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Aristotele Etica a Nicomaco IntraText CT - Lettura del testo |
6. [L’amicizia perfetta e le altre forme di amicizia].
[1158a] Negli uomini di carattere acido ed in quelli che sono vecchi per temperamento l’amicizia nasce tanto meno quanto più sono scorbutici e quanto meno hanno il gusto delle relazioni sociali: si ritiene, infatti, che siano queste le cose che più di tutte dimostrano e producono amicizia. È per questo [5] che i giovani diventano presto amici, ed i vecchi, invece, no: non si diventa amici, infatti, di coloro dai quali non si riceve alcuna gioia. Lo stesso vale per gli uomini di carattere acido. Tutt’al più, simili uomini sono benevoli gli uni verso gli altri, giacché vogliono il bene reciproco e si aiutano nei bisogni; ma non sono affatto amici, in quanto non passano insieme le loro giornate e non trovano la loro gioia gli uni negli altri: [10] e questi sono ritenuti i segni più tipici dell’amicizia. Non è, poi, possibile essere amici di molti di un’amicizia perfetta, come non è possibile amare molte persone nello stesso tempo (giacché l’amore è simile ad un eccesso, e un sentimento di questo genere si rivolge, per sua natura, ad un sola persona); non è facile, d’altra parte, che molte persone siano fortemente gradite al medesimo uomo nel medesimo tempo, e certo non è facile che siano buone. Bisogna, poi, anche [15] fare l’esperienza di una consuetudine di vita in comune, il che è difficilissimo. D’altra parte, è possibile piacere a molti per via dell’utile e del piacevole, giacché molti sono gli uomini di tale natura, e questi servigi si rendono in poco tempo. Di queste due specie d’amicizia, quella che assomiglia di più alla vera amicizia è quella che ha per motivo il piacere, quando ciascuno riceve dall’altro le stesse cose ed entrambi godono l’uno dell’altro o delle [20] medesime cose: di tale natura sono le amicizie dei giovani, giacché maggiore è in queste l’elemento della liberalità. L’amicizia che ha per motivo l’utile è da mercanti. E, poi, gli uomini felici non hanno per niente bisogno di amici utili, bensì di amici piacevoli: essi, infatti, vogliono vivere in compagnia di qualcuno, ma sopportano ciò che è penoso per poco tempo, mentre nessuno vi resisterebbe in continuazione, neppure se si trattasse [25] del bene in sé, qualora esso risultasse penoso per lui: è per questo che ricercano amici piacevoli. Bisogna, poi, certo, che tali uomini siano anche buoni, e buoni per loro, per giunta, perché così essi avranno tutte le caratteristiche che devono avere gli amici. Gli uomini altolocati hanno, manifestamente, amici di specie diverse: alcuni, infatti, sono loro utili ed altri piacevoli, ma non capita spesso che siano gli stessi uomini ad avere entrambe le qualità. [30] Infatti, essi non cercano amici piacevoli e insieme virtuosi, né utili a compiere belle azioni, ma alcuni li cercano spiritosi, quando mirano al piacere, altri, invece, abili ad eseguire gli ordini; e queste qualità non capita spesso che si incontrino insieme nella medesima persona. Ma abbiamo detto 255 che piacevole ed utile nello stesso tempo è l’uomo di valore; ma un tale uomo non diventa amico di chi gli è superiore, a meno che non [35] gli sia superiore anche in virtù: se no, essendo superato, non realizza un’uguaglianza proporzionale. Ma uomini di tal fatta non sogliono trovarsi spesso. [1158b] Le amicizie suddette si fondano sull’uguaglianza: infatti, da entrambe le parti derivano gli stessi vantaggi che gli uni vogliono per gli altri, oppure essi si scambiano un tipo di vantaggio con un altro, per esempio, piacere in cambio di utilità; ma che queste due ultime amicizie sono amicizie in misura minore e che durano di meno l’abbiamo già detto 256. [5] A seconda, poi, che assomiglino o non assomiglino alla stessa cosa, si pensa che esse siano e che non siano amicizie: si manifestano come amicizie in quanto assomigliano all’amicizia fondata sulla virtù (l’una comporta il piacere e l’altra l’utilità, cose queste che competono anche all’amicizia fondata sulla virtù); ma per il fatto che quella non può essere incrinata dalla calunnia ed è permanente, mentre queste [10] mutano rapidamente e ne differiscono in molti rispetti, si manifestano come non amicizie, poiché non sono somiglianti a quella fondata sulla virtù.