Si dà tanto
vanto all'ingegno adesso, e le mamme si pavoneggiano con tanta compiacenza per
la mente svegliata delle loro creature, ed i premi delle scuole sono così
sempre volti all'intelligenza ed allo studio, che poco o nulla — nulla
addirittura — si concede alla formazione del carattere, lasciando che i
giovanetti se la spiccino da sè col proprio temperamento.
Ora, e per le pochissime lotte
che la civiltà lascia all'adolescenza, e per gli agi della vita, e per
l'invadente scetticismo, e per la mancanza d'ideali, raro è il caso di una vera
forza di animo.
Sieno prova di ciò le
statistiche dei suicidi incapaci di sostenere le lotte della vita, dei cassieri
che non resistono alla tentazione dei denari a loro affidati, degli strilloni politici
e declamatori di morale che avranno, magari, una aspirazione patriottica e
virtuosa, ma che la perdono subito di vista quando casca a loro un'offa in
bocca. Tutta un'armata di soldati a parole, di gente che vorrebbe rifare il
mondo e la quale non arriva in conclusione che a rifare le proprie tasche
quando può, disdicendo gli ideali, preferendo una bassezza ben nutrita ai magri
eroismi che non rendono nulla.
Questi, naturalmente, gli
effetti estremi; senza parlare dei casi minori e molteplici di fiacchezza che
tu stesso devi osservare per essere, come già ti dissi, mio collaboratore nella
ricerca della verità.
Prendi nota frattanto che la
strada fatalissima dove si mina la fermezza è quella delle concessioni. Oggi si
cede un dito, domani un palmo, poi tutto il braccio, finchè l'intero corpo è
preso.
Non vi sono mai passi senza
pericolo quando si cammina sopra un abisso.
Ricordalo.
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