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Alfabetica [« »] degna 15 degne 6 degni 15 degno 42 dei 223 dèi 27 del 385 | Frequenza [« »] 42 anzi 42 buona 42 comune 42 degno 42 differenza 42 figli 42 particolari | Aristotele Etica a Nicomaco IntraText - Concordanze degno |
Libro, Capitolo
1 I, 7 | che la felicità sia il più degno di scelta tra tutti i beni, 2 I, 7 | più grande è sempre più degno di scelta. [20] Per conseguenza 3 I, 12 | superiore a ciò che è [30] degno semplicemente di lode, e 4 IV, 3 | magnanimo sia colui che si stima degno di grandi cose e lo è veramente: 5 IV, 3 | detto. [5] Infatti, chi è degno di piccole cose e di piccole 6 IV, 3 | di piccole cose si stima degno è modesto, e non magnanimo: 7 IV, 3 | belli. Colui che si stima degno di grandi cose, ma in realtà 8 IV, 3 | vanitoso (ma colui che si stima degno di cose più grandi di quanto 9 IV, 3 | quanto non sia realmente degno non è sempre un vanitoso). 10 IV, 3 | se, per quanto egli sia degno di cose grandi o medie o 11 IV, 3 | anche piccole, egli si stima degno di cose ancor più piccole. 12 IV, 3 | alto grado è colui che è degno di grandi cose: che farebbe, 13 IV, 3 | che farebbe, se non fosse degno di tanto? Il magnanimo, 14 IV, 3 | grandezza di ciò di cui è degno, dall’altra è un medio, 15 IV, 3 | magnanimo è colui che si stima degno di cose grandi, e lo è veramente, 16 IV, 3 | magnanimo è quello che si stima degno delle cose più grandi, e 17 IV, 3 | D’altra parte, "essere degno di" si dice in relazione 18 IV, 3 | con ciò di cui si ritiene degno il magnanimo. D’altra parte, 19 IV, 3 | magnanimo, se è vero che è degno delle cose più grandi, dovrà 20 IV, 3 | uomo più perfetto: infatti, degno di cosa più grande è chi 21 IV, 3 | è chi è più perfetto, e degno delle cose più grandi di 22 IV, 3 | buono. E non sarebbe neppure degno di onore [35] se fosse cattivo: 23 IV, 3 | non può esserci un onore degno di una virtù perfetta), 24 IV, 3 | è di questi onori che è degno. E parimenti anche nel caso 25 IV, 3 | gente lo stima ancor più degno di onore. D’altra parte, 26 IV, 3 | pusillanime, [20] pur essendone degno, priva se stesso appunto 27 IV, 3 | appunto dei beni di cui è degno, e sembra avere in sé qualcosa 28 IV, 3 | il fatto di non ritenersi degno dei beni e di non conoscere 29 IV, 3 | aspirerebbe alle cose di cui è degno, perché, se non altro, sono 30 V, 10 | al giusto, sia tuttavia degno di lode: infatti, se sono 31 VIII, 2| volta conosciuto ciò che è degno di essere amato. Si ritiene, 32 VIII, 2| amata, ma solo ciò che è degno di essere amato, e che questo 33 VIII, 2| assoluto è il bene che è degno di essere amato, ma in senso 34 VIII, 2| ha importanza: infatti, degno di essere amato sarà ciò 35 VIII, 3| sia manifestato all’altro degno di essere amato e prima 36 VIII, 5| comunemente, infatti, che degno di essere amato e scelto 37 IX, 3 | poi, l’uomo malvagio non è degno di essere amato, e non si 38 IX, 8 | questo è bello per lui e degno di lode. Per conseguenza, 39 X, 1 | secondo lui, ogni piacere è degno di essere perseguito: fare 40 X, 2 | infatti, ogni bene è più degno di scelta se è accompagnato 41 X, 3 | e che non ogni piacere è degno di essere scelto, sembra 42 X, 6 | gustare [20] un piacere puro e degno di un uomo libero, si rifugiano