L'arte — e per
arte intendo tutte le manifestazioni del pensiero che si accostano ad un ideale
— è pur essa una fede; i suoi templi sono diffusi per tutto il mondo
incivilito.
Al contrario della religione, la
quale apre le sue braccia a tutti gli uomini, l'arte non si svela che a pochi.
È la scintilla celeste che Prometeo voleva rapire e per cui ebbe il cuore
continuamente rôso da un avoltoio.
Nessuno è obbligato ad essere
artista, nè poeta, nè filosofo, nè pensatore. Troppi ai nostri giorni sono
trascinati dalla vanità a far parlare di sè e per questo si camuffano da amanti
dell'arte; ma per costoro ci vorrebbe il flagello già impugnato da Cristo a
cacciare i farisei.
Il pensiero è dolore, la gloria
è martirio. Chi non è disposto a farsi rodere il cuore si scosti dal pensiero
dell'arte, tolga a chi ama l'arte davvero il doloroso spettacolo di questa
corsa di fantini ansimanti dietro il premio di una banderuola.
Ascoltatemi, giovinetti: se
volete arricchire non mettetevi sul sentiero dell'arte; se siete vani non
mettetevi sul sentiero dell'arte; se cercate il plauso e la popolarità non
mettetevi sul sentiero dell'arte.
Solo gettatevi in questa via se vi
sentite di dare per essa il vostro sangue migliore e la vostra vita.
|