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Neera Il libro di mio figlio IntraText CT - Lettura del testo |
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Non essere cattivi è una forza passiva, quindi pressochè inutile. Buoni bisogna essere. La bontà è una qualità innata del carattere e ne parrebbe a tutta prima difficile l'acquisto, ma non è. Nella stessa guisa che molte persone naturalmente buone riescono per ignoranza o per mali esempi a sviare i loro migliori istinti, altre ve ne sono le quali, non ottime in natura, alla bontà si avvicinano colla intelligente frequenza di sentimenti alti e gentili. È dunque utile fare uno studio speciale per migliorarci sempre, che è anche una strada che conduce alla felicità. Una persona veramente buona si sente, non altro che per questo, paga. La bontà che consola, la bontà che incoraggia, la bontà che insegna, la bontà che perdona, ecco altrettante sorgenti di purissime gioie per un'anima elevata. Quasi tutti hanno qualche lampo di bontà. Pochi sono sempre e sinceramente buoni. Conosco una quantità di persone delle quali si dice che non farebbero male ad una mosca. Ma va a domandare a queste persone un sacrificio, una noia, un disturbo un'ora di pazienza e di abnegazione! Va a dire a quel grasso sibarita che interrompa il suo desinare per correre a spegnere un incendio, a salvare un bambino. Egli ti darà venti lire perchè queste non gli costano nessuna fatica. Va a chiedere a quella signora, che sta vestendosi per il ballo, di levarsi l'abito elegante per sedere al capezzale di una donna che muore. Ella ti prometterà di fare al ballo una colletta. È facile essere buoni così!
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