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Remigio Zena
Poesie grigie

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  • LIBRO III     AI MIEI FRATELLI DEDICO QUESTO LIBRO CHE NON È COMMEDIA E DA ESSI LO INTITOLO R. Z.
    • 13. DORMIRE E SOGNARE
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13.

DORMIRE E SOGNARE

 

I

 

Che blande visioni di bimbi, di stelle,

Di bianchi fantasmi, d'azzurro, di fior,

Di cieli infiniti, di vergini belle

Volanti, danzanti fra nuvole d'ôr!

 

Che blande visioni d'un mondo celeste

Al quale, sognando, anela il desir!

Che luce smagliante le plaghe riveste,

Che murmure vago di baci e sospir!

 

Saran rimembranze di patria ignorata

Che a noi, nascituri, albergo diè già?

Saranno riflussi di vita passata

Da mille e più secoli nel mondo di ?

 

Coll'ali alle spalle levarsi dal loto

E come le rondini pel cielo volar,

Levarsi più in alto, scrutare l'ignoto,

La luna e le stelle col dito toccar,

 

Sentir nelle vene la vampa segreta,

Rispondere a un bacio, nel bacio morir,

Fra i mille strilloni sentirsi poeta,

Che sogno beato, che immenso gioir!


 

II.

 

Che notte profonda, che oscura vallea,

Di rospi, di gnomi che ridda laggiù!

Il Sabba sul Brocken che Göethe scrivea

La ciurma infernale ripete quassù.

 

Che brutta visione d'un mondo sotterra

Dal quale sognando, rifugge il desir!

Di strilli e bestemmie rimbomba la terra,

Di risa convulse, di lunghi sospir.

 

Di Bürger e d'Hoffmann le strane leggende

Acquistano vita, più strane si fan,

Di scheletri e streghe rabbiosa s'accende

La danza macabra, l'osceno cancan.

 

Distesa sul letto, dal drappo coperta,

In funebre stanza l'amante veder,

Di monte scosceso salire per l'erta

E poi dall'altezza nell'imo cader,

 

Col peso d'un incubo che grava sul petto

Chiamare soccorso non farsi sentir,

Dal porto agognato vedersi reietto,

Che sogno affannoso, che immenso soffrir!


 

III

 

Ma in plumbea quiete lo spirito anch'esso

Col corpo che posa, dormente si sta;

La luce aspettando, brevissimo amplesso,

Sorella del sonno, la morte gli .

 

Mi pare dormendo posarmene in pace,

Mi pare sognando godere e penar....

Oh in calma suprema di notte che tace

Dormire per sempre, per sempre affogar!




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