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Platone
Il Protagora

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[350] "Sì, i palombari".

"Lo fanno poiché sono capaci o per qualche altro motivo?"

"Perché sono capaci".

"Chi sono quelli che con coraggio si battono a cavallo? Quelli abili nel cavalcare o quelli incapaci?"

"Quelli abili nel cavalcare".

"Chi sono quelli che combattono con lo scudo? Quelli che sanno usare lo scudo, o no?"

"Quelli che lo sanno usare. E per tutte le altre cose, se a questo miri, quelli che sanno sono più audaci di quelli che non sanno. Gli stessi diventano più audaci quando hanno imparato piuttosto che prima di sapere".

"Hai mai visto alcuni che non conoscono tutte queste cose, ma che tuttavia sono audaci?"

"Sì, e anche troppo audaci".

"Ma questi audaci sono anche coraggiosi?"

"E allora il coraggio sarebbe una cosa orribile. Sono pazzi, piuttosto".

"Allora come definisci i coraggiosi? Non sono forse gli audaci?"

"Sì, sì".

"Eppure non è forse vero che quelli che sono audaci senza sapere, non sembrano coraggiosi ma pazzi? E d’altra parte poco fa i più sapienti non ti sembravano anche i più audaci e, essendo i più audaci, i più coraggiosi? E in base a questo ragionamento la sapienza non coincide forse con il coraggio?"

"Non ricordi bene, Socrate, quello che dicevo e che ti ho risposto. Io, quando tu mi hai chiesto se i coraggiosi fossero audaci, ho detto di sì; ma tu non mi hai chiesto se gli audaci fossero coraggiosi: se infatti me lo avessi chiesto, avrei detto «non tutti». Quindi non hai per niente dimostrato che i coraggiosi non sono audaci e che la mia affermazione non è corretta.

Tu dici poi che quelli che sanno sono più audaci di quanto lo fossero prima di sapere e di altri che non sanno, e per questo credi che il coraggio e la sapienza siano la stessa cosa: procedendo in questo modo potresti credere che anche la forza fisica sia sapienza. Se infatti, proseguendo con questo ragionamento, tu mi chiedessi se chi è forte fisicamente è anche potente, io risponderei di sì. Se poi mi chiedessi se quelli che sanno lottare sono più potenti di quelli che non sanno lottare e se, dopo aver imparato, siano più potenti rispetto a quanto lo fossero prima di imparare, direi di sì.

Accettate queste cose, sarebbe possibile per te, usando le stesse argomentazioni di prima, dire che in base alla mia ammissione la sapienza è forza fisica. Io, invece, anche in questo caso, non dico che i potenti sono forti, ma solo che i forti sono anche potenti.




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