2-consa | conse-gener | germo-paure | pauro-segua | segue-zuffe
Capitolo
1002 XXXIII | corpo, come un seme, e vi germoglierà. Ecco perché non potrà mai
1003 LIX | tutta bianca, più bianca del gesso e della neve, e gli altri
1004 XLVI | con grande entusiasmo, mi gettai sui suoi libri e li lessi
1005 LX | meno, ma sempre tutte si gettano in un punto più basso di
1006 LX | attraverso la terra, nei ghiareti di laggiù e li riempie come
1007 | Giacché
1008 XXIX | cioè il suo corpo, che giace in luogo visibile, ciò che
1009 XIII | senza esserne iniziato, giacerà immerso nel fango, mentre
1010 | giammai
1011 XLIII | come per esempio esercizi ginnici o cure mediche, ora con
1012 II | uno stato d'animo misto di gioia e di dolore insieme: e sì
1013 III | restavamo con lui anche tutta la giornata. Quella mattina, poi, giungemmo
1014 LVII | dice - soltanto quello che giova o nuoce moltissimo al defunto,
1015 XXXV | di me se questo vi potrà giovare.»~«Ebbene, Socrate,» ammise
1016 XLV | dico ti sembrerà utile, giovatene pure per rendere convincente
1017 XLVIII | non concordava, invece, lo giudicavo falso. Voglio, però, spiegarti
1018 XXXVII | indistruttibile, almeno che non la giudichi egli stesso un'insensatezza.
1019 LX | canali attraverso la terra giungendo fin dove riesce a scavarsi
1020 XLIX | carattere universale, finché non giungerai al risultato che più ti
1021 XI | simile bruttura, noi non giungeremo mai a possedere ciò che
1022 XLVII | che fanno leva sulle loro giunture e ai muscoli che si tendono
1023 XXXVIII| sostenere la nostra tesi, giurerei, come gli Argivi, di non
1024 LVIII | questo sono convinto.»~«E giustamente,» riconobbe Simmia.~«Poi,»
1025 XXXVII | in tal caso, nessuno può giustificare la sua tranquillità dinanzi
1026 | gliela
1027 XIII | a costoro che, solo per godere di alcuni piaceri, ne dominano
1028 LXIII | dannosi che altro; chi ha goduto, invece, dei piaceri che
1029 LX | colma i greti che son qui e, gonfia, scorre nei canali attraverso
1030 LXV | ancora piccoli e uno più grandicello) e vennero anche le donne
1031 LVIII | ritengo che la terra sia grandissima e che noi, dal Fasi alle
1032 VIII | ottenere, nell'al di là, premi grandissimi. Come questo sia vero, miei
1033 III | piegando una gamba, cominciò a grattarsela a lungo: «Che strana cosa,
1034 XLII | sarebbe, anch'essa, debole e grave?»~«Certamente.»~«E può succedere
1035 LXII | peccatori senza rimedio, per la gravità dei loro delitti, per numerosi
1036 XXIV | lasciare?»~«Oh, Cebete, la Grecia è grande,» rispose, «e non
1037 LX | emisfero, allora, colma i greti che son qui e, gonfia, scorre
1038 LXII | e qui chiamano con alte grida e invocano coloro che uccisero
1039 LXV | così, perché credono di guadagnarci qualcosa. Ma è anche naturale
1040 LXV | diversamente perché so che non ci guadagno nulla a bere un po' più
1041 LXVI | espressione del volto, ma guardando quell'uomo, di sotto in
1042 XLVIII | che capita a quelli che guardano un'eclissi di sole che,
1043 XXXV | parole di Socrate che, a guardarlo, sembrava tutto assorto
1044 XLIX | a un'altra unità, non ti guarderesti, forse, dal dire che è stata
1045 LIX | questa vera terra, a chi la guardi dall'alto, appare come una
1046 III | riconciliare questi due, sempre in guerra tra loro e non riuscendovi,
1047 XLIV | facciamoci sotto, come i guerrieri di Omero, e vediamo, un
1048 XXXIII | la filosofia comincia a guidarla, è come legata, anzi interamente
1049 XLIII | e non, invece, capace di guidarle e di dominarle e, quindi,
1050 XLIII | dovrebbe seguirli e non già guidarli?»~«E come no? Così, infatti,
1051 LXII | luogo dove il demone li ha guidati, prima di tutto vengono
1052 XXVII | errare e resta immutabile e identica a se stessa, congiunta con
1053 XXV | suddette realtà, non sono mai identiche a se stesse o tra loro,
1054 IV | molti e, appena l'altro ieri, lo stesso Eveno, mi hanno
1055 LVII | segue la sua guida e non ignora il suo destino; quella che,
1056 | II
1057 | III
1058 XLV | Non mi faccio più alcuna illusione di sapere com'è che si forma
1059 XXXIII | facendole vedere come sia illusoria qualsiasi indagine svolta
1060 XXX | sotto forma di spettri, im-magini di anime staccatesi dal
1061 XXXIX | soltanto per il fatto che ci si imbatte in altre che, pur essendo
1062 VIII | sarà necessario.»~«Me l'ero immaginato che avresti risposto così;
1063 LX | sotterra c'è un baratro immenso› quella, insomma, che non
1064 LVIII | stessa omogenea, resterà immobile. Prima di tutto io di questo
1065 XXIX | che sono per così dire, immortali. Non è così?»~«Sì.»~«Ma
1066 XXIX | senza tirarsene dietro gli impacci, dato che durante la vita,
1067 XII | sciogliersi da ciò che li impacciava, sentirsi finalmente liberi
1068 XX | quelli che noi diciamo che imparano dopo non fanno che ricordarsi
1069 XVIII | che noi dobbiamo avere già imparato, in un tempo precedente,
1070 XI | ammala, sorgono sempre nuovi impedimenti che ci distolgono dalla
1071 X | il corpo possa essere d'impedimento se noi ne chiediamo il concorso?
1072 X | a turbargli l'anima e ad impedirgli di attingere verità e conoscenza.
1073 II | meno che tu non abbia altri impegni.~FEDONE~Nessun impegno;
1074 XIX | conformarvici per una sua imperfezione, anzi ne resta inferiore›;
1075 LXII | espiabili, per esempio chi nell'impeto dell'ira è stato violento
1076 IX | con me, perché questo è importante per comprendere meglio quello
1077 XIX | questione, non ha alcuna importanza.»~«Comunque sia, sono certamente
1078 XI | siamo distolti, per la sua importuna intrusione, che ci confonde,
1079 LIII | quelle che se qualche cosa s'impossessa di loro, son costrette non
1080 XVIII | vorrei sentire com'è che tu imposti la questione.»~«Così. Siamo
1081 XLVII | non le spetta, definendola impropriamente come se fosse la vera causa.
1082 LXII | omicidio sotto lo stesso impulso, costoro precipitano anch'
1083 XXX | anime staccatesi dal corpo, impure, partecipi ancora della
1084 XI | verità: non è lecito, a chi è impuro, toccare ciò che è puro.›~«
1085 XXXVI | mentre il legno e le corde imputridiranno assai prima che ad essa
1086 LXI | terribile violenza, poi s'inabissa e scorre a spirale, in senso
1087 LX | nuovamente, tutte quelle acque si inabissano nella terra e, dopo aver
1088 XVI | morte.»~«E dalla morte?» incalzò Socrate.~«Ah, bisogna convenire,»
1089 XXIV | Bisognerebbe fargli ogni giorno gli incantesimi,» ammise Socrate, «per liberarlo
1090 LXIII | per così dire, come un incantesimo che bisogna fare a se stessi,
1091 XXXIX | se stessi e alla propria incapacità ma, per la stizza, agli
1092 LVII | custodia durante la vita, ha l'incarico di condurre la sua anima
1093 LXI | restituite alla luce per incarnarsi in esseri viventi. Il terzo
1094 XXVII | allora, essa stessa ondeggia incerta e perturbata, presa da vertigini,
1095 XXXV | finito, ma se avete qualche incertezza in proposito, parlate pure,
1096 LI | di non avere ancora molte incertezze.»~«Comunque, su una cosa
1097 XXXVII | qualcuno di voi si sente meno incerto di me, risponda pure; infatti,
1098 XXXIII | dolore, quasi fossero chiodi, inchiodano l'anima al corpo, gliela
1099 IV | già facevo, cioè, come si incitano i corridori in una corsa,
1100 LVIII | omogenea, non potrà mai inclinarsi da nessuna parte, né poco
1101 XXXIII | se l'anima ha le stesse inclinazioni del corpo, se ne condivide
1102 LV | Cultura?»~«Ingiusto il primo e Incolto il secondo,» rispose.~«E
1103 XLV | della morte. E io voglio incominciare col narrarti, se lo desideri,
1104 XXXVIII| nuova dimostrazione, come se incominciassimo tutto da capo, per convincermi
1105 III | gli altri eravamo soliti incontrarci con Socrate. Ci riunivamo
1106 XXXIII | male estremo cui andrebbe incontro e al quale, purtroppo, non
1107 IV | credevo che il sogno mi incoraggiasse a far quello che già facevo,
1108 I | giorno prima del giudizio, fu incoronata la poppa della nave che
1109 XXXVI | accordata è invisibile, incorporea, stupendamente bella, addirittura
1110 XLIV | così, mi parve addirittura incredibile come esse crollassero di
1111 XXXIII | di quella realtà che ella indaga con le sue facoltà e a giudicare
1112 XXXV | problema, prima di averlo indagato sotto ogni aspetto, sia
1113 XXXIII | sia illusoria qualsiasi indagine svolta non solo per mezzo
1114 XLVIII | XLVIII~«Stanco di simili indagini,» riprese Socrate, «pensai
1115 XXXVII | concederti che l'anima non si indebolisca in queste continue rinascite
1116 XXIX | quasi intatto, addirittura indefinitamente; e poi, anche quando il
1117 IX | parte della gente giudica indegno di vivere colui che non
1118 XLVII | nell'ordine delle cose ma indicava come causa, l'aria, l'etere,
