Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Platone Il Protagora IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
[354] Eravamo entrambi della stessa opinione. "Poi se domandassimo loro il contrario: «Quando affermate che ci sono alcune cose buone che sono anche dolorose, forse intendete gli esercizi ginnici, le campagne militari, le cure mediche, con le loro cauterizzazioni, tagli, medicamenti, diete, che sono tutte cose buone, ma dolorose?» Risponderebbero di sì?". Era d’accordo. "«Forse allora definite buone queste cose perché sul momento procurano estreme sofferenze e dolori o perché in un momento successivo derivano da loro salute, benessere fisico, salvezza degli stati, dominio su altri e ricchezza?» Sceglierebbero la seconda ipotesi, mi pare". Era d’accordo. "«E queste cose sono buone per qualche altra ragione se non perché procurano piaceri e ci separano e ci allontanano dai dolori? O avete un altro criterio, in base al quale le considerate buone, che non siano i piaceri (che procurano) e i dolori (che allontanano)?» Direbbero di no, mi sembra". "Anche secondo me direbbero di no". "«Perciò inseguite il piacere come un bene e fuggite il dolore come un male?»" Protagora era d’accordo. "«Ritenete dunque che il dolore sia un male e che il piacere sia un bene. Inoltre considerate un male la stessa gioia intensa, se ci priva di piaceri più grandi di quelli che esso stesso procura o ci causa dolori più grandi dei piaceri che contiene. Se la considerate un male per qualche altro motivo e in virtù di un altro criterio, dovreste dirlo anche a noi, ma non vi sarà possibile"". "Neppure secondo me è possibile". "«Non possiamo fare le stesse considerazioni anche sulla sofferenza? Non considerate forse un bene la sofferenza, se allontana dolori più grandi di quelli che contiene o procura piaceri più grandi dei dolori? Se però, considerando la sofferenza un bene, avete presente un criterio diverso da quello che dico, dovete dircelo; ma non potrete»". "Dici la verità". "«E ancora, se voi mi chiedeste: ‘Perché la fai tanto lunga?’ ‘Perdonatemi’- direi. Infatti non è facile dimostrare che cosa sia mai quello che voi definite ‘essere vinti dai piaceri’; da questa derivano poi tutte le altre dimostrazioni». |
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |