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Platone Il Protagora IntraText CT - Lettura del testo |
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[329] Se qualcuno, infatti, discutesse di questi argomenti con un qualsiasi oratore da piazza, forse ascolterebbe discorsi simili da Pericle o da qualcun altro oratore; se poi, però, chiedesse spiegazioni su qualche punto del discorso, come accade con i libri essi non saprebbero né rispondere né a loro volta porre domande. Se qualcuno chiede un chiarimento, anche piccolo, sui discorsi pronunciati da loro, i retori, anche se la questione è di poco conto, fanno discorsi interminabili, proprio come bronzi percossi che risuonano a lungo e vibrano finché vengono toccati. Protagora invece è capace di pronunciare lunghi e bei discorsi, come dimostrano i fatti stessi, ed è capace anche, se gli viene chiesto qualcosa, di rispondere brevemente. Sa pure porre domande e, qualità assai rara, attendere e ascoltare la risposta. Ora però, Protagora, mi manca solo un piccolo particolare per avere il quadro completo, se rispondi a questo. Tu affermi che la virtù è insegnabile, e io credo a te più che a chiunque altro; mentre parlavi, però, mi sono meravigliato di una cosa: chiarisci questo dubbio nella mia anima. Hai detto infatti che Zeus ha inviato agli uomini la giustizia e il rispetto, e poi più volte nel tuo discorso hai ribadito che la giustizia, la saggezza, la santità erano nel complesso una cosa sola, la virtù. Spiegami allora precisamente con un ragionamento se la virtù è una sola (e la giustizia, la saggezza e la santità sono parti di questa), o se tutte queste cose che ho elencato sono solo nomi diversi di un’unica essenza, la virtù. Questo è l’ultimo tassello". "Socrate, è facile risponderti: la virtù è una sola, quelle di cui chiedi sono parti". "Sono parti come quelle del volto, bocca, naso, occhi e orecchie, o come le parti dell’oro, che non differiscono in nulla l’una dall’altra, né reciprocamente, né rispetto al tutto, ma si differenziano solo in base alla misura?". "Come le parti del volto stanno rispetto all’intero volto, Socrate". "Gli uomini, allora, sono partecipi solo di queste parti della virtù, chi di una chi di un’altra, oppure, se qualcuno ne acquisisce una, deve necessariamente possederle tutte?" "Nient’affatto. Molti uomini sono coraggiosi, ma ingiusti, e molti a loro volta giusti, ma non sapienti".
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