1119 XVII | contrario facesse la via all'indietro e confluisse, a sua volta,
1120 XLII | emettere suoni o vibrazioni indipendentemente o, comunque, in maniera
1121 LXIII | poco, dal momento che s'è indiscutibilmente dimostrato la loro immortalità,
1122 XXXVII | quella del mantello che indossa. Indubbiamente la risposta
1123 XXXVII | mostrasse il mantello che egli indossava e che si era tessuto con
1124 XI | tutte queste considerazioni inducono i veri filosofi a un ragionamento
1125 LXIII | perché, da un pezzo mi sto indugiando nel mio racconto. Ma ecco
1126 VIII | accanto a degli dei che sono ineguagliabilmente ottimi padroni, oh, questo
1127 XLIX | ombra, intimidito della tua inesperienza e, d'altro canto, fermo
1128 XXXVII | ciò che si consuma); ma è inevitabile che essa, quando giunge
1129 XIX | imperfezione, anzi ne resta inferiore›; non siamo d'accordo che
1130 XXXIX | scopre che è malvagio e infido, un essere del tutto diverso.
1131 LXI | acherusiade dove si raccolgono le infinite anime dei morti che dopo
1132 XLVII | qualunque pena essa mi avesse inflitto. Chiamare cause tutte queste
1133 IX | possibile, l'anima da ogni influenza del corpo, riuscendovi assai
1134 I | Del processo sì, ne fummo informati; anzi ci meravigliammo del
1135 XIII | virtù ma la sua apparenza ingannevole, una virtù d'accatto, che
1136 XL | per la troppa foga, io non inganni voi e me stesso e non vi
1137 XLIX | semplicità e forse anche ingenuamente, io me ne resto nella mia
1138 XV | deriva, per caso, dalla più ingiusta?»~«E come può altrimenti?»~«
1139 LXII | numerosi sacrilegi , per ingiuste e crudeli uccisioni o altri
1140 XXXI | quelle che poi preferirono ingiustizie, tirannidi, rapine, entreranno
1141 XXVIII | all'umano, al mortale, all'inintelligibile, al multiforme, al dissolubile,
1142 LVII | quindi, da tutte le loro iniquità. Dato che è chiaro, invece,
1143 XXI | realtà? Non certo da quando è iniziata la nostra vita umana?»~«
1144 XIII | un profano, senza esserne iniziato, giacerà immerso nel fango,
1145 XII | un uomo, il quale è stato innamorato della sapienza e che ha
1146 XXII | ammise Simmia, «c'è un'innegabile correlazione tra i due fatti
1147 IV | di Esopo, e a comporre un inno in onore di Apollo dato
1148 XI | fallaci d'ogni genere, vanità innumerevoli, non fanno che frastornarci (
1149 VI | schiavi si uccidesse, a tua insaputa, senza che tu avessi consentito
1150 XIII | è proprio un cambio all'insegna della virtù, questo barattare
1151 XLVI | disposto a ricevere un simile insegnamento, anche per ciò che riguarda
1152 XLVI | trovato chi avrebbe potuto insegnarmi, nel modo a me più confacente,
1153 XLVII | discepolo di chiunque mi avesse insegnato a far luce su questa vera
1154 XLV | meravigliosa quella che insegnava a conoscere le cause delle
1155 XXXVII | giudichi egli stesso un'insensatezza. Diversamente, chi sta per
1156 XL | attenti che in noi non si insinui la convinzione che ogni
1157 VIII | ma quello è da molto che insiste.»~«E tu lascialo dire. Ma
1158 LV | questa non si ritirerebbe intatta senza sciogliersi? Infatti,
1159 XIV | vitale, una sua capacità intellettiva.»~«È vero, Cebete. E allora,
1160 XIII | dai piaceri è proprio dell'intemperante ed è quello che succede
1161 XXXV | degli uomini, la migliore s'intende, e la meno confutabile e
1162 IV | sogno non avesse voluto intendere che io avrei dovuto dedicarmi
1163 XVIII | in lui ridestando?»~«Che intendi dire?»~«Questo, cioè, che
1164 XXXIII | ciò che le produce questa intensa emozione, sia l'unica realtà,
1165 XLII | meno anima di un'altra, per intensità ed estensione e restare
1166 XXXIII | prova un dolore o un piacere intenso per qualche cosa, crede
1167 XXXIII | guidarla, è come legata, anzi interamente avvinta al corpo, costretta
1168 XVIII | provarlo, tutto questo?» interloquì Simmia. «Cerca, di rinfrescarmi
1169 XXXIX | rari mentre gli aspetti intermedi sono frequenti, anzi numerosi?»~«
1170 L | tempo essendo la sua statura intermedia, perché con la sua grandezza
1171 XV | contrari c'è qualcosa di intermedio, come un duplice processo
1172 XXXIV | ma a rovescio, lo stesso interminabile lavoro di Penelope che s'
1173 LX | sua superficie. Nelle zone interne e disposte tutt'intorno,
1174 LIX | uomini, poi, che abitano all'interno, altri sulle rive dell'aria,
1175 XXXV | loro paura della morte, interpretano erroneamente questo canto
1176 XIII | Perché, vedi, come dicono gli interpreti dei Misteri, ‹molti portano
1177 XVIII | assicurò Cebete. «Prova a interrogare un uomo qualsiasi: se ci
1178 XXXV | non mi faccio scrupolo di interrogarti, dal momento che anche tu
1179 XIV | concluse Socrate e Cebete, intervenendo: «Benissimo, Socrate, anch'
1180 X | quanto più possibile, l'intervento del corpo, l'uso degli occhi,
1181 X | penetrare le cose nella loro intima realtà, con la pura attività
1182 XLIX | della tua stessa ombra, intimidito della tua inesperienza e,
1183 XXXVII | obiezioni, se ci sembreranno intonate, o riprenderemo a difendere
1184 XLIII | mediche, ora con minore intransigenza, con minacce o consigli,
1185 LXV | le donne di casa; egli si intrattenne un po' con loro, alla presenza
1186 V | Molte volte io mi sono intrattenuto con lui e, in verità, da
1187 II | c'era in lui una nobile e intrepida fierezza, tanto da farmi
1188 XI | distolti, per la sua importuna intrusione, che ci confonde, ci distrae,
1189 LXIV | proprio che per lui sia stato inutile, fatto solo per consolare
1190 XXV | resta sempre costante e invariabile, penso, Socrate,» confermò
1191 XXV | loro, mai, per cosi dire, invariabili?»~«È così,» ammise Cebete, «
1192 XXV | nostra vista, non sono esse invisibili?»~«È verissimo quello che
1193 VII | che voi vogliate proprio invitarmi a difendermi da queste argomentazioni,
1194 V | ateniesi.»~E Simmia: «Che bell'invito che fai a Eveno, Socrate!
1195 LXII | chiamano con alte grida e invocano coloro che uccisero e che
1196 LXII | esempio chi nell'impeto dell'ira è stato violento contro
1197 XLIII | volgendosi agli istinti, alle ire, ai timori, come se fosse
1198 VI | com'è, può anche sembrare irragionevole,» replicò Socrate; eppure,
1199 LX | come se fossero canali d'irrigazione; quando, invece, defluisce
1200 LXVI | raffreddasse e si andasse irrigidendo. Poi, continuando a toccarlo: «
1201 LX | invece, defluisce da lì e irrompe nel nostro emisfero, allora,
1202 LX | prima, scaturirono. Talvolta irrompono dalla parte opposta, altre
1203 X | solo quando resta tutta isolata e raccolta in sé, trascurando
1204 LIX | del mare e altri ancora in isole avvolte d'aria, non lungi
1205 XIV | dissolva e perisca nell'istante in cui l'uomo muore; temono,
1206 XIII | uomini dappoco quelli che istituirono i Misteri i quali, sotto
1207 | IV
1208 | IX
1209 L | L~FEDONE~Se ben ricordo, dopo
1210 LXVI | Vedendolo, Critone gli chiuse le labbra e gli occhi.~Questa, Echecrate,
1211 XXXIV | deve più temere d'essere lacerata quando si staccherà dal
1212 | laddove
1213 LX | una strada e forma mari, laghi, fiumi e sorgenti. Da qui,
1214 XXXV | canto e dicono che essi si lamentano così perché stanno per morire
1215 XLV | farti altri esempi anche più lampanti: dieci, mi pareva che fosse
1216 XLVII | ancora la immagina come una larga madia e, sotto, l'aria che
1217 LX | attraverso gallerie più o meno larghe. Vi sono cunicoli profondi
1218 LXI | e, dopo aver compiuto un largo giro, si getta nel Tartaro
1219 XXXVIII| taglieremo tutti e due se lasceremo lì la nostra questione,
1220 LXIV | promettere nulla; se, invece, vi lascerete andare, se non sarete disposti
1221 XL | voi e me stesso e non vi lasci, nel partirmene dalla terra,
1222 IX | essa ne siano degni. Ma lasciamo perdere la gente e ragioniamo,
1223 XLIX | altre finezze del genere, lasciandole ai più sapienti di te; tu,
1224 XLIX | io te le saluto e che mi lasciano assai perplesso; mentre,
1225 XXXV | cose che si son dette, il lasciar perdere il problema, prima
1226 XXIV | visto che tu ci stai per lasciare?»~«Oh, Cebete, la Grecia
1227 LXII | oltraggiarono, pregandoli di lasciarli passare nella palude e di
1228 II | ora? Oppure i giudici non lasciarono che ci fosse nessuno vicino
1229 V | fatto, Socrate, che, da un lato dici che non è permesso
1230 LXIII | fastidio alle donne di dover lavare un cadavere.»~
1231 LXV | andò in un'altra stanza per lavarsi e Critone che gli andò dietro
1232 LXIII | giusto, infatti, che mi lavi da me, prima di bere il
1233 XXXIV | lo stesso interminabile lavoro di Penelope che s'affaticava
1234 XXXIX | bene, ritenendolo amico leale, sincero, fedele mentre
1235 LXII | vivono sciolti da ogni legame corporeo, per l'eternità,
