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Carlo Goldoni Il finto principe IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SESTA
Rosmira, poi Dorinda
ROSM. |
Misera! Ed io fui quella Che lo spinse al cimento? Ah principessa, Corri, vola, raggiungi il tuo germano. Con il ferro alla mano Va in traccia di Ferrante, e la sua vita Pone a rischio per noi. In difesa di lui vanne, se puoi. |
DOR. |
Non è alla destra mia Insolita costanza usar il brando. Con le fiere pugnai: minor periglio Fia pugnar con Ferrante; e se Roberto Per vincer non avrà poter che basti, Invano al mio valor fia che contrasti. |
ROSM. |
Generosa donzella, Ammiro il tuo coraggio; Seconderò coi voti Di te, bell'idol mio, la giusta impresa: E se fia ver che intesa Sia preghiera divota in ciel dai Numi, Favoriran clementi I vostri colpi e i miei sospiri ardenti. |
DOR. |
Vado, e fra poco attendi Per tuo ben, per mia gloria, O la mia morte, o la comun vittoria.
Ah non son io che parlo: È il mio fraterno amore Che mi divide il core, Che delirar mi fa. Il fier nemico veda In man recar la spada, E un fulmine la creda, E un fulmine sarà. (parte) |