo di essere alti
33 XXI | quando?»~«No, Socrate e ora m'accorgo di aver detto una sciocchezza.»~
34 XLVII | universo intero e non si accorgono che, invece, è proprio il
35 XXXIX | tutto nero? Non ti sei mai accorto che in tutte le cose gli
36 LII | che non tollerano questo accostamento di contrari.»~«È verissimo
37 LII | Idee contrarie non possono accostarsi tra loro ma vi sono anche
38 LV | indistruttibile, se alla neve si accostasse il Caldo, questa non si
39 XX | conoscenza precedentemente acquisita, in seguito, con l'uso delle
40 XX | infatti, significa aver acquistato conoscenza di qualcosa e
41 XXI | questa conoscenza non l'acquistiamo al momento di nascere. C'
42 X | E per quanto riguarda l'acquisto della sapienza, pensi che
43 XLIII | soffristi già un male più acuto.~Credi che egli avrebbe
44 XXXII | per quella via che essa addita.»~
45 XLIX | diavolo tutte le divisioni, le addizioni e le altre finezze del genere,
46 IX | quando poi essa giunga, si addolorasse proprio di ciò che ha, per
47 LXVI | era già freddo, fino all'addome, quando si scoprì (s'era,
48 X | sensi non sono né sicuri, né adeguati, noi non possiamo fare affidamento
49 I | allora, tutti gli anni, adempiono questo rito. E inoltre c'
50 XVIII | loro dolce metà, di solito, adopera, non solo riconoscono la
51 XLVII | ti racconti come mi sono adoperato in questa mia nuova ricerca?»~«
52 XLIII | cioè, a non bere e se siamo affamati a non mangiare; e infiniti
53 LXIII | LXIII~«Certamente, affannarsi a dimostrare che le cose
54 XI | tutte le guerre e se noi ci affanniamo a procurarci la ricchezza,
55 XXXIV | lavoro di Penelope che s'affaticava sulla sua tela ora in un
56 VIII | morte, come da tempo si afferma, qualcosa ci sia e assai
57 XXXIX | È proprio vero, è così!» affermai.~«Ebbene, Fedone,» riprese, «
58 XIX | no?»~«Certo che dobbiamo affermarlo, per dio,» disse Simmia.~«
59 XLI | Alcune sì, altre no,» affermarono insieme.~«E che ne pensate
60 XLIX | per lo stesso motivo, ma affermeresti, invece, che, a tuo avviso,
61 XL | calcoli): se quello che affermo corrisponde a verità, è
62 LXIV | sempre che riusciate ad afferrarmi e che io non vi sfugga.»~
63 X | adeguati, noi non possiamo fare affidamento sugli altri che, in effetti,
64 LX | comunemente detto meridionale, affluisce, attraverso la terra, nei
65 XIII | tu per tu con la morte, l'affrontano per il timore di mali ancora
66 XLI | le questioni che dobbiamo affrontare, Simmia e Cebete, o ce ne
67 XXXVIII| come voi, turbato o meno? O affrontò tranquillamente la cosa?
68 XXX | cosiddetto regno dell'Ade e si aggira tra le tombe e i sepolcri,
69 XLV | ammettere che un'unità cui si aggiunga un'altra unità, diventa
70 XLIV | No, non devo togliere né aggiungere altro: questo è ciò che
71 XLIV | perché tu possa, se credi, aggiungervi o togliervi qualcosa.»~E
72 XLIX | certamente.»~«Ancora: se aggiungessimo un'unità a un'altra unità,
73 LIII | sicuro.»~«E, naturalmente, aggiungiamo, in una cosa di questo genere
74 XLV | Infatti, quando col cibo si aggiungono carne alla carne e ossa
75 II | come se dentro di me si agitasse una strana sensazione, uno
76 II | Era proprio al colmo dell'agitazione ma anch'io e gli altri eravamo
77 XIII | messo tutto lo zelo e, se ho agito rettamente, se ho ottenuto
78 III | cose che dicono le donne: «Ahimè, Socrate, ecco che è l'ultima
79 LIX | prodotti che le si addicono, alberi, fiori, frutti; e le montagne,
80 XLVI | essere, di subire o di fare alcunché.~«Partendo da questa premessa,
81 LVIII | giungere fin lassù o aver l'ali per volare in alto, noi
82 XLVII | muscoli che si tendono e si allentano, io ho la possibilità di
83 XLVII | che si possono tendere e allentare, che essi circondano le
84 XLIII | compongono, ora tesi, ora allentati, ora più vibranti, ma dovrebbe
85 XLV | invece, perché l'una viene allontanata e separata dall'altra. Non
86 LXII | questa terra e se ne sono allontanati come da un carcere, giungono
87 LXIII | anima chi nella vita ha allontanato i piaceri del corpo e i
88 XIX | un'altra e così via, ma alludo a qualcosa che è all'infuori
89 | alquanto
90 IV | che consideravo la più alta espressione dell'armonia,
91 LXII | acherusiade e qui chiamano con alte grida e invocano coloro
92 XXIX | perdersi in fumo, non si altera subito, ma resta, così com'
93 LXVI | tremito, senza minimamente alterare colore o espressione del
94 XXV | alcun modo, giammai, alcuna alterazione?»~«Ah, resta sempre costante
95 | altrui
96 LXVI | riusciva a dominarsi e s'era alzato per uscire. Apollodoro,
97 LXV | LXV~Detto questo si alzò e andò in un'altra stanza
98 XXX | stretto rapporto, servendolo e amandolo e condividendone le passioni
99 XII | rivedere mogli, o figli, o amanti, insomma creature dilette
100 XI | desideriamo e che dichiariamo di amare: la sapienza, ma dopo che
101 XVIII | immagine fisica della persona amata cui la lira appartiene?
102 I | mandare ogni anno a Delo una ambasceria sacra, se quei giovani si
103 XXXII | esistenza senza onori, (come gli ambiziosi e i vanitosi); per questo
104 XIII | c'è da credere che costui amerà anche ricchezze e onori
105 XLIV | qual modo ce la siam fatta amica; ma, Cebete, come la mettiamo
106 XI | dobbiamo nutrirlo, ma quando si ammala, sorgono sempre nuovi impedimenti
107 II | altro. Platone, credo fosse ammalato.~ECHECRATE~E gente di fuori
108 LIV | vuole perché un corpo si ammali, non ti risponderà più la
109 L | fummo d'accordo con lui e ammettemmo che ogni Idea ha una sua
110 XLIX | già tante volte discusso, ammettendo, come ipotesi, l'esistenza
111 XLIX | queste cose esistono, se lo ammetti, io spero poterti svelare
112 XXVI | e l'altra invisibile?»~«Ammettiamolo, certo,» disse.~«E che quella
113 XXXVIII| Echecrate, tu sai quanta ammirazione abbia sempre avuto per Socrate,
114 XXXIX | i primi?»~«È probabile,» ammisi.~«Altro che,» disse. «Ma
115 XI | verità; e, poi, ancora, amori, desideri, timori, visioni
116 LVI | riesaminate. Quando voi le avrete analizzate a fondo, solo allora, credo,
117 XIII | trovare in una situazione analoga. Infatti, solo nel timore
118 XXXVI | umido e da altri fattori analoghi, anche la nostra anima è
119 XLI | ragionamenti fondati su analogie non sono che ciarle e se
120 LIX | uniforme insieme. E, in modo analogo, crescono i prodotti che
121 XLVII | quest'ultima, molta gente, andando a tentoni, come nel buio,
122 IV | obbedire al sogno e, prima di andarmene, mettermi in pace con la
123 V | naturale, per chi sta per andarsene all'altro mondo, indagare
124 LXVI | come si raffreddasse e si andasse irrigidendo. Poi, continuando
125 XII | sarebbe illogico, dico, se non andassero tutti lieti là dove, una
126 II | farmi pensare che egli se ne andava non senza il soccorso di
127 XLV | poi, la conoscenza?› E andavo studiando anche i processi
128 XXIX | sua condizione, non se ne andrà verso quel luogo che le
129 XXIV | questi timori.»~«E dove andremo a trovarlo un incantatore
130 LXIV | starò più con voi ma me ne andrò, via di qui, verso la felicità
131 II | sensazione, uno stato d'animo misto di gioia e di dolore
132 XL | prima di morire, non vi avrò annoiato con i miei lamenti; del
133 LXV | sai quel che son venuto ad annunziarti e cerca di sopportare come
134 I | FEDONE~La nave sulla quale, anticamente, a quanto dicono gli ateniesi,
135 XLVII | robusto e più longevo dell'antico, capace di sostenere l'universo
136 II | Ermogene, Epigene, Eschine e Antistene; c'erano anche Ctesippo
137 XV | ovviamente, esiste una tale antitesi), per esempio, il bello
138 XL | il pungiglione, come un'ape.»~
139 III | aspettavamo che ci venisse aperta la prigione. A volte si
140 XXXI | che vivono associati, come api, vespe, formiche o anche
141 XLIII | battendosi il petto così apostrofava il suo cuore:~sopporta o
142 XL | tutto secondaria) ma che appaia tale soprattutto a me stesso.
143 XIII | non è vera virtù ma la sua apparenza ingannevole, una virtù d'
144 XIX | l'Eguale in sé ti è mai apparso diseguale, cioè l'eguaglianza
145 XXV | considereremo a quale delle due appartenga l'anima; ed è solo allora
146 XVIII | persona amata cui la lira appartiene? E questo è la reminiscenza.
147 XXXVIII| dopo tutto quel discorso. Apparve, come voi, turbato o meno?
148 LIX | quaggiù confluisce e che apportano deformazioni e malattie
149 XLVII | di scoprirla da me, né di apprenderla da altri, allora, decisi
150 XXI | ricordano di quello che appresero un tempo?»~«Certamente.»~«
151 X | di essa chi, tra noi, si appresti a esaminare e penetrare
152 XLV | questo sistema che non mi fa approdare più a nulla. Ecco, perciò,
153 XXXV | Certo che se si volesse approfondire la questione, ci sarebbero
154 X | effetti, sono ancora più approssimativi e difettosi, non credi?»~«
155 XLI | conto, ma solo per una certa approssimazione, come del resto, in fondo,
156 XXXV | ti dirà quello che non approva di quanto è stato detto.
157 XLIX | Dici cose verissime,» approvarono, insieme, Simmia e Cebete.~
158 XXIII | dissolve?»~«Ben detto, Simmia,» approvò Cebete. «È chiaro che si
159 III | un bel po'; ma quando ci aprivano, correvamo da Socrate e
160 LVII | attraverso un vastissimo arco di tempo. È chiaro che il
161 XII | sempre in uggia il corpo, che ardentemente e sempre desiderano che
162 LIX | bellezze ma anche d'oro e d'argento e d'altri metalli del genere.
163 XXXVIII| tesi, giurerei, come gli Argivi, di non farmeli più crescere
164 VII | invitarmi a difendermi da queste argomentazioni, come se fossi in tribunale.»~«
165 LVII | questo da quel che posso arguire dai sacrifici e dai riti
166 II | Terpione di Megara.~ECHECRATE~E Aristippo e Cleombroto, non c'erano?~
167 XXXVI | genere: dato che il corpo è armonicamente regolato e sorretto dal
168 XLII | che fosse possibile, ad armonizzare in accordi più alti e perfetti
169 VI | dimmi un po', allora, non ti arrabbieresti anche tu se uno dei tuoi
170 XVII | stato e il loro divenire si arresterebbe.»~«Come dici?» fece.~«Non
171 XXXIV | ogni umana miseria. Così arricchita, Simmia e Cebete, ella non
172 LXII | barche già pronte per loro e arrivano alla palude acherusiade
173 XXXIX | di malvagità, pochissimi arriverebbero tra i primi?»~«È probabile,»
174 LXI | riversa in una grande pianura arsa tutta da un fuoco violento
175 XLIII | spiego meglio: bruciamo per l'arsura, per esempio, e abbiamo
176 XLVII | ossa son rigide e hanno le articolazioni che le separano le une dalle
177 LXVI | Critone, dobbiamo un gallo ad Asclepio, dateglielo, non ve ne dimenticate.»~«
178 VII | almeno così mi pareva) ascoltando il fervorino di Cebete e,
179 XIV | non vi sarà nessuno che, ascoltandomi, abbia ora il coraggio di
180 II | Fedone, che siamo qui ad ascoltarti. Raccontaci, se puoi, ogni
181 LI | E Socrate che lo aveva ascoltato, volse verso di lui il capo
182 XXXVIII| risposi.~«E, invece, no, se mi ascolterai.»~«Ma come?» esclamai.~«
183 LVIII | non la conosco e quindi ti ascolterei volentieri.»~«Ah, non ci
184 LVIII | esclamò Simmia, «e noi ascolteremo volentieri questa favola.»~
185 XL | la questione e voi datemi ascolto, non preoccupatevi tanto
186 XXXI | probabile che entrino in corpi d'asino o di animali del genere.
187 VI | empietà e, quindi, devono aspettarlo da mani altrui.»~«Se Giove
188 XLIX | la testa dovresti proprio aspettarti, credo, una duplice obiezione,
189 XLIV | straordinario da superare ogni mia aspettativa. Infatti, mentre Simmia
190 LXV | e io so di gente che ha aspettato un bel pezzo prima di bere
191 III | la prigione. A volte si aspettava anche un bel po'; ma quando
192 III | carcere e lì, chiacchierando, aspettavamo che ci venisse aperta la
193 XIX | sensibili, né pensare che, pur aspirando ad essergli simili, queste
194 IX | tutti i filosofi siano degli aspiranti alla morte; specialmente,
195 IX | che senso i veri filosofi aspirino alla morte e a quale specie
196 XLIV | crollassero di fronte al primo assalto delle tue parole. Non mi
197 LVII | volta subita la sorte loro assegnata e trascorso un periodo di
198 LVII | dal demone che le è stato assegnato. Giunta, infine, dove sono
199 XLVII | Mente e che ad essa non assegnava alcuna causalità nell'ordine
200 LXIII | esposte, non mi pare troppo assennato; ma che sia questa la sorte
201 L | così come dico.»~E Cebete assentì.~«E se dico questo è perchè
202 VI | la possibilità?»~«Certo,» asserì.~«Quindi, da questo punto
203 LVII | Telefo in Eschilo, il quale assicura che una strada diritta conduce
204 XXIV | una gran bufera.»~«E tu assicuraci, Socrate,» fece Cebete,
205 LXIV | sarei fuggito; voi, invece, assicurategli che io non rimarrò qui dopo
206 XLVII | hanno decretato. Ah, vi assicuro, perdinci, che queste ossa
207 XXXIII | credo che essa ne ha dovuto assimilare un po' le tendenze e la
208 VII | dovrebbero fuggire e piantare in asso padroni migliori di loro?
209 XXXI | animali mansueti, che vivono associati, come api, vespe, formiche
210 XXIV | troviate persone capaci di assolvere questo compito, più che
211 XXVII | quanto abbiamo ora concluso, assomiglia l'anima?»~«Ma anche il più
212 XIX | questa realtà cui egli fa assomigliare il suo oggetto per quanto
213 XX | relazione con la prima, che può assomigliarle o meno. Da qui, una delle
214 LX | defluire e ciascuno di essi assume un proprio aspetto a seconda
215 XLVII | l'etere, l'acqua e altri assurdi principi del genere. Mi
216 XLVII | cose, mi sembra proprìo un'assurdità: al massimo uno può dire
217 XLVIII | osservano l'immagine dell'astro riflessa nell'acqua o attraverso
218 XLVII | poter trovare, un giorno, un Atlante più robusto e più longevo
219 LXIV | stessi soffrendo chissà quali atroci tormenti e non dire, magari,
220 LXV | stesso mostrandorni cosi attaccato alla vita, cercando di risparmiarla,
221 XXXVII | che Simmia abbia mosso un attacco in piena regola alla mia
222 XIII | chiama così, cioè quell'atteggiamento distaccato e prudente in
223 LXIII | libertà, verità, costui sì che attende il momento di mettersi in
224 III | venne fuori e ci disse di attendere e di non entrare fino a
225 XLI | che ciarle e se uno non fa attenzione può essere facilmente tratto
226 X | anima esplica questa sua atti-vità quando nessun turbamento,
227 XII | assurdo, come dicevo un attimo fa, che un uomo simile avesse
228 XXX | fatta ne è come gravata, attirata nuovamente verso la sfera
229 XXVIII | divino sia, per sua natura, atto a comandare e a dirigere
230 XLVII | conseguenza che c'è chi dice che attorno alla terra v'è, come un
231 LVII | per lungo tempo, resta attratta violentemente al mondo sensibile
232 LVIII | inerzia, siamo incapaci di attraversare gli strati dell'aria, fino
233 LXI | corso e giunge, dopo aver attraversato diverse zone, alle estreme
234 XLVI | ordinate da una Mente, poi attribuisse loro una causa diversa da
235 XLVI | ritenevo che egli, dopo aver attribuito a ciascuna di esse e a tutte
236 | avanti
237 | avendo
238 XLV | questo sia stata proprio l'averle collocate l'una accanto
239 | averli
240 | averlo
241 XXXV | debba rammaricarmi di non averti detto quello che oggi penso.
242 | avessero
243 | avevi
244 | avrai
245 | avranno
246 | avremmo
247 | avrete
248 | avrò
249 LXVI | trapasso da qui all'al di là, avvenga felicemente, questo mi pare
250 XXIX | trascorrere tutto il tempo avvenire, come si dice a proposito
251 II | dicci come effettivamente avvenne.~FEDONE~Ora che ci penso,
252 XII | dal dolore, quando ciò si avvera, non sarebbe illogico, dico,
253 LIX | realmente abitano gli dei e si avverano oracoli e profezie, per
254 L | cede e fugge quando le si avvicina il suo contrario, cioè la
255 LII | insieme ma, al contrario, avvicinandosi il caldo o gli cederà il
256 LV | qualcuno, che il Dispari, all'avvicinarsi del Pari, anche se non diventa
257 LII | il fuoco, quando gli si avvicinerà il freddo o si ritirerà
258 LII | caratterizza e quando questo avviene o si ritirano o scompaiono.
259 XXXIII | legata, anzi interamente avvinta al corpo, costretta a rivolgere
260 LIX | e altri ancora in isole avvolte d'aria, non lungi dal continente.
261 XLV | questi fatti, io che non mi azzardo più ad ammettere che un'
262 XLII | producono?»~«Non capisco,» azzardò.~«Cioè che se si potesse
263 LX | all'altra come in grandi bacini e fiumi perenni, sotterranei,
264 X | qualche altro senso? E, bada, che non mi riferisco solo
265 XI | fino a quando siamo in sua balia, non possiamo concentrarci
266 III | conosci, no?), che con il bambino più piccolo in braccio,
267 LIV | in modo sicuro ma un po' banale che, cioè, occorre il calore,
268 XVII | il caso di Endimione una banalità, perché tutto si troverebbe
269 XIII | insegna della virtù, questo barattare piaceri con piaceri, dolori
270 XXXV | con minor rischio su una barca più solida, cioè con l'aiuto
271 LXII | Acheronte, salgono su delle barche già pronte per loro e arrivano
272 XXXV | a discorrere tra loro a bassa voce.~«Dite un po', voi
273 XLII | fossero più deboli e più bassi, l'armonia sarebbe, anch'
274 XV | rinascano se non esistessero. Basterebbe questo a provare la loro
275 XLIII | così fa parlare Ulisse:~battendosi il petto così apostrofava
276 III | continuava a smaniare e a battersi il petto.~Socrate, intanto,
277 XXIV | paura della morte come del bau-bau.»~«Bisognerebbe fargli ogni
278 XVIII | altro quello di lira.»~«Be', certo.»~«E non sai che
279 LIX | realtà e v'è ogni altra beatitudine che s'accompagna a queste
280 LIX | assai più numerosi e più belli di quanti noi mai ne abbiamo
281 | benché
282 VI | possono procurarsi questo beneficio con le loro stesse mani
283 XXXVIII| stupì, fu la dolcezza, la benevolenza, la serenità con cui accolse
284 XXXIII | perdita di tutti i suoi beni, sarebbe ben poca cosa di
285 LXIV | mettendo in buon ordine, per benino, i suoi pensieri; invece,
286 VIII | recherò tra uomini buoni è, beninteso, una speranza e non lo posso
287 XLVII | quest'ora, già a Megara o in Beozia, sicure che lì sarebbero
288 VIII | effetto e, allora, dovrai berne anche due o tre volte.»~«
289 LXVI | Che ne dici di questa bevanda, se ne può fare o no libagione
290 I | quando, in carcere, Socrate bevve il veleno o ne hai sentito
291 XXXIX | brutto o molto bello o tutto bianco o tutto nero? Non ti sei
292 LVII | abbia molte diramazioni e biforcazioni; dico questo da quel che
293 XXIII | solo la metà di ciò che bisognava dimostrare, cioè solo che
294 LIX | che per noi, per i nostri bisogni, è l'acqua e il mare, per
295 LXI | e selvaggia, dal colore blu cupo, che chiamano Stigia
296 X | c'è anche il Bello e la Bontà?»~«Come no.»~«Ma le hai
297 LIX | all'aria. Lì vi sono anche boschi sacri e templi, dove realmente
298 III | il bambino più piccolo in braccio, gli stava vicino. Appena
299 XI | con le sue passioni. La brama di possesso, ecco la causa
300 LVII | quella che, invece, è legata bramosamente al corpo, come dissi prima,
301 | breve
302 LX | aver percorso giri ora più brevi ora più lunghi e numerosi,
303 XLIII | oppone? Mi spiego meglio: bruciamo per l'arsura, per esempio,
304 LXIV | dolersi troppo per me vedendo bruciare o seppellire il mio corpo,
305 XXXIX | sarebbe veramente una brutta cosa.»~
306 XI | sarà confusa a una simile bruttura, noi non giungeremo mai
307 XXIV | sereno ma in mezzo a una gran bufera.»~«E tu assicuraci, Socrate,»
308 XLVII | andando a tentoni, come nel buio, usi un termine che non
309 X | fa con l'aiuto dei sensi, cade in inganno.»~«Esatto.»~«
310 XXXIII | è uscita; essa, presto, cadrà in un altro corpo, come
311 XL | come faccio bene i miei calcoli): se quello che affermo
312 LX | grandezza, che portano acque calde e fredde; e molto fuoco,
313 LXVI | parole di buon augurio. State calmi, via, e siate forti.»~E
314 XLVII | altri, allora, decisi di cambiar rotta e tu, Cebete, vuoi,
315 XIII | Simmia, non è proprio un cambio all'insegna della virtù,
316 LVII | di tempo. È chiaro che il cammino non è come dice Telefo in
317 XXXVIII| questione stessa fosse del tutto campata in aria.~ECHECRATE~Per tutti
318 XXXIX | facile trovare un uomo o un cane o un altro essere qualunque
319 LIX | appare in una sua tonalità cangiante e uniforme insieme. E, in
320 XXXV | cigni che, pur avendo sempre cantato, quando sentono vicina la
321 XLV | non riesco più nemmeno a capacitarmi come, dividendo per metà
322 XVII | che è il suo contrario, capirai che la condizione ultima
323 XLIX | Socrate, «io non riesco più a capirle, non riesco più a spiegarmele
324 IX | così, Simmia, salvo poi a capirne qualcosa; però, credo che
325 VI | mani altrui.»~«Se Giove ci capisce è bravo,» commentò Cebete,
326 XVII | opposto, oh, allora, tu capisci che tutte le cose avrebbero
327 XL | filosofo ma come quelli che non capiscono niente e vogliono avere
328 I | assolutamente vietate le esecuzioni capitali per tutto il tempo che la
329 LII | ammise.~«Può, quindi, capitare in casi del genere,» continuò
330 XLIV | meraviglierei, quindi, affatto che capitasse lo stesso alla tesi di Cadmo.»~«
331 LXV | grande disgrazia che c'era capitata, sentendoci, veramente,
332 XXXVI | assai prima che ad essa capiti qualcosa. E io credo, Socrate,
333 XLIX | migliore fra quante hanno carattere universale, finché non giungerai
334 LII | distingue pur mantenendone i caratteri per tutto il tempo della
335 LII | contraria a quella che le caratterizza e quando questo avviene
336 III | è capitato a me: per la catena, qui, alla gamba, poco fa,
337 III | momento stavano togliendo le catene a Socrate e comunicandogli
338 XLII | possiede un'altra e che quella cattiva, invece, essendo disarmonica,
339 LVII | altre, impura com'è per le cattive azioni commesse, per nefande
340 XLII | malvagia quando in sé ha cattiveria e stoltezza? giusto dire
341 XLIV | vantiamoci troppo, può essere di cattivo augurio e rovinarci tutto
342 XXV | cose, come gli uomini, i cavalli, i vestiti e cosi via, di
343 XXI | ci sarà nessuno capace di cavarsela degnamente.»~«Quindi, Simmia,
344 XXXVIII| insomma, come Socrate se l'è cavata, dopo tutto quel discorso.
345 LII | avvicinandosi il caldo o gli cederà il posto o scomparirà.»~«
346 XXXII | e sanno opporvisi senza cedere minimamente, padroni come
347 XLVI | Ah, a nessun costo avrei ceduto queste speranze e così,
348 IV | poesia per il dio di cui si celebrava la festa, poi, pensando
349 LXVI | E Critone, allora, fece cenno a un suo servo che se ne
350 III | trovammo Socrate libero dai ceppi e Santippe (tu la conosci,
351 LXV | cosi attaccato alla vita, cercando di risparmiarla, proprio
352 XLVIII | ricorrere ai concetti e cercare in essi la verità delle
353 X | grazie soltanto ad essa, cercherà di attingere il vero escludendo,
354 XL | Comportiamoci virilmente quindi e cerchiamo di vederci chiaro, tu e
355 XL | tra me e loro è che io non cerco di far passare per vero,
356 X | udito danno agli uomini la certezza assoluta oppure, come ci
357 XLV | di tutto questo, ma è il cervello, invece, che ci dà le sensazioni
358 XXXVII | è anche vero che egli ha cessato di vivere prima di aver
359 LII | il freddo o si ritirerà o cesserà di essere fuoco, ma non
360 LV | anche se non diventa tale, cessi di esistere e, al suo posto,
361 III | vicino al carcere e lì, chiacchierando, aspettavamo che ci venisse
362 XLVII | essa mi avesse inflitto. Chiamare cause tutte queste cose,
363 LV | della Morte, come dobbiamo chiamarlo?»~«Immortale,» disse.~«E
364 LVIII | gli astri, in quella parte chiamata etere da coloro che sogliono
365 XXXI | quelle virtù che vengon chiamate temperanza e giustizia,
366 LI | contrari in sé e che noi chiamavamo col nome di questi contrari;
367 XXXVIII| ancora giorno.»~«Sì, ti chiamerò in aiuto, ma non come se
368 XVIII | altro del genere, e vedrai chiaramente, allora, che le cose stanno
369 XXXV | mi sembra che siano molto chiare.»~
370 XVI | citato, te ne parlerò io, chiarendoti il suo duplice processo
371 XLIX | Socrate sia stato d'una chiarezza fantastica, anche per chi
372 LII | esempio che potrà meglio chiarirti quello che voglio dire.
373 LXVI | premette forte un piede chiedendogli se gli facesse male. Rispose
374 LV | cosa impedisce, potrebbe chieder qualcuno, che il Dispari,
375 V | E allora, vedrai che non chiederà nulla di meglio che seguirmi
376 XXV | riprese Socrate, «dobbiamo chiederci qual è la cosa destinata
377 LIV | certa. Se, tu, infatti, ti chiedessi che cosa ci dev'essere in
378 XLIV | dubbi in proposito, io mi chiedevo tutto stupito se vi potesse
379 XLIV | buono. In poche parole tu chiedi che ti si mostri che la
380 X | d'impedimento se noi ne chiediamo il concorso? Voglio dire
381 IV | lo stesso Eveno, mi hanno chiesto come mai da quando sei in
382 XXXIII | ogni dolore, quasi fossero chiodi, inchiodano l'anima al corpo,
383 LXIV | come se stessi soffrendo chissà quali atroci tormenti e
384 LXVI | Vedendolo, Critone gli chiuse le labbra e gli occhi.~Questa,
385 XIV | comico), che io sono un ciarlatano e che parlo di cose che
386 XLI | su analogie non sono che ciarle e se uno non fa attenzione
387 XLV | l'uomo cresce perché si ciba e si disseta. Infatti, quando
388 XVII | dall'altro, come un perenne ciclo, se il divenire si svolgesse
389 XLVIII | con l'anima completamente cieca se avessi volto alle cose
390 I | cui il sacerdote di Apollo cinge di corone la poppa della
391 LXI | di fango; da qui scorre circolarmente, torbido e fangoso e, sempre
392 LX | l'aria e il vapore che la circonda: esso segue, infatti, il
393 XLVII | tendere e allentare, che essi circondano le ossa insieme alla carne
394 LX | poi, alcune che, dopo aver circondato la terra con uno o più giri,
395 XVIII | esempi simili se ne possono citare a migliaia.»~«Caspita, ma
396 XVI | di contrari, che ora ho citato, te ne parlerò io, chiarendoti
397 XXXI | praticarono le virtù sociali e civili, cioè quelle virtù che vengon
398 II | ECHECRATE~E Aristippo e Cleombroto, non c'erano?~FEDONE~No.
399 XXII | per quanto sia l'uomo più cocciuto del mondo di fronte a certe
400 I | questo, Fedone?~FEDONE~Fu una coincidenza, Echecrate, perché proprio
401 XXIII | Cebete, basta che voi fate coincidere ciò che ora s'è concluso
402 XLI | bene trovare un accordo,» coinnìeiìtò Socrate, «è proprio questo
403 XIII | io non sono in pena né in collera, dal momento che sono convinto
404 | collo
405 XLV | sia stata proprio l'averle collocate l'una accanto all'altra.
406 LX | nostro emisfero, allora, colma i greti che son qui e, gonfia,
407 LX | in quelle regioni e le colmano dove, di volta in volta,
408 LIX | stesse cavità della terra, colme corsie son d'acqua e d'aria,
409 II | conosco?~FEDONE~Era proprio al colmo dell'agitazione ma anch'
410 LVIII | e che noi, dal Fasi alle colonne d'Ercole, non ne abitiamo
411 LIX | meravigliosa bellezza, ora è color dell'oro o tutta bianca,
412 LIX | acqua e d'aria, assumono una colorazione particolare nella gamma
413 XXXIX | si finisse col dare la colpa non a se stessi e alla propria
414 LXII | loro pene e liberarsi delle colpe se mai ne hanno commesse,
415 XII | questo viaggio che oggi mi si comanda, non è senza una lusinghiera
416 XXXVI | anima è costituita dalla combinazione e dall'armonia di questi
417 XIV | nemmeno se fosse un poeta comico), che io sono un ciarlatano
418 XXXV | allora,» disse Simmia. «Comincerò io a dirti i miei dubbi
419 XLIX | assicurò Cebete; «basta che cominci subito.»~«Vedi un po', dunque,
420 XXXIII | anima, appena la filosofia comincia a guidarla, è come legata,
421 XV | XV~«Cominciamo, dunque, a considerare questo:
422 IX | non è chiaro, tanto per cominciare, che, in tutto questo, il
423 XIX | E quindi, prima che noi cominciassimo a vedere, a udire e a percepire
424 XIX | così.»~«E noi non abbiamo cominciato a vedere, a udire,~a usare
425 XVIII | di ricordare qualcosa e comincio a convincermi; ad ogni modo,
426 VI | Giove ci capisce è bravo,» commentò Cebete, sorridendo, nel
427 LXII | della sua vita o chi ha commesso qualche omicidio sotto lo
428 LVII | trova gli dei a guida e compagni di viaggio e pone la sua
429 XXIX | iniziati, veramente, in compagnia degli dei? È così o no,
430 LVII | nessuno vuol far da guida e da compagno di viaggio ed essa se ne
431 IV | son messo a far versi per competere con lui (il che non sarebbe
432 XII | lusinghiera speranza che si compie, per me, come per chiunque
433 XVII | confluisse, a sua volta, quasi compiendo un giro, nel suo opposto,
434 LXII | premio delle buone azioni compiute, ciascuno secondo il suo
435 LXI | sue correnti e, dopo aver compiuto un largo giro, si getta
436 IV | in pace con la coscienza componendo versi e rispettando il suggerimento.~«
437 IV | Socrate,› mi diceva, ‹scrivi e componi musica›; ed io, in un primo
438 XXXIII | servirsi di essi e la esorta a comporsi, a raccogliersi in sé, a
439 XXVII | contatto con cose che così si comportano?»~«Certamente.»~«Invece,
440 XL | corro il rischio di non comportarmi come un vero filosofo ma
441 XXXII | come sono che non bisogna comportarsi contrariamente a quanto
442 LXV | anche naturale che io mi comporti diversamente perché so che
443 XL | noi qualcosa che non va. Comportiamoci virilmente quindi e cerchiamo
444 IV | avrei dovuto dedicarmi alla composizione di vera e propria musica
445 XIII | possono davvero vendere e comprare coraggio, saggezza, giustizia,
446 IX | qualcosa; però, credo che non comprenderebbero in che senso i veri filosofi
447 XXXVIII| tutti gli dei, Fedone, io vi comprendo benissimo. Anche a me che
448 XV | vuoi che essa ti sia più comprensibile, estendila anche agli animali
449 III | togliendo le catene a Socrate e comunicandogli che quello era il giorno
450 LX | regioni sono, in molti luoghi, comunicanti tra loro attraverso gallerie
451 XLIX | sé e così via. Se tu mi concedi che queste cose esistono,
452 XXXV | che volete finché ce lo concedono gli Undici di Atene.»~«Va
453 XI | sua balia, non possiamo concentrarci su nulla. E così pure le
454 LIX | una visione meravigliosa concessa a spettatori beati. E vi
455 XI | il sapere o esso ci sarà concesso solo dopo morti, perché
456 IX | specialmente, poi, i miei concittadini direbbero che essi se la
457 XLIII | come no? Così, infatti, concludemmo,» disse.~«E allora? Non
458 LXIV | e solenni promesse, non concluderete un bel niente.»~«Ce la metteremo
459 XLII | sarebbe giunto a queste conclusioni se fosse esatta l'ipotesi
460 XLVIII | tutto ciò che mi pareva concordare con esso lo ritenevo vero,
461 XLVIII | questioni; quello che non concordava, invece, lo giudicavo falso.
462 XLIX | conseguenze che ne derivano, concordino o meno, secondo te, tra
463 LIX | contatti visibili e rapporti concreti con le divinità. E il sole,
464 I | tanto tempo prima che la condanna venisse eseguita.~
465 XLVII | ateniesi han pensato bene di condannarmi, io, a mia volta, ho ritenuto
466 XXXIII | inclinazioni del corpo, se ne condivide i piaceri, io credo che
467 XXX | servendolo e amandolo e condividendone le passioni e i desideri,
468 XXXVIII| confermato quanto io la condividessi. Ecco, intanto, che ora
469 L | ponendo questa domanda: «Se tu condividi tutto questo,» disse, «quando
470 LIII | Ti seguo benissimo e condivido la tua opinione,» disse.~
471 XXX | il corpo di cui ella ha condiviso l'esistenza, per quel suo
472 LVII | la vita, ha l'incarico di condurre la sua anima in un luogo
473 XLVI | insegnarmi, nel modo a me più confacente, le cause di ciò che è,
474 XLIII | sarebbero gli esempi, a confermarci che l'anima si oppone agli
475 XXXVIII| qual modo, ripetere, mi ha confermato quanto io la condividessi.
476 XXXVIII| impressione, come più tardi ci confidammo l'un l'altro perché, com'
477 LX | Tartaro. In questo baratro confluiscono tutti i fiumi per poi, nuovamente,
478 XVII | facesse la via all'indietro e confluisse, a sua volta, quasi compiendo
479 XI | importuna intrusione, che ci confonde, ci distrae, ci frastorna,
480 XLIX | loro sapienza, mescolano e confondono ogni cosa, solo per piacere
481 XIX | realtà, ma non riesce a conformarvici per una sua imperfezione,
482 XXXIII | che è in simile stato, la conforta, cerca di liberarla, facendole
483 II | egli rimase solo e senza conforto?~FEDONE~Anzi, per la verità,
484 XXII | preesistenti, se ad esse confrontiamo le cose sensibili, allora
485 L | questi ha la Piccolezza in confronto alla Grandezza di lui?»~«
486 XI | corpo e la nostra anima sarà confusa a una simile bruttura, noi
487 XLIX | soddisfi. In tal modo non farai confusione come quelli che ti sciorinano
488 XXXVIII| che quei due ci avessero confuso le idee e rigettato nella
489 XXXV | migliore s'intende, e la meno confutabile e con essa, come su di una
490 XXXIV | perverrà là dove tutto le sarà congeniale e consimile, libera, ormai,
491 XXVII | e identica a se stessa, congiunta con quelle realtà che sono
492 XLV | due mentre, poi, una volta congiunte insieme, ecco che son diventate
493 XXX | premurosamente insieme, le si è come connaturato?»~«Certamente.»~«E ciò che
494 XXXIX | e la ritiene buona senza conoscerla a fondo e poi in un secondo
495 XXXIX | fiducia in qualcuno, senza conoscerlo bene, ritenendolo amico
496 XXXIX | esperienza? Se, infatti, li conoscesse appena, saprebbe che son
497 X | ammise.~«E le hai forse conosciute con qualche altro senso?
498 XXI | Simmia, secondo te, non tutti conoscono queste realtà?»~«Ah, no
499 XIII | vi giungerà purificato e consapevole, abiterà con gli dei. Perché,
500 XXXVII | qualsiasi di noi averne completa consapevolezza -; in tal caso, nessuno
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