1236 XXXI | XXXI~«E si legano, com'è naturale, a quei
1237 XLI | in una forma umana e di legarsi a un corpo e, per l'altro,
1238 VII | proprio con te che, a cuor leggero, vuoi abbandonare non soltanto
1239 XLVI | giorno io sentii un tizio che leggeva un libro di Anassagora,
1240 VIII | alcun timore, ma, anzi, una legittima speranza di ottenere, nell'
1241 III | loro e non riuscendovi, li legò insieme per la testa così
1242 XLVI | gettai sui suoi libri e li lessi di furia per sapere, il
1243 XLV | così oscuro che disimparai letteralmente tutto ciò che prima credevo
1244 XLVII | via che procedevo nella lettura, mi vedevo davanti un uomo
1245 XLVII | grazie alle ossa che fanno leva sulle loro giunture e ai
1246 LVIII | volare in alto, noi vedremmo, levando il capo, le cose di lassù,
1247 XXXV | sentono vicina la morte, levano più alto e più bello il
1248 III | Critone: «Che qualcuno me la levi di torno e la riporti a
1249 LXVI | bevanda, se ne può fare o no libagione a qualcuno? È permesso?»~«
1250 XI | riusciamo, per un momento, a liberarcene e a volgere la nostra mente
1251 IX | questo, il filosofo cerca di liberare, per quanto possibile, l'
1252 XXIV | incantesimi,» ammise Socrate, «per liberarlo da questi timori.»~«E dove
1253 LXII | son poi coloro che si son liberati da questa terra e se ne
1254 XXXIII | doversi opporre a questa liberazione e, perciò, si tiene lontana,
1255 LXIII | temperanza, giustizia, fortezza, libertà, verità, costui sì che attende
1256 LVIII | propria, la terra pura si libra nel cielo limpido, dove
1257 XLVI | entusiasmo, mi gettai sui suoi libri e li lessi di furia per
1258 XLVI | un tizio che leggeva un libro di Anassagora, almeno così
1259 XXXV | staccarmi dalla vita meno lietamente. Per questo voi dovete dirmi
1260 LII | LII~«E vedi un po',» proseguì
1261 LIII | LIII~E allora,» riprese Socrate, «
1262 XV | esaminare, però, la questione limitandola soltanto agli uomini ma,
1263 LVIII | pura si libra nel cielo limpido, dove son gli astri, in
1264 XVII | si svolgesse secondo una linea retta, da uno all'altro
1265 LX | anche di fango, ora più liquido, ora più denso, come in
1266 XXXVIII| ad accarezzarmi il capo, lisciandomi i capelli che mi scendevano
1267 LIV | LIV~«E, allora, cerca di rifarti
1268 XLIII | divina per esser messa al livello di un'armonia?»~«Per Giove,
1269 LIX | LIX~«Ecco, amico mio, quel che
1270 VI | Socrate; eppure, una sua logica ce l'ha. A questo proposito
1271 XLI | Quindi, devo ammettere, logicamente, che non è più possibile
1272 IV | immagini e non per deduzioni logiche ed io non essendone capace,
1273 XXII | ragionamento? Non è, quindi, logico e necessario che, se esistono
1274 XXXVII | potrebbe dire che ogni anima logora molti corpi, specialmente
1275 XLVII | Atlante più robusto e più longevo dell'antico, capace di sostenere
1276 XXXIII | liberazione e, perciò, si tiene lontana, quanto più può, dai piaceri
1277 XXXIV | invece, placa le passioni al lume della ragione che le è sempre
1278 LIX | è dipinta, ma molto più luminosi e più puri dei nostri: ora,
1279 XLIX | causa? E così pure, per una lunghezza di due cubiti, diresti che
1280 LX | giri ora più brevi ora più lunghi e numerosi, si riversano
1281 XLIV | precedentemente in qualche luogo, per lunghissimo tempo e che sapeva e faceva
1282 XXXI | entreranno in corpi di lupi, di sparvieri, di nibbi.
1283 XII | comanda, non è senza una lusinghiera speranza che si compie,
1284 LV | LV~«Ancora? Ciò che non riceve
1285 LVI | LVI~«Io credo,» proseguì Socrate, «
1286 LVII | LVII~«È bene, però, amici,» riprese
1287 LVIII | LVIII~«Che vuoi dire, Socrate?»
1288 LX | LX~«Così appare, dunque, la
1289 LXI | LXI~«In conclusione ve ne sono
1290 LXII | LXII~«Questa è, dunque, la disposizione
1291 LXIII | LXIII~«Certamente, affannarsi
1292 LXIV | LXIV~Ebbe appena finito che Critone
1293 LXV | LXV~Detto questo si alzò e andò
1294 LXVI | LXVI~E Critone, allora, fece
1295 VI | stesse mani se non vogliono macchiarsi di empietà e, quindi, devono
1296 XLVII | immagina come una larga madia e, sotto, l'aria che la
1297 LXIV | fare per te, che ti sia maggiormente gradita?»~«Non ho nulla
1298 LXV | il veleno per ordine dei magistrati. In tutti questi giorni,
1299 XXI | quanto già conoscevamo?»~«Mah, così sul momento, non so
1300 X | esiste il giusto con la ‹G› maiuscola, o no?»~«Sicuro che esiste,
1301 XXXVI | una malattia o per altri malanni, subisce un rilassamento
1302 LXV | la prendono con me e mi maledicono, quando porto loro il veleno
1303 XXXIX | tutta la vita a odiare e maledire ogni discussione privandoci,
1304 | malgrado
1305 XVII | quelle buone, peggiore quelle malvage.»~
1306 XXXIX | a poco, si scopre che è malvagio e infido, un essere del
1307 XXIV | grande,» rispose, «e non manca di uomini in gamba; e poi,
1308 LXII | descrivere e del resto ne mancherebbe, ora, anche il tempo.~«Quindi,
1309 I | della nave che gli Ateniesi mandano a Delo.~ECHECRATE~Cos'è
1310 I | fatto un voto ad Apollo, di mandare ogni anno a Delo una ambasceria
1311 LXVI | straordinari. E io che ho mandato via le donne perché non
1312 XLIX | partecipare dell'Unità; e manderesti al diavolo tutte le divisioni,
1313 LXV | il veleno, anzi dopo aver mangiato e bevuto e, alcuni, magari,
1314 XXXI | in una specie di animali mansueti, che vivono associati, come
1315 XXXVII | tessuto e consumato molti mantelli, se è vero che è morto dopo
1316 LII | da essa si distingue pur mantenendone i caratteri per tutto il
1317 LII | continuò Socrate, «che a mantenere il proprio nome in perpetuo
1318 XLVII | che, per questo essa si mantiene sospesa e ferma nello spazio
1319 IX | bei vestiti, scarpe di marca, altri ornamenti del genere,
1320 LX | scavarsi una strada e forma mari, laghi, fiumi e sorgenti.
1321 LX | sgorgare è che questa gran massa d'acqua non ha né un fondo
1322 XLVII | proprìo un'assurdità: al massimo uno può dire che, senza
1323 III | tutta la giornata. Quella mattina, poi, giungemmo molto presto
1324 III | Socrate. Ci riunivamo al mattino, appena faceva chiaro, nel
1325 LVII | sola, fin quando non si sia maturato il prescritto ordine d'anni
1326 XLIII | esercizi ginnici o cure mediche, ora con minore intransigenza,
1327 LXII | tennero, invece, una condotta mediocre, giunti all'Acheronte, salgono
1328 XXXIX | parte, invece, sono dei mediocri.»~«In che senso?» feci.~«
1329 XLV | dubbi sorgevano in me quando meditavo su questi problemi: ‹Che
1330 XXV | attraverso il pensiero e la meditazione. Non si sottraggono, forse,
1331 XLVII | possibilità di piegare le membra e che, quindi, per questo
1332 II | anche Ctesippo di Peania, Menesseno e qualche altro. Platone,
1333 I | fummo informati; anzi ci meravigliammo del fatto che la morte fosse
1334 LVII | sono, poi, molti luoghi meravigliosi sulla terra che, peraltro,
1335 LX | emisfero comunemente detto meridionale, affluisce, attraverso la
1336 IX | direbbero che essi se la meritano.»~«E avrebbero ragione di
1337 LXII | ciascuno secondo il suo merito. Ma quelli che sono stati
1338 LXI | nemmeno que-sto fiume vi mescola le sue correnti e, dopo
1339 XLIX | ma, nella loro sapienza, mescolano e confondono ogni cosa,
1340 LXI | palude acherusiade ma senza mescolarsi alle sue acque; e dopo molti
1341 XLIII | troppo divina per esser messa al livello di un'armonia?»~«
1342 LIX | oro e d'argento e d'altri metalli del genere. Essi si trovano
1343 LXV | Così noi rimanemmo e ci mettemmo a discutere e a ripensare
1344 LXIV | vi sta parlando, che sta mettendo in buon ordine, per benino,
1345 LXIV | concluderete un bel niente.»~«Ce la metteremo tutta a far come tu dici,»
1346 LXIII | che attende il momento di mettersi in viaggio verso l'Ade,
1347 LXVI | le gambe pesanti; poi ti metti disteso e così farà il suo
1348 XVIII | una capacità di giudizio. Mettilo, poi, davanti a un problema
1349 XXXII | andranno a finire, e non si mettono sulla loro strada; ma, convinti
1350 XVIII | simili se ne possono citare a migliaia.»~«Caspita, ma certo,» riconobbe
1351 XLVII | cielo sono ora disposti nel miglior modo possibile, costoro
1352 XLIII | minore intransigenza, con minacce o consigli, volgendosi agli
1353 XLII | essa sia, anche se in parte minima, più o meno anima di un'
1354 XXXV | presso il dio di cui sono i ministri. Gli uomini, invece, con
1355 XXXV | con più sicurezza e con minor rischio su una barca più
1356 IX | più vero della parola, non miri ad altro che a morire e
1357 XXXIX | come certi che diventano misantropi. Non c'è male peggiore che
1358 V | come dicono, non è lecito.»~Mise giù le gambe dal letto e,
1359 XXXIV | libera, ormai, da ogni umana miseria. Così arricchita, Simmia
1360 LXII | crudeli uccisioni o altri misfatti del genere, un giusto destino
1361 XXXIX | Che non diventiamo dei misologi, come certi che diventano
1362 XXXIX | odiare ogni discussione. Misologia e misantropia nascono nello
1363 XLV | della loro morte, nonché il mistero della loro vita. E spesso
1364 II | sensazione, uno stato d'animo misto di gioia e di dolore insieme:
1365 LXV | sei l'uomo più nobile, più mite, più buono di quanti sono
1366 XII | dalla speranza di rivedere mogli, o figli, o amanti, insomma
1367 XLI | dissolversi dell'anima dal moínento che il corpo muore sempre
1368 XXV | che ne pensi di tutte le molteplici altre cose, come gli uomini,
1369 | moltissimo
1370 XIII | dar via tutto per la sola moneta che vale, il sapere, grazie
1371 XIII | di meno, come se fossero monete. E, invece, bisognerebbe
1372 LIX | alberi, fiori, frutti; e le montagne, poi e le pietre, nella
1373 LXV | tramontato, è ancora sui monti, e io so di gente che ha
1374 LVII | altro che la sua formazione morale e il suo costume di vita,
1375 I | prima di morire? E come morì? Vorrei proprio saperlo;
1376 XLV | anche i processi opposti, il morir delle cose e le vicende
1377 XVII | che ogni cosa che ha vita morisse e che, una volta morta,
1378 II | quell'uomo; ero lì, che moriva un amico, e non provavo
1379 XXXVII | esseri che nasceranno e morranno (e l'anima è, per sua natura,
1380 XLIX | dimostrare, prendendo le mosse da qui, che l'anima è immortale.»~«
1381 XXXVII | proprio che Simmia abbia mosso un attacco in piena regola
1382 LXV | rendermi ridicolo a me stesso mostrandorni cosi attaccato alla vita,
1383 XLIX | prima. Voglio, quindi, ora, mostrarti qual è il tipo di causa
1384 XXXVII | e, a prova di questo, si mostrasse il mantello che egli indossava
1385 XLIV | parole tu chiedi che ti si mostri che la nostra anima è immortale
1386 XXXIV | XXXIV~«Per questi motivi, Cebete, sono temperanti
1387 LX | il vapore, seguendo il moto delle acque, dà origine,
1388 LX | vanno su e giù, è data da un movimento pendolare sotterraneo dovuto
1389 XXVIII | all'inintelligibile, al multiforme, al dissolubile, insomma
1390 XXIX | poi è disseccato come le mummie egiziane, allora si conserva
1391 XVII | da altri esseri e che poi muoiano; come si potrebbe evitare
1392 XXXVI | che riguarda un accordo musicale, poniamo, di una lira; la
1393 XXV | resta sempre la stessa o muta di volta in volta? L'eguale
1394 XXVII | dal corpo verso ciò che è mutabile e, allora, essa stessa ondeggia
1395 XXV | sono, per quanto poco, mutabili? O piuttosto, ciascuna di
1396 XXV | immutabili mentre quelle composte mutano continuamente e assumono
1397 XV | riscaldarsi, il loro continuo mutare, non si svolge, forse, in
1398 XXXIII | falsa, invece, quell'altra, mutevole e contingente, che ella
1399 XV | divenire, un processo di mutua generazione dell'uno dall'
1400 XIII | sapere e diviene oggetto di mutuo scambio, oh, allora, non
1401 XLV | voglio incominciare col narrarti, se lo desideri, quello
1402 XVII | ammettiamo, infatti, che i vivi nascano non dai morti ma da altri
1403 XXXVII | morte in altri esseri che nasceranno e morranno (e l'anima è,
1404 XIV | bella e grande speranza nascerebbe dalle tue parole. Quindi,
1405 XLV | olfatto, dalle quali poi nascerebbero la memoria e le opinioni
1406 XX | nascita, questa conoscenza, nasceremmo sempre sapienti e tali saremmo
1407 XXIII | anima esiste prima che noi nasciamo; occorre ora dimostrare
1408 LXVI | sforzassi, sgorgarono copiose e nascosi il volto nel mantello e
1409 XV | diventa peggiore, non è nata, forse, da una migliore
1410 I | venti contrari ostacolano la navigazione. La cerimonia, poi, ha inizio
1411 LVIII | si raccolgono l'acqua, la nebbia e l'aria. Ma la terra vera
1412 LVII | cattive azioni commesse, per nefande uccisioni o altri delitti
1413 | negli
1414 XXXVII | la forma umana, io non lo nego: la cosa, infatti, è stata
1415 XXXIX | bello o tutto bianco o tutto nero? Non ti sei mai accorto
1416 XXXI | di lupi, di sparvieri, di nibbi. E dove potrebbero andare
1417 X | riferisco solo alle cose che ho nominate ma ad ogni altra, per esempio,
1418 | nonché
1419 L | con un sorriso, «come un notaio, ma le cose stanno proprio
1420 XXXVII | sua separazione dal corpo, noti si dissolva anch'essa del
1421 I | nessuno che potesse riferirci notizie sicure su questo fatto.
1422 | null'
1423 LII | tutta una metà della serie numerica, che essi pur non essendo
1424 XLIV | sue reincarnazioni siano numerose; perché chi non sa e non
1425 LVII | soltanto quello che giova o nuoce moltissimo al defunto, giunto
1426 XI | si ammala, sorgono sempre nuovi impedimenti che ci distolgono
1427 XI | che, ovviamente, dobbiamo nutrirlo, ma quando si ammala, sorgono
1428 XII | sapienza e che ha sempre nutrito la speranza di conseguirla
1429 LXV | pianto. Ma via, Critone, obbediamogli, che portino il veleno,
1430 XXXVI | po' tu, ora, cosa c'è da obbiettare se si sostiene che l'anima,
1431 XXXIII | E non è forse in queste occasioni, soprattutto, che l'anima
1432 V | con lui, ogni altro che si occupa degnamente di queste questioni.
1433 LXI | dal centro, vien chiamato Oceano. Dalla parte opposta, e
1434 XXX | per i piaceri d'amore e odiando, invece, e fuggendo impaurita
1435 XLIII | simile volle dire Omero nell'Odissea quando così fa parlare Ulisse:~
1436 LXII | piegare quelli che hanno offeso: è questa, infatti, la pena
1437 | Ognuno
1438 XLV | udito, della vista, dell'olfatto, dalle quali poi nascerebbero
1439 LXII | coloro che uccisero e che oltraggiarono, pregandoli di lasciarli
1440 XIII | remoti, che chi giungerà nell'oltretomba, come un profano, senza
1441 XLIX | dirsi, della tua stessa ombra, intimidito della tua inesperienza
1442 LX | parte, quella di cui parla Omero53 quando dice:~‹molto lontano,
1443 LXII | onda li ricaccia fuori, gli omicidi, nella corrente del Cocito,
1444 LXII | chi ha commesso qualche omicidio sotto lo stesso impulso,
1445 LVIII | che basta a reggerla è l'omogeneità costante dell'universo e
1446 LXII | soltanto un anno, perché l'onda li ricaccia fuori, gli omicidi,
1447 LXII | secondo che vissero o meno onestamente e santamente. Quelli che
1448 XLIX | così. Se poi qualcuno s'opponesse all'ipotesi in sé, tu lascialo
1449 LVI | quale altra occasione più opportuna potrebbero rimandare la
1450 XXXII | passioni terrene e sanno opporvisi senza cedere minimamente,
1451 XLV | studiando anche i processi opposti, il morir delle cose e le
1452 LIX | abitano gli dei e si avverano oracoli e profezie, per cui, veramente,
1453 XLVI | reciproca velocità, le loro orbite, le altre loro vicende e
1454 XLVI | queste cose erano state ordinate da una Mente, poi attribuisse
1455 IV | genere di musica che essi mi ordinavano di comporre. Spesso, infatti,
1456 XL | almeno, in queste poche ore che mi restano prima di
1457 X | l'uso degli occhi, degli orecchi, che sono essi a turbargli
1458 LXV | dovuto trascorrere, ormai, da orfani, tutta la vita.~Quand'ebbe
1459 XXIX | parti, come ossa, tendini e organi simili che sono per così
1460 LIX | quella terra non è soltanto ornata di tutte queste bellezze
1461 VI | me, tanto profonda quanto oscura. Ma una cosa tuttavia è
1462 XLVIII | eclissi di sole che, se non osservano l'immagine dell'astro riflessa
1463 LVIII | non ha mai, così, potuto osservare, emergendo dalle onde e
1464 LI | presente, non ricordo bene chi, osservò: «Ma nel discorso di prima
1465 I | tempo se i venti contrari ostacolano la navigazione. La cerimonia,
1466 XIII | agito rettamente, se ho ottenuto qualche risultato, lo sapremo
1467 | ovunque
1468 XXIV | gamba; e poi, vi sono i paesi esteri, verso i quali voi
1469 LVII | del genere che fanno il paio con queste e son degni di
1470 LVIII | sabbie e distese di fango e pantani ovunque, anche dove c'è
1471 XVIII | che ha detto Cebete, mi par già di ricordare qualcosa
1472 LVIII | non si possono per nulla paragonare alle bellezze che abbiamo
1473 XIX | noi non avremmo mai potuto paragonargli le eguaglianze sensibili,
1474 XLI | quella cosa a cui vorresti paragonarla; prima esistono, infatti,
1475 XXXIX | punto, non si può fare un parallelo tra le discussioni e gli
1476 | parecchi
1477 | parecchie
1478 | parecchio
1479 V | restando seduto, continuò a parlarci. E Cebete, a un tratto,
1480 LVIII | Tuttavia posso, però, benissimo parlarti dell'aspetto esteriore della
1481 XXXV | incertezza in proposito, parlate pure, dite le vostre ragioni,
1482 XVI | che ora ho citato, te ne parlerò io, chiarendoti il suo duplice
1483 XXVI | l'uomo.»~«Ma quando noi parliamo di realtà visibile o meno,
1484 V | verità, da quello che mi è parso, non penso sia disposto
1485 VIII | per te questa fede e non parteciparla anche a noi? È questo un
1486 XXX | staccatesi dal corpo, impure, partecipi ancora della realtà visibile
1487 XLVI | subire o di fare alcunché.~«Partendo da questa premessa, io ritenni
1488 LX | insieme e negli aspetti particolari della sua superficie. Nelle
1489 LXIII | e tutti gli altri, ve ne partirete, uno alla volta, quando
1490 XL | stesso e non vi lasci, nel partirmene dalla terra, il pungiglione,
1491 LXIV | dopo morto ma che me ne partirò, così che Critone potrà
1492 XLI | reminiscenza e sulla scienza, è partito da un'ipotesi degna di essere
1493 LX | profondi per dove molta acqua passa da una regione all'altra
1494 XXXIX | stizza, agli argomenti e si passasse tutta la vita a odiare e
1495 LXVI | Nient'altro che bere e poi passeggiare un po' per la stanza finché
1496 XIII | viltà.»~«Ah, certo.»~«E passiamo a quelli che sono i temperanti;
1497 XLV | Cebete, avevo una gran passione per quella scienza che vien
1498 LVII | molta resistenza e gran patimenti se ne distacca, trascinata
1499 LXII | Tartaro e ancora nei fiumi a patire il loro destino fino a quando
1500 XXXII | spaventa la perdita del patrimonio o la povertà (com'è della
1501 XXIV | incantatore capace, per queste paure, visto che tu ci stai per
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