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Platone
Il Protagora

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    • 340
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[340] Mi sembra di invocarti allo stesso modo in cui Omero narra che lo Scamandro, assediato da Achille, abbia invocato il Simoenta dicendogli:

Caro fratello, tratteniamo entrambi la forza di questo eroe.

Allo stesso modo anche io ti invoco, affinché Protagora non ci distrugga Simonide. Per riabilitarlo c’è bisogno, infatti, della tua arte, con la quale tu distingui il volere e il desiderare, che per te non sono la medesima cosa, e di tutte quelle cose, belle e molte, che hai detto or ora. Ora considera se la pensi come me. Non mi sembra, infatti, che Simonide si contraddica. Tu, Prodico, esprimi prima la tua opinione: ti sembra che il divenire e l’essere siano la stessa cosa o due cose diverse?"

"Diverse, per Zeus!"

"Lo stesso Simonide nei primi versi ha espresso dunque la sua opinione, cioè che è veramente difficile diventare un uomo buono".

"E’ vero".

"Biasima Pittaco - continuai - non per il motivo che crede Protagora, cioè perché dice le sue stesse cose, ma perché dice cose diverse. Pittaco non riteneva infatti difficile questa cosa, il divenire onesto, ma, come diceva Simonide, restare onesto. Come dice Prodico, l’essere e il divenire, Protagora, non sono la stessa cosa. E se l’essere non è la stessa cosa del divenire, Simonide non si contraddice. E forse Prodico e molti altri potrebbero dire, così come dice Esiodo, che è difficile diventare buoni - infatti gli dei hanno posto davanti alla virtù il sudore - ma che quando si arriva alla cima sarà più facile possedere la virtù, per quanto essa sia difficile da raggiungere".

Dunque Prodico, ascoltate queste mie parole, mi lodò. Protagora, invece, disse: "La tua correzione, Socrate, ha in sé un errore più grande di quello che vuol correggere".

E io: "Mi sembra di aver fatto un bel danno, Protagora, e di essere un medico ridicolo: rendo più grave la malattia con la mia cura!"

"E’ proprio così".

"Perché?"

"Sarebbe grande l’ignoranza del poeta se ritenesse così facile impossessarsi della virtù, cosa che è tra tutte la più difficile, come è risaputo".




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