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Neera
Il libro di mio figlio

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Il nosce te ipsum scritto sulla porta del tempio greco è pur sempre la base d'ogni educazione, come è la base della giustizia, della moralità, della salute.

In verità lo studio di noi stessi è molto più necessario di tante altre cose per le quali vi sono cattedre e maestri patentati. La fonte della sapienza è in noi. L'uomo è il principio di tutto.

Che diresti di un padrone di casa il quale non conoscesse le proprie masserizie o di un condottiero che ignora il numero dei suoi soldati?

Nosce te ipsum per l'anima dunque: cioè, per le tue facoltà pensanti e sensibili. Nosce te ipsum per il corpo: igiene e bellezza.

Ma è proprio nella applicazione di questa massima che si intoppa contro il disamore della verità per il soverchio amore di stessi: base falsa d'amore, perchè rinnegare il brutto non vuol dire non averlo, anzi l'ignorarlo è la strada per tenerselo eternamente.

Si deve dunque avere il coraggio di confessare a stessi: io sono sleale o invidioso o maligno o ambizioso o infingardo o egoista. E sono: tubercoloso o sciancato o ipocondriaco o guercio o gobbo.

Queste sono le basi immutabili del sapere e del progresso.

 

* * *

 




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