Libro, Capitolo

1 II, 7|     come il timido, che si vergogna di tutto, e chi difetta, [
2 II, 7|      35] ovvero chi non si vergogna proprio di niente, si chiama
3 IV, 3|  di beneficare, [10] ma si vergogna di essere beneficato, giacché
4 IV, 6|   la compie l’azione porta vergogna, e vergogna non piccola,
5 IV, 6|   azione porta vergogna, e vergogna non piccola, oppure danno,
6 IV, 9| fatto che è sensibile alla vergogna: noi pensiamo, infatti,
7 IV, 9|    vergognare. Infatti, la vergogna non è tipica dell’uomo virtuoso,
8 IV, 9|   modo da non dover provar vergogna). Invece è proprio dell’
9 IV, 9| carattere per cui si prova vergogna se si è commessa un’azione