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Carlo Goldoni Il finto principe IntraText CT - Lettura del testo |
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
Strada.
Floro e Crocco
FLO. |
Che tu sia maledetto! Venisti sul più bello a disturbarmi. |
CRO. |
Oh questa sì, ch'è bella! Questi non sono i patti Seguiti fra di noi. Voi vorreste, padron, tutto per voi. |
FLO. |
Ma, se ho da dir il vero, Più della principessa Piacemi assai la cameriera, e quasi Ora sono pentito Il titolo aver finto ed il vestito. |
CRO. |
Ancor a tempo siete, Se cambiar lo volete; Anzi, se non cambiate, Quanto prima verran le bastonate |
FLO. |
Perché? |
CRO. |
Perché in Sorrento Già v'è chi vi conosce. |
FLO. |
E chi v'è mai? |
CRO. |
Una donna da voi abbandonata, Che vi segue e che vuol esser sposata. |
FLO. |
Come ha nome? |
CRO. |
Lindora. |
FLO. |
Oh maledetta! E quando l'hai veduta? |
CRO. |
Stamattina, Col cappello e il bordon da pellegrina. |
FLO. |
Or devo più che mai, Per fuggir l'insolenza di costei, Mentir il nome e li natali miei. |
CRO. |
Eccola, che sen vien. |
FLO. |
Lasciami solo. |
CRO. |
Volentier me ne vo, Ché in sta sorte d'imbrogli io non ci sto.
Una femmina, quando è arrabbiata, Pare un cane che morde, che abbaia; Anzi pare una gatta irritata Che con l'ugne vuol tutti graffiar. Alla larga da questa bestiaccia Fuggo, fuggo, ché ho troppa paura. Sembra bella la donna alla faccia, Ma sovente fa l'uomo tremar. (parte) |