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Platone
Il Protagora

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[310] Socrate: Sì, e dopo aver parlato e ascoltato molto.

Amico: Perché allora non ci racconti la conversazione, se niente ti trattiene? Fai alzare questo schiavo e siediti qui!

Socrate: Va bene! Mi farete un favore ascoltandomi.

Amico: E sicuramente anche tu a noi raccontandoci.

Socrate: Il favore sarà così reciproco. Allora ascoltate.

La notte scorsa, alle prime luci dell’alba, Ippocrate, figlio di Apollodoro e fratello di Fasone, bussò a tutta forza alla mia porta con un bastone. Non appena qualcuno gli aprì subito entrò dentro di corsa e parlando a gran voce disse: "Sei sveglio o dormi?"

E io, riconosciuta la sua voce, dissi: "Questo è Ippocrate. Non mi porterai forse qualche brutta notizia!"

"No di certo, anzi te ne porto una bellissima".

"Allora parla: cosa c’è e perché sei venuto qui a quest’ora?"

Avvicinatosi a me disse: "E’ arrivato Protagora!"

"L’altro ieri. Tu l’hai saputo solo ora?"

"Sì, per gli dei, solo ieri sera". E trovato nel buio il mio piccolo letto si sedette ai miei piedi e raccontò: "Sono venuto a saperlo proprio ieri sera molto tardi di ritorno da Enoe. Mi era infatti scappato lo schiavo Satiro: voelvo dirti che l’avrei inseguito, ma chissà per quale altro motivo me ne sono dimenticato. Al mio ritorno abbiamo cenato e solo al momento di andare a dormire mio fratello mi ha detto che Protagora era arrivato. Avrei voluto venire subito da te, ma poi mi è sembrato che fosse troppo tardi. Non appena il sonno mi ha tolto via la stanchezza, mi sono alzato in fretta e sono venuto qui così come mi trovavo".

E io, accortomi della sua impazienza e della sua ansia, chiesi: "Che cosa ti importa? Forse Protagora ti ha fatto qualche torto?"

E lui, ridendo, disse: "Sì, per gli dei, Socrate, perché lui solo è saggio, ma non rende saggio anche me".

"Ma sì, per Zeus, se gli dai del denaro e lo convinci renderà saggio anche te".

"Per Zeus e gli dei, bastasse questo! Non risparmierei né i soldi miei né quelli dei miei amici: vengo da te proprio per questo motivo, perché tu gli parli in mio favore. Io infatti sono ancora troppo giovane e non ho mai né vistoascoltato Protagora: ero ancora un bambino quando venne in città per la prima volta. Comunque, Socrate, tutti lo lodano e dicono che sia il più bravo a parlare. Perché non andiamo subito da lui così da trovarlo ancora in casa? È ospite di Callia, figlio di Ipponico, ho sentito dire. Forza, andiamo".




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