Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Carlo Goldoni Il finto principe IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUARTA
Lindora e Floro
FLO. |
Ebben, donna arrogante, Hai sentito chi sono? |
LIND. |
Vi domando perdono. |
FLO. |
Non meriti perdon, vuò castigarti. |
LIND. |
Signor, son donna alfine: Compatir mi dovete. |
FLO. |
Pellegrina, ho burlato: Non son un cavalier sì mal creato. |
LIND. |
Signor principe mio, Quando burlato ha lei, burlato ho anch'io. |
FLO. |
Siete ancor persuasa Ch'io sia il prence Ferrante, e non sia Floro? |
LIND. |
Io lo sento, io lo vedo: Ma se in viso vi guardo, ancor nol credo.
Quegli occhietti sì furbetti, Dicon sì che Floro siete. |
FLO. |
Sarò Floro, se il volete, Ma per poco io lo sarò. |
LIND. |
Sì, briccon, che quel tu sei. |
FLO. |
Più rispetto a' pari miei. |
LIND. |
Perdonate. |
FLO. |
Chi son io? |
LIND. |
Il cor mio - mi dice Floro. |
FLO. |
Arrogante! - io son Ferrante. |
LIND. |
Siate l'uno, o l'altro siate, Non negate a me pietà. |
FLO. |
Pellegrina - vezzosina, Se volete, avrò pietà. |
LIND. |
(Oh fatale somiglianza, Che dubbiosa ancor mi fa!) |
FLO. |
(La franchezza e l'arroganza Sempre mai trionferà). (partono) |