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Carlo Goldoni Il finto principe IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA OTTAVA
Crocco, poi Lindora in abito da pellegrina.
CRO. |
Capperi! la sa lunga. Io vo alla buona: Incontrar non vorrei qualche malanno. Floro con tal inganno S'acquista la galera; ed io, che sono Degno campion del valoroso Marte, Avrò della galera la mia parte.
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LIND. |
Pellegrina sventurata! Chi m'aiuta, per pietà? Chi mi fa la carità? Son da tutti abbandonata, Pellegrina sventurata.
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CRO. |
Ecco la nuova moda: Tutte le parigine Si veston oggidì da pellegrine. |
LIND. |
Amico, favorite. |
CRO. |
Eh la sbagliate: Non ho un soldo, sorella, e se ne avessi, Vi giuro in fede mia Che non vorrei con voi buttarlo via. |
LIND. |
Siete della città? |
CRO. |
Son forastiero. |
LIND. |
È lecito saper di dove siete? |
CRO. |
Di Taranto son io. |
LIND. |
Il paese ch'è vostro è ancora il mio. Mi conoscete voi? |
CRO. |
No certamente. |
LIND. |
Io son quella Lindora Ch'esser sposa dovea di certo Floro, Che del prence Ferrante è cameriere. So ch'egli è qui venuto Per sposar altra donna; Ond'io, che lo pretendo per marito, Con il bordone in man l'ho qui seguito. |
CRO. |
Oh povera ragazza! Siete venuta in pessima occasione. |
LIND. |
Perché? |
CRO. |
Perché... mi viene Voglia di lacrimar. |
LIND. |
Ma cos'è stato? Ditelo, per pietà. |
CRO. |
Floro... |
LIND. |
Mo via, |
CRO. |
Floro... se lo dirò, voi piangerete. |
LIND. |
Dite su, che a ogni evento Ho il core preparato. Il mio Floro che fa? |
CRO. |
L'hanno ammazzato. |
LIND. |
Dite il vero? |
CRO. |
Pur troppo! |
LIND. |
Oh me meschina! |
CRO. |
Povera pellegrina, Mi fate compassion. Se voi volete Pellegrinar con me... |
LIND. |
No, non fia vero. Morto è il mio caro Floro, È morto il mio tesoro. Morto è l'idolo mio, Voglio morir anch'io. Deh, chi mi porge Un ferro per pietà? Chi mi dà morte? Chi mi toglie da un duol sì crudo e forte? |
CRO. |
(Vuò veder se costei dice da vero). Io son tanto pietoso Che non posso veder penar nessuno. Voi siete disperata, Voi volete morir, voi domandate La morte per pietà? Su via, prendete: Ammazzatevi pur quanto volete. (le dà uno stile) |
LIND. |
M'ho d'ammazzar? |
CRO. |
Non siete disperata? |
LIND. |
Sì, ma non ho coraggio Di vibrar di mia mano il colpo fiero. |
CRO. |
Date qua, che anco in questo Alfin vi servirò: Con le mie proprie man v'ammazzerò. (finge ferirla) |
LIND. |
Ahimè, che mal v'ho fatto, Che morta mi volete? |
CRO. |
Ah, ah, pentita siete. Il vostro gran dolore inver si vede: Quanto è pazzo quell'uom che a donna crede!
Vagabonda pellegrina, Nel variar clima e paese Addolcir sa l'Alemano, Divertirsi col Francese, E dar spasso all'Italiano. Con quel dire languidetta: Meiner schene corsomerdineri. E con questo assai più fina: D'une pauvre fille honteuse Ah mon cher, ajè pitié. Con quell'altro: Bel visetto, Questo cor vi donerò: Il mio caro coccoletto, Non mi fate più penar. E alle donne voi credete? Cari matti, nol sapete? Hanno l'arte d'ingannar. (parte) |