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Platone Il Protagora IntraText CT - Lettura del testo |
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[334] "Protagora, intendi per caso le cose che non sono utili a nessun uomo, o quelle che non sono utili in assoluto? Anche queste tu chiami buone?" "Assolutamente no. Ma conosco molte cose che sono dannose agli uomini, cibi, bevande, farmaci e mille altre e alcune che invece sono utili. Altre poi non sono né utili né dannose agli uomini, mentre sono utili ai cavalli; altre solo ai buoi, altre ai cani; altre a nessuno di questi, ma agli alberi. Quelle che sono buone per le radici degli alberi sono dannose per i germogli. Il letame, ad esempio, se dato alle radici è utile a tutte le piante, se invece fosse usato per i germogli e i ramoscelli giovani, li distruggerebbe completamente. L’olio poi è assolutamente dannoso per tutte le piante e ancora più dannoso per i peli di tutti gli animali, eccetto l’uomo; è infatti utile ai peli dell’uomo e al resto del corpo. Il bene è così variegato e multiforme che la stessa sostanza è utile all’uomo per le parti esterne del corpo, mentre è molto dannosa per quelle interne. Per questo motivo tutti i medici impongono agli ammalati di non usare olio, se non in piccolissime quantità nei cibi, quanto basta ad attenuare l’odore fastidioso dei cibi e delle bevande". Detto questo, i presenti rumorosamente applaudirono, per approvare le sue parole, e io dissi: "Protagora, sono un po’ smemorato e, se qualcuno fa discorsi lunghi , dimentico di cosa si stava parlando. Se io fossi sordo tu capiresti, se volessi parlare con me, di dover alzare il tono della voce più che con altri. Allo stesso modo ora, poiché hai incontrato uno smemorato, spezzami le risposte e abbreviale, così seguirò meglio il tuo discorso". "In che senso devo rispondere in breve? Devo rispondere più in breve di quanto sia necessario?" "No di certo". "Quanto è necessario?" "Sì". "Devo risponderti nella misura in cui a me sembra opportuno, o quanto sembra opportuno a te?" "Ho sentito che tu sei capace di insegnare a fare lunghi discorsi sugli stessi argomenti, se si vuole, così da non smettere mai di parlare, e anche brevi discorsi. Ne deduco così che nessuno può parlare più in breve di te. Se dunque vuoi parlare con me, usa il discorso breve".
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