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Alfabetica [« »] amici 168 amicizia 196 amicizie 36 amico 68 amino 3 ammalarsi 1 ammalati 2 | Frequenza [« »] 69 ciascuno 69 dice 69 riguarda 68 amico 67 male 66 bensì 66 onore | Aristotele Etica a Nicomaco IntraText - Concordanze amico |
Libro, Capitolo
1 IV, 3 | che non si tratti di un amico, ché sarebbe un comportamento 2 IV, 6 | intendere quando diciamo "buon amico", se si aggiunge l’affetto. 3 VII, 6 | visto se si tratta di un amico, si mettono ad abbaiare 4 VII, 10 | è un lungo esercizio, o amico, e che, dunque, ~questo 5 VIII, 2 | bisogna volere il bene per l’amico per lui stesso. Ma quelli 6 VIII, 3 | sia in relazione al suo amico, giacché i buoni sono sia 7 VIII, 5 | disposizione. Ed amando l’amico amano ciò che è bene per 8 VIII, 5 | giacché l’uomo buono, divenuto amico, diventa un bene per colui 9 VIII, 5 | colui di cui è diventato amico. Ciascuno dei due, [35] 10 VIII, 6 | un tale uomo non diventa amico di chi gli è superiore, 11 VIII, 7 | ragione di dire 257 che l’amico vuole il bene per l’amico, [ 12 VIII, 7 | amico vuole il bene per l’amico, [10] proprio per lui, quell’ 13 VIII, 7 | proprio per lui, quell’amico dovrebbe continuare ad essere 14 VIII, 7 | quello rimane un uomo, l’amico vorrà per lui i beni più 15 VIII, 8 | perché [15] l’adulatore è un amico in posizione inferiore, 16 VIII, 8 | esempio, il povero diventa amico del ricco, l’ignorante amico 17 VIII, 8 | amico del ricco, l’ignorante amico del sapiente: infatti, quando 18 VIII, 12| moglie ed in generale l’amico verso l’amico, non significa 19 VIII, 12| generale l’amico verso l’amico, non significa nient’altro, 20 VIII, 12| comportamento giusto per l’amico verso un altro amico, verso 21 VIII, 12| per l’amico verso un altro amico, verso un estraneo, un compagno 22 VIII, 13| non può lamentarsi dell’amico, giacché ciascuno desidera 23 VIII, 13| glielo si fa in quanto amico: tuttavia, si pensa di meritare 24 VIII, 13| dobbiamo, infatti, farci uno amico contro la sua volontà; quindi, 25 VIII, 13| riceverlo, perché non era nostro amico né [5] uno che lo facesse 26 VIII, 14| giacché è proprio dell’amico buono soccorrere nel bisogno: 27 VIII, 14| infatti, [35] ad essere amico di un uomo di valore o di 28 IX, 1 | amavano: non era, infatti, l’amico per se stesso che essi amavano, 29 IX, 1 | questa che è propria dell’amico e della virtù). E così sembra 30 IX, 2 | Allo stesso modo, è all’amico, o piuttosto all’uomo di 31 IX, 3 | detto 287 che il simile è amico del simile. Bisogna, dunque, 32 IX, 3 | uomo di tal fatta che era amico; quindi, non essendogli 33 IX, 3 | essendogli possibile salvare l’amico che si è trasformato, se 34 IX, 3 | ancora trattare il primo come amico? Non bisogna forse riconoscere 35 IX, 3 | comporterebbe se non fosse mai stato amico? Non si deve forse mantenere 36 IX, 4 | stesso. Infatti, definiscono amico chi vuole e fa il bene o 37 IX, 4 | che gli appare tale per l’amico in se stesso, o chi vuole 38 IX, 4 | stesso, o chi vuole che l’amico esista e [5] viva per amore 39 IX, 4 | 5] viva per amore dell’amico stesso: è questo il sentimento 40 IX, 4 | dissapori. Altri definiscono amico chi passa la sua vita con 41 IX, 4 | gioie insieme con il suo amico: e questo succede soprattutto 42 IX, 4 | perché li prova verso l’amico come verso se stesso (l’ 43 IX, 4 | come verso se stesso (l’amico, infatti, è un altro se 44 IX, 5 | stesso, come pure non è suo amico, se gli è devoto per qualche 45 IX, 8 | virtuoso, e a favore dell’amico, [35] mentre trascura il 46 IX, 8 | tutto chi è più di tutti amico, ed è amico più di tutti 47 IX, 8 | più di tutti amico, ed è amico più di tutti chi, quando 48 IX, 8 | alle quali si definisce l’amico. S’è già detto 301, infatti, 49 IX, 8 | una più grande, giacché l’amico ottiene ricchezza, e lui 50 IX, 8 | lascerà, infatti, tutti all’amico; questo è bello per lui 51 IX, 8 | possibile che egli lasci all’amico anche le azioni, e può essere 52 IX, 8 | bello per lui offrire all’amico l’occasione di agire, piuttosto 53 IX, 9 | bisogno di nessuno, mentre l’amico, essendo un altro se stesso, 54 IX, 9 | esteriori. Ma se è proprio dell’amico fare piuttosto che ricevere 55 IX, 9 | dell’uomo buono che gli è amico.~Si pensa, inoltre, che 56 IX, 9 | natura, sembra proprio che l’amico di valore sia per natura 57 IX, 9 | verso se stesso (giacché l’amico è un altro se stesso): se 58 IX, 9 | lo è anche quella dell’amico.~Dicevamo che l’esistere 59 IX, 9 | esistenza, anche di quella dell’amico, e questo può verificarsi 60 IX, 9 | uguale anche quella dell’amico, anche l’amico sarà desiderabile. 61 IX, 9 | quella dell’amico, anche l’amico sarà desiderabile. E ciò 62 IX, 11 | aiuto contro il dolore (l’amico, infatti, è una consolazione 63 IX, 11 | giacché è proprio di un amico far il bene, e soprattutto 64 IX, 12 | stessi, si ha anche per l’amico: la coscienza della propria 65 IX, 12 | conseguenza anche quella [35] dell’amico; ma questa coscienza è in 66 X, 2 | affermazioni non perché amico lui stesso del piacere, 67 X, 3 | casi. Anche il fatto che l’amico è diverso dall’adulatore 68 X, 9 | figli, o di alcun altro loro amico, degli uomini politici.