10.
PULCINELLA
Alla
memoria di PETITO.
Dimmi,
povero scheletro,
Che fa nell'altro mondo
Quel tuo bizzaro spirito?
Viaggia vagabondo
Nel caos buio, eterno,
Nel cielo o nell'inferno?
Galoppa in mezzo ai turbini
Tra i soli e le comete,
O riposa e sonnecchia
In placida quïete?
Ricorda
ancor la maschera
Che gli copriva il viso?
Agli angeli od ai demoni
Desta sul labbro il riso,
Ripetendo le lubriche
Facezie della scena
Onde allettava il popolo
L'inesauribil vena?
Nel regno della morte
Rimpiange la sua sorte?
*
* *
Pulcinella,
dai lazzari
Plausi e corone avesti,
Per anni ed anni interprete
Dell'allegria ti festi
Con motti ripetuti
Oscenamente arguti,
Ma anche per te si svolsero
Giornate dolorose,
Le tue corone olimpiche
Non furono di rose.
Non so di
là: tra gli uomini
Certo fosti infelice;
Del rider tuo lo spasimo
Lingua mortal non dice,
Spasimo soffocato
Nell'orgia del peccato.
Morto sul palcoscenico,
Solo tuo premio fu
Senta agonia discendere
Nel numero dei più.
*
* *
Cadesti
sulla breccia
Con un cencio sul volto
Mentre a' tuoi lazzi il
pubblico,
In teatro raccolto,
Sghignazzava, dimentico
D'essere nato al pianto
Ed annegava udendoti
L'idea del camposanto,
Questa rancida idea,
Che atterra e che ricrea.
Ma al
lugubre spettacolo
La platea fu commossa,
Pensando che al proscenio
Sì vicina è la fossa;
Esclamò un giornalista
Che eri morto da artista,
Di te scrisse la cronaca
Fra doppia riga nera,
Di te parlossi a Napoli
Una giornata intera.
*
* *
Or ludibrio
dei vermini
E dalla terra oppresso,
Marcisci senza lapide
All'ombra d'un cipresso,
Sperando invano un requie
Da chi ti fe' le esequie;
E sai? colla tua maschera
— Ironia del destino? —
Stassera un tuo discepolo
Recita al San Carlino!
Perchè su
quelle tavole
Nell'età tua più bella,
Salisti colla lurida
Veste del Pulcinella?
Era di gloria un sogno,
Cupidigia o bisogno?
Nol so, ma la miseria
T'afflisse senza tregua,
Ed il tuo nome in nebbia
Fin d'oggi si dilegua.
*
* *
Strano
mister! somiglia
La nostra alla tua vita.
Noi, come te, coll'anima
Piagata, inviperita
E dai rimorsi fiacca,
Vestiam la tua casacca;
In petto il cuor ci sanguina
Ma, istrïoni codardi,
Moriam sul palcoscenico,
Ridicoli e bugiardi!
Rotto del
libro mistico
Il settimo sigillo,
Delle trombe serafiche
Quando si udrà lo squillo,
Morti, perchè raccogliere
Qua e là le sparse ossa?
Sol Pulcinella sveglisi,
Sorga ei sol dalla fossa:
Di voi è il commediante
Degno rappresentante.
(Aprile
76)
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