Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Remigio Zena
Poesie grigie

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO III     AI MIEI FRATELLI DEDICO QUESTO LIBRO CHE NON È COMMEDIA E DA ESSI LO INTITOLO R. Z.
    • 11   BRINDISI D'UN FANCIULLO
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

11

 

BRINDISI D'UN FANCIULLO

 

...altri intende per verismo il diritto puro e

semplice di dire della porcherie senza sugo.

CAVALLOTTI, Anticaglie

 

 

Qui la sfrenata comitiva spoglia

Il pudore dei guanti

E il pudor della foglia;

Qui le donne diventano baccanti

E tutti ci scordiamo

Le miserie d'Adamo.

 

È negra notte, è biondo mezzogiorno

Questa femminea chioma

Che ci sventola intorno.

Spargendo effluvi di piccante aroma,

Bagnandosi nel latte

Delle spalle ben fatte.

 

«Beviam, beviam!» così il coro schiamazza

Nel sciocco melodramma

Ed ha vuota la tazza,

Ma noi beviamo una liquida fiamma,

Non è falsa la spuma

Che ci arde e ci consuma.

 

Suvvia, danzate in barba alla morale

Fra il tintinnio dei vetri

Il cancan verginale;

Potete alzar la gamba di due metri

E senz'ombra di colpa

Far vedere la polpa.

 

Se siete stanche, tra le nostre braccia,

Brïache verginelle,

Nascondete la faccia

Sovra la seta della vostra pelle

Correranno le dita

Con dolcezza infinita.

 

nasca in voi la stupida paura

Che comparisca il grifo

Di madonna questura,

Liberi siamo! e non vi faccia schifo

D'aspettare il mattino

In un lago di vino.

Giù, rotoliamo a guazzo

Nel vomito paonazzo

Acre, frizzante.

Il vero baccanale

È di farsi maiale

Dalla testa alle piante.

 

Onore al sibarita

Che sa far della vita

Una cloaca;

È all'apogeo del bello

La donna di bordello

Che stramazza, ubbrïaca.

 

Alla luce che in essi si riflette,

Pieni d'ambra, scintillano i bicchieri.

A voi, bionde, beviamo, a voi, brunette,

Agli occhi azzurri e ai neri.

 

Brindiamo all'orgia e alla vampa turchina

Del punch, brindiamo al libero pensiero,

A Lalage soave, a Messalina,

E alla scuola del vero.

 

Perchè, poeta, canti i tuoi dolori,

E le verdi speranze e i tristi amori

E le fulminee ire?

Se non esalti, tetramente gaio,

La carne e il sangue, come un macellaio,

Non sei dell'avvenire.

 

Arrigo Boito, Wagner, cos'è questa,

Strappata all'usignuolo e alla tempesta,

Melopea gigantesca?

Noi vogliam la quadriglia d'Offfenbach,

La galoppa che puzza di cognac,

Ma non roba tedesca.

 

Sol l'arte nuova accoglie i nostri incensi

Perchè all'amore e a tavola c'invita,

È d'appagar la voluttà dei sensi

Lo scopo della vita!

 

Rifrangendo le fiamme cilestrine,

Arrubinati, cantano i bicchieri.

A voi, brune, beviamo, a voi, biondine,

Agli occhi azzurri e ai neri.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License