Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Neera Il libro di mio figlio IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
Malgrado l'opinione contraria largamente diffusa, io sostengo che l'ideale è ciò che noi abbiamo di più concreto, di veramente nostro. L'ideale è una delle forze occulte della natura, non meno misteriosa e non meno vera dell'armonia che guida gli astri, della nascita, della morte, della trasformazione, di tutto ciò infine che noi vediamo senza poter spiegare. Quando si dice di uno: è troppo ideale: non mi pare esatto. Non si può essere troppo ideali, come non si può essere troppo sani, nè troppo belli. Egli è che il concetto esatto della idealità manca sovente e si scambia per idealismo l'assenza del criterio. Così si chiamano troppo idealisti i propugnatori di utopie, i fanatici, una quantità di persone squilibrate e ammalate di nervi. L'ideale è il sangue del nostro cervello, e la giusta circolazione di esso può dare la norma della nostra costituzione psichica. Poichè ognuno di noi ha per modo di dire due anime: l'anima sensibile e l'anima pensante: tutte e due bisognose di un nutrimento che solo l'ideale ci somministra sotto le diverse forme di religione, d'arte, di amore, di carità. La religione è la forma più popolare della idealità. È quella che mostrandosi in ogni popolo, in ogni paese, attraverso tutti i tempi, dà ragione al motto profondo di Voltaire: «Se Dio non esistesse bisognerebbe inventarlo.» L'arte è la manifestazione dell'anima pensante. L'amore e la carità intrinsecano i bisogni dell'anima sensibile. Ma adorazione, arte, amore, non sono che parvenze, forme, come sarebbe a dire il sapore del cibo; essenzialmente nutrono allo stesso modo. E tutte queste espressioni parziali della più nobile facoltà dell'uomo, l'anima, non hanno in certe anime di prim'ordine limiti definiti. Meglio che accentuarsi solitariamente si fondono in una gamma ascendente di sensazioni squisite, di idealità inafferrabili al volgo: sentire, amare, adorare, beneficare, ecco l'ideale della vita per una tempra salda e gentile. Si trovano nella storia, vediamo intorno a noi, qualche bella figura che non è precisamente il primo dei poeti, nè il più filantropo degli uomini; che non ha inventato una religione e non è morto d'amore; ma possiede il germe di tutti questi sentimenti che fanno di lui il più simpatico degli uomini celebri o il più amato dei nostri amici, quello a cui istintivamente vorremmo assomigliare.
* * *
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |