1437-cuoci | cuopr-inter | intig-potra | potre-tardi | tarsi-zucca
Capitolo
1 CLXXXIX | referamus gratias Christo 1437. ~A dì 31 di luglio ex stincarum
2 | 31
3 CIV | sempre disegnando, non abbandonando mai né in dì di festa, né
4 CLXVI | ne da' sopra il pelo, e abbattilo per forza e maccalo ben
5 CXXIV | certi altri adornamenti, che abbelliscono molto il tuo lavoro; e sono
6 | abbiam
7 CLV | colori con le loro tempere abbin fatto loro corso, e' rivengono
8 CLXXXV | cassa: intridi del gesso abbondantemente, con acqua ben tiepida;
9 CLXXIII | il detto lavoro è buono abbruciare olio di semenza di lino,
10 CLV | lavoro, non potresti bene con abil modo ridurlo a nettezza.
11 CLXXIII | ciascuna arte di sua natura è abile e piacevole: chi ne piglia,
12 CLIII | pennello corra da poterlo abilmente lavorare. E per lo sopraddetto
13 CLXXX | medicate per la pelle. ~ ~Egli accaderebbe in servigio delle giovani
14 XXXI | fusse risecca. Poi te l'acconcia in su la mano [o] in sul
15 CXXXVI | smeriglio, e valla bene acconciando, senza abbi taglio, pure
16 LXXXVIII | secondo che la ragione t'acconsente. ~ ~ ~ ~
17 CXXXIV | un altro; poi gentilmente accosta l'oro all'acqua sopra il
18 CXXXI | armenico, e to'lo buono. Accostalo al tuo labbro di sotto;
19 CLXXXV | carne dello ignudo, non accostandosi alla carne una corda. E
20 CXIII | questa colla: è un farsi accostare il legname a pigliare le
21 CXXXIV | che l'oro non sia in tutto accostato all'acqua, togli un poco
22 LXXXVII | sia smussata, che non s'accosti al muro; ché fregandovi,
23 CLXII | disegna in tela, e ferma con acquerellad'inchiostro. Poi ti voglio
24 XCVI | lavorii, e di buoni colori, acquisti fama in tal modo, che una
25 XCI | quanto il farai bollire più adagio, tanto sarà migliore e più
26 CLXXXIV | confezione, che ha al viso, adattandosi col viso gentilmente a trarlo
27 CLXXIX | arte, per alcune volte t'addiverrà avere a tignere o dipignere
28 LXVII | Alcuni maestri sono che adesso, stando il viso in questa
29 CIII | perfettamente (de' quali potrai adoperalli in muro, in tavola, in vetro,
30 CIX | a dimostrare in ciò che adoperar si può, e in che modo in
31 XCIII | triare i colori ad olio, e adoperarli in muro. ~ ~Ritorna a ritriare,
32 CIX | colla. La quale colla è adoperata da' dipintori, da' sellari,
33 XXXVII | de' perfetti colori che adoperiamo, ed è il tutto. È un altro
34 VII | bene in su proferito; e adopralo secondo che dico di sopra. ~ ~ ~ ~
35 CLIX | e ancora in tavola se n'adoprerebbe; ma guarti come dal fuoco
36 CLXX | altri colori va' palliando e adornando il detto campo con ciò che
37 CLXX | vero forzieri, e il modo di adornarli e colorirli. ~ ~Volendo
38 III | principalmente all'arte venite, adornatevi prima di questo vestimento:
39 XCI | sì per molte cose che s'adovra, ti conviene saper fare
40 XL | ragione? perché, se ti vorrai affaticare, ne troverrai assai ricette,
41 CLXXII | leggiera mano, e che non sia affaticata? che la più forte ombra
42 XXVII | sopra, cioè in tavoletta, affatìcati e dilèttati di ritrarre
43 XXXI | sempre siccome asciutto; non affrettandoti; a poco poco venire aombrando;
44 XXXVII | nel fondo della tegghia: affumasi con corpo. Sta' un poco;
45 VIII | comincia a ritrarre cose agevoli quanto più si può, per usare
46 CLXXXV | Appresso di questo puoi aggiugnervi la testa; e buttare ogni
47 CXXXII | si risecca infra le mani, aggiungi in su la pietra acqua ben
48 CLXII | andando ponendo e levando agguagliatamente, come radessi; e quanto
49 CLIII | più è migliore. Non torre aglietti né agli giovani; togli d'
50 CVI | se ne incollassi ruote da agugiare, o ver da arrotare, o mole
51 XXXIII | ma prima gli pulisce e aguzza da ogni capo, sì come stanno
52 XXXIV | è tenera prìa; e puo'la aguzzare con coltellino, ché ella
53 XCVII | tagliando con coltellino bene aguzzato nella punta, e con riga
54 LXVII | incarnazione. Poi abbi un pennello aguzzo di vaio, e va' rifermando
55 CXXXVII | vampore di caldo, o dell'aiere. Mo sarà troppo secco? tiello
56 LXVII | che verso il naso, perché aiutano a dare rilievo al viso;
57 CLX | volessi lavorare alcuno àlbore che paresse degli àlbori
58 LXXXVI | Il modo di colorire albori, ed erbe, e verdure, in
59 VII | osso delle cosce e delle alie delle galline, o di cappone;
60 I | terra, sopra tutti animali e alimenti creò l'uomo e la donna alla
61 CXLII | vuo' il campo, o vuo' l'allacciato; e quello che scuopri, quello
62 XXIX | cagione, che, usandola, può alleggerire tanto la mano, che andrà
63 CXLVII | incarnazione più scura, alliquidandole e ammorbidandole sì come
64 | allo
65 LXII | partite che hai, secondo le alluoga in cuoro, o in vesciche,
66 | alquanto
67 CLXXXIX | pondo. ~ ~ ~ ~Pregando l'altissimo Iddio, Nostra Donna, Santo
68 | Altrimenti
69 | altrove
70 LXXXVII | casamento di sotto, vuole alzare in su per lo contrario della
71 CLVI | Questo cotale invernicare ama molto le figure distagliate,
72 III | che con animo gentile sete amadori di questa virtù, principalmente
73 CLXII | gesso sottile e un poco d'amido, o vero un poco di zuccaro,
74 XL | e spezialmente pigliando amistà di frati. Ma io ti consiglio,
75 CXLVII | scura, alliquidandole e ammorbidandole sì come un fummo. E abbi
76 CLIX | Metti queste cose in una ampolla di ferro, o di rame, o di
77 | anco
78 CLXXI | vetro, i quali si mettono in anconette, o vero in adornamento d'
79 XLV | Ritornando al colore dell'ocria, andai col coltellino di dietro
80 XXVII | arai perfetto. Se seguiti l'andar di uno per continovo uso,
81 CLV | non ha mai più possanza d'andarsi ricreando con la sua tempera.
82 LXII | del detto azzurro, sarà andato al fondo; e allora cognoscerai
83 XCI | sopra; perché 'l fuoco vi anderebbe volentieri, e metteresti
84 XXXVI | Magna, e giallorino. Non andiamo più innanzi, e torniamo
85 XLV | essendo guidato un dì per Andrea Cennini mio padre, menandomi
86 CLI | poi questi lavori col dito anellario della man diritta, cioè
87 CXL | oro fare fogliami e fare angioletti e altre figure che traspaiano
88 XCVI | Donna te ne farà di bene all'anima e al corpo. ~ ~ ~ ~
89 X | secondo gli scuri, così annerisce l'acquerella di più gocciole
90 CLV | tutto essere ubbidito, e annulla ogni altra tempera. E di
91 CLXXXV | buttarlo e improntarlo, sì come anticamente si trova di molte buone
92 LXXXIII | temperato con rossume d'uovo. E aombralo gentile quanto puoi, e più
93 CXLIII | di quel colore che vuoi aombrarla. Togli poi un pennello di
94 CLXXI | fermerai con inchiostro; aombrata la tua figura compiutamente
95 XXX | ed è perfetta tuo' guida; aoperando il tuo intelletto di sapere
96 CLXXXIII | sieno tonde di sopra, e più aperte che di sotto, sì come sta
97 LXIV | fa' che il bucciuolo sia aperto, o ver tagliato da capo;
98 LXX | ti conterò, perché non n'apparai mai nessuna misura. Ritra'
99 CXXXIV | di niuna menda. Allora ti apparecchia un cuscinello grande come
100 CLXXXIV | le tegna con mano. Abbi apparecchiato gesso bolognese, e vuoi
101 XVII | acquerelle, che vi dài su, non vi appariscono sfumanti e chiare, come
102 L | poco si usa. Il più che si appartenga di lavorar di questo colore,
103 IV | quante parti e membri s'appartengon l'arti.~ ~El fondamento
104 | appena
105 XIII | e più e meno secondo che appetito o diletto tu arai preso,
106 LXVI | Impastavele bene dentro, e appiccale, e lasciale stare. Quando
107 LXII | parlare largo, e dimostrarti appieno come si fa. E attendici
108 CLXXXIV | riposare un poco, tanto sia appreso. E tieni a mente che se
109 CXLVII | spazi del viso: non però appressandoti tanto all'ombre del verdaccio,
110 LXIV | tale pennello vuole essere appuntato con perfetta punta per profilare;
111 CXIII | viene ad essere men forte; e appunto come fussi digiuno e mangiassi
112 CLXXXV | sia bene rassodato. Poi apri e scommetti la cassa, e
113 CLXXXV | ferro che abbi fatto: e aprila, sì come faresti una noce,
114 CXXXVII | strucalo ben diligentemente; aprilo, e distendilo sopra il primo
115 CLXXXIII | il detto naso si abbi a aprire di niente. E fa' che sieno
116 CXIII | un legname che si chiama arbero o vero povolare, che sia
117 CXVII | E per questa cagione fa' arditamente una medesima colla. Abbi
118 XXVIII | essempi; e sotto questo con ardito cuore sempre ti fida, e
119 LXIV | Fa' poi un'asticciuola d'àrgiere, o di castagno, o d'altro
120 XVI | vedessi che per lo tuo tignere aridisse o incoiasse per la tinta,
121 XXIX | tanto la mano, che andrà più ariegando, e volando assai più che
122 CLXXII | toglier fogliette dorate, o arientate, o oro grosso battuto o
123 CLXXVI | molto perfetto smalto. E arriccia colla calcina, sì come di
124 CVI | ruote da agugiare, o ver da arrotare, o mole da macinare. ~ ~ ~ ~
125 LXIV | mozzetto colle forbicine, e arrotato un poco in sulla prìa proferitica,
126 CXXXVI | Poi vattene alla mola, e arruotala, e falla ben piana e pulita,
127 XXXVII | mandorle, o di persichi arsi; e questo è perfetto nero
128 XLVI | nata in luogo di grandi arsure di montagne: però ti dico
129 CLXXXIII | piè, dov'entrano nel naso, artificialmente siano tanto dispartite l'
130 XLIV | lacca, la quale è colore artifiziato. Ve n'è più ricette; ma
131 CLXXXIX | Tranne la detta acqua, e asciuga la detta cenere al sole,
132 CLXXIII | macinato sottilmente con acqua: asciugalo e seccalo al sole: poi lo
133 XXXI | e discarcandolo, quasi asciugandolo. E incomincia, di piatto,
134 CLXVIII | iscritti; e quando sono asciutti, ritorna, e parte bagna
135 LXXII | fresco, con temperata mano, aspettando il tempo del rasciugare.
136 CLXXXII | faccia, che non tocchi l'aspettante. Abbi questa benda, e tirala
137 CXXII | ancona di gran pregio, che n'aspetti guadagno e onore), lasciala
138 CXXIV | per la ragione che prima t'assegnai, di non dare molte ragioni
139 LXXI | scuro, così fa' del rilievo, assettando le pieghe con buon disegno
140 CLXIX | abbi a fare o d'uccello, assimigliandolo el più che puoi. Fatto questo,
141 CXXXVI | avviene che la tua pietra si assoda, e diviene ben negra e rilucente
142 XIV | te guarda, e scarnala, e assottigliala inverso la punta; e l'altra
143 CLXXX | Perché le donne debbansi astenere dall'usare acque medicate
144 LXIV | hai fatto più e più parti, asunane insieme tante, che facci
145 CXXVIII | poco, metterlo d'oro fine. Attaccala poi al muro quando è secco,
146 CIX | colori, far liuti, tarsie, attaccar legni, fogliame insieme,
147 LXVII | oca; e con questo pennello atteggia il viso che vuoi fare (ricordandoti
148 LXII | dimostrarti appieno come si fa. E attendici bene, però che ne porterai
149 XXXII | tutto del tuo imparare. Attendivi bene, sollecitamente e con
150 CLXXVII | questo, togli una spugna e attuffala in questa acqua; premila
151 CXIII | ferro o punta di ferro che avanzasse il piano, sbattilo bene
152 CLXXXIV | modo che la fascia duo dita avanzi l'orlo della forma. Abbi
153 | aver
154 CLXXII | collo o vuoi in seno, per averla bene scarica e temperata
155 | avete
156 LXVII | la mano, ti farebbe più avidente che vederlo per iscrittura.
157 CLXXXV | essere morti, perché non avriano il senno naturale, né la
158 XXXIII | sieno cotti. Come ti dèi avvedere che bene istieno? Togli
159 CXXXVIII | fregare della pietra, t'avvedessi l'oro non essere gualivo
160 CXLIII | i lacci: ed è un drappo avvellutato. ~ Ad idem. Campeggia i
161 CLXXI | vetro d'ogni colore. E se t'avvenissi avere a fare figurette piccole,
162 XIII | vaio mozzetto. Sai che ti avverrà, praticando il disegnare
163 LVI | con colla. Guarda di none avvicinarlo mai con biacca, perché in
164 CLIX | chiama porporina, non si avvicinasse a nessun campo d'oro: ché
165 CXVII | bisogno (che ti conviene avvisarti, per non avere a fare di
166 LXIX | usato modo detto di sopra. Avvisati pur di qual colore tu vuoi,
167 XL | innanzi ne tratteremo, ed avviserotti dove è più suo luogo. Ma
168 CLXXXIX | così più volte, tanto t'avvisi abbi tanta cenere, quanto
169 I | secondo, quella dilettissima avvocata di tutti i peccatori Vergine
170 I | dipintore cristiano, e dell'avvocato mio Santo Eustachio, e generalmente
171 CLXII | avviso; e puossi il panno avvolgere e piegare senza offendere
172 CLXXIII | sei o di venti braccia, avvolgilo tutto, e metti la testa
173 LXIV | che vada in bucciuolo di avvoltoio; tali che vada in bucciuolo
174 CLXXIII | rossa, negra, e gialla, e azurra o vuoi biava. Se è verde,
175 XV | in biffo, o in verde; o azzurrine, o berrettine cioè colore
176 CIX | come conche da gialatina o bacini. Lasciala stare una notte.
177 XCII | di bronzo o di rame, o in bacino. E quando è il sole lione,
178 LXIV | fa' cotali particelle; e bagnali in uno mugliuolo di acqua
179 XVII | cavretto, convienti prima bagnarla con acqua di fontana o di
180 LXIII | becco sempre in molle, e bagnati); ora ti voglio dimostrare
181 CXXXV | spesa, zaffiri, smeraldi, balasci, topazi, rubini, e granati;
182 CXX | macinato, legata a modo di balluzza, e va' spolverizzando su
183 LXXXVII | diletto; e per lo simile, base, colonne, capitelli, frontispizi,
184 CLXXIII | vernice liquida, tanto che sia bastevole; e con una mestoletta togli
185 CLIII | generazioni mordenti ti bastino. ~ ~ ~ ~
186 XXXIII | disegnare. Abbi qualche bastone di saligàro, secco e gentile;
187 Inc | Francesco, e di San Giovanni Batista, e di Santo Antonio da Padova,
188 CXXVIII | ch'è sopra la 'mpronta, e battendolo forte con uno magliuolo
189 XXXVII | fummo ch'esce della fiamma batterà nel fondo della tegghia:
190 LXVII | man zanca metti il filo da battere, che dia propio in su tuttadue
191 LXVII | i mezzi degli spazi. Poi batterne alcuno, e coglierne i piani.
192 I | padre; il quale suo padre fu battezzato da Giotto, e fu suo discepolo
193 CXXXIX | da persona che sia buon battiloro. E guarda l'oro; che se '
194 LXVII | Firenze verdaccio, a Siena bazzèo. Quando hai dato la forma
195 LXIII | cassetta ben coverta, col becco sempre in molle, e bagnati);
196 CXIII | una presa di confetto, e beessi un bicchiere di vino buono,
197 XV | in verde; o azzurrine, o berrettine cioè colore bigie, o incarnate,
198 CLXXXV | una gamba, un uccello, una bestia, e d'ogni condizione animale,
199 CLXXII | guscia d'uovo ben peste pur bianche, e in sulla figura disegnata
200 CL | se bisogna, le dette onde biancheggiale un poco in muro con bianco,
201 CXLI | dagliele di lacca; se bisogna biancheggiallo, dagliele di minio, tutti
202 XXXI | campo che hai; l'altra, biancheggiata. Quando hai fatto così,
203 XXXIX | parti cinabrese, e il terzo biancozzo), fanne panetti piccoli
204 CLII | trovassi che nessuna persona ti biasimasse il verderame, perché non
205 CLXXIII | negra, la puoi lavorare d'un biavo ben chiaro, cioè biacca
206 LXVII | come il migliuolo o ver bicchiero, e voglion avere buono e
207 XV | o berrettine cioè colore bigie, o incarnate, o come ti
208 XXIII | disegno con carta lucida. ~ ~Bisognati essere avvisato, ancora
209 I | Poi seguitò molte arti bisognevoli, e differenziate l'una dall'
210 CVIII | spicchio, in bocca tanto bisogni, e un poco fregandola a
211 LXII | allume di rôcca; e quando bogliono, che vedi è perfetto color
212 CLXXIV | bogliente; e quando è così bollente, danne sopra questa figura
213 CLXXVIII | raditura di carta pecorina: bollila bene con acqua chiara, tanto
214 CXVII | caldo, e non bolle; ché se bollisse, si guasterebbe. Quando
215 C | viene la stella, prima una bollottolina di cera; e lavoravi la stella
216 CLXXXIV | Abbi apparecchiato gesso bolognese, e vuoi volterrano, fatto
217 LXV | con groppo o ver nodo di bómare, o ver versuro. E questo
218 LXII | asciutto, mettilo in cuoro o in borsa, e lascialo godere, ché
219 LXII | cuoro, o in vesciche, o in borse. E nota, che se la detta
220 LXXXVI | adornare le dette montagne di boschi d'arbori o d'erbe, metti
221 V | Prima, abbi una tavoletta di bosso, di grandezza, per ogni
222 CLXXXIV | quando sarà piena, in piccola botta di martellino la spezzerai
223 CIV | poi stare con maestro a bottega, che sapesse lavorare di
224 CXXXVII | pie' delle veggie, o ver botti, riviene da brunire. Mo
225 CLXXXII | mezza la spalla, e torna a' bottoni dinanzi. E per questo modo
226 CLXIX | questo gesso va' ponendo e bozzando, daendoli quella forma o
227 CXL | granarle con istampe minute che brillino come panico; adornare d'
228 XXXVII | quali sermenti si vogliono bruciarli; e quando sono bruciati,
229 XXXVII | bruciarli; e quando sono bruciati, buttarvi su dell'acqua
230 XXII | meno quanto una fava d'osso brugiato. E questo ti basti alle
231 CXLIII | belli drappi, spazzandoli e brunendoli con bambagia. ~ Ad idem.
232 CXXXIV | una santa ragione. Ancora brunendolo con dentello, non può altro
233 CXLVII | incarnazioni di vecchi e bruni. E dove in muro fai le tue
234 CXXXVIII | di subito colla prieta a brunillo. E se t'avvenisse caso,
235 CLVIII | caso venisse che non si brunisse bene, quando metti l'oro,
236 CXXXVI | inforcandola bene in mano sì come brunissi, va' brunendo su per lo
237 XCI | un fornelletto, e fa' una buca tonda, che questa pignatta
238 CLXXII | medesima, e molto fine, buccioli di penne tagliati molto
239 CLXIII | carboni; e mettili per un bucciolo di penna d'oca, di quella
240 CLXXII | reliquie; e del musaico di bucciuoli di penna, e di gusci d'uovo. ~ ~
241 CLXII | meglio: ché spiani pure i bucetti delle fila, assai basta
242 LXVII | fa' le nari del naso, e buchi dentro dell'orecchie. Poi
243 XVII | morbida. Poi la ferma con bullette tirata su per una asse,
244 CLXXXIII | forate dal mezzo in su con busetti piccoli, e legate insieme;
245 LXVIII | costante le mani, e piedi, e 'l busto. Mo sia tu, che 'l tuo vecchio
246 CLXXXIX | cenere, mezza scodella. Buttala in questa catinella, e rimenala
247 LXII | non tinga la lisciva; e buttalo poi via, ché non è più buono.
248 CLXXXV | puoi l'uomo interamente buttarlo e improntarlo, sì come anticamente
249 XXXVII | e quando sono bruciati, buttarvi su dell'acqua e spegnerli,
250 LVIII | e l'acqua, acciò che ne butti fuori ogni grassezza. Poi
251 C | CAPITOLO C. ~ ~Come si debbano fare
252 CXLIII | drappo che vuoi fare, o cacciagioni, o altri lavorii. Poi granare
253 I | trovare cose non vedute (cacciandosi sotto ombra di naturali),
254 I | e sì li fe' dall'angelo cacciare, lui e la sua compagna,
255 CXXXIV | leggieri quanto puoi al mondo, calca il detto oro. E così metti
256 CXXV | mettere la detta testa; calcala col dito, e fermerassi per
257 CLI | sopra il detto mordente. Calcalo con bambagia, e poi col
258 CLXXII | di bambagia ben netta va' calcando gentilmente, che la chiara
259 CXXXIV | da tre pezzi, ritorna a calcare con la bambagia il primo,
260 CXIII | le potessi far bollire in caldaia con acqua chiara, mai quel
261 CXVII | schiuma mai. Poi abbi una caldara d'acqua, e falla ben calda,
262 CLXXIX | temperati con uovo; o vuoi, per caleffare, ad oglio o con vernice
263 XCV | in muro. Adopera in suo cambio innanzi dello stagno battuto,
264 CLXXVII | Alcuna volta si lavora in camera o sotto logge o poggiuoli:
265 LXXXVII | vuoi, e batti le fila. Poi campeggiali con verdaccio, e con verdeterra,
266 LXVII | bianco, è buon modo. Alcuni campeggiano il volto d'incarnazione,
267 IV | grattare, granare, o vero camusciare, ritagliare, colorire, adornare,
268 CLXV | dal lato disegnato, e una candela dal lato che disegni. Se
269 CLVII | gesso; poi togli un poco di candi, men che la biacca. Tria
270 CXXXV | ancora è buono dente di cane, di leone, di lupo, di gatto,
271 CLX | altri colori, puoi fare cangianti a tuo senno. Di questo così
272 CXXII | legare il carbone a una cannuccia o ver bacchetta, acciò che
273 CXXXVII | mettilo sopra il tuo oro in canova, o dove sia. Poi abbia un
274 CLXXIII | regoli pannolino o vuoi canovaccio. Quando vuoi dipignere il
275 CXXXVII | impaccio. Mettendolo in canove a pie' delle veggie, o ver
276 CXXXIV | dell'oro, scantonata da ogni cantone. Tiella in man sinistra;
277 LXVIII | abbi capellatura e barba canuta. Quando l'hai trovato di
278 XXXIII | mezzo e a ciascheduno de' capi, con filo o di rame o di
279 LXXXVII | lo simile, base, colonne, capitelli, frontispizi, fioroni, civori,
280 VII | alie delle galline, o di cappone; e quanto più vecchi sono,
281 CLXXXII | mettili in capo o berretta o cappuccio; e abbi una benda larga
282 CL | alcuno disvariato pesce, cardalo d'alcune spine d'oro. In
283 CLX | di metà, tu ne puoi ancor cardare vestiri a modo antico, e
284 XLII | fresco; e fatti un color cardinalesco, o ver pagonazzo, o ver
285 CLI | pennello non sia mai troppo carico. La ragione: ché ti verrà
286 CLXXXIX | tieni questo modo; e tiello caro, ch'è cosa molto perfetta.
287 XXIV | di cavretto, e dàlla a un cartolaio, e falla tanto raschiare
288 CV | cotta, la quale è buona da cartolari e maestri che fanno libri,
289 CLI | ricogliere il detto oro che casca, o vero spazzatura, serbalo;
290 XLV | Valdelsa, presso a' confini di Casole, nel principio della selva
291 CLXXI | cuoce temperatamente in casse di ferro con suo cendere,
292 XXXVI | cattiveria, cioè in una cassettina atta a tenere più vaselli
293 CXLVIII | morto, cioè il viso, il casso, e dove in ciascun luogo
294 LXIV | asticciuola d'àrgiere, o di castagno, o d'altro legno buono;
295 VIII | l'osso della coscia del castrone è buono, e della spalla,
296 LXII | gli azzurri buoni per li cattivi: e ogni dì rasciuga le dette
297 I | sedere, mezzo uomo, mezzo cavallo, sì come gli piace, secondo
298 CLXXIII | tavoletta sia disegnata e cavata una grossa corda; nella
299 XLV | colorite, e casamenti, e cavelliere, e generalmente in molte
300 CLXX | intagliare; e ogni poco cavo basta. Qui fa' intagliare
301 CX | di carte di pecora e di cavretti, e mozzature delle dette
302 | ce
303 CLXIX | se non con mòrtina o vuoi cefalonia: distendilo e disegna il
304 LII | verrebbe in colore stinto e cenderaccio. Vuolsi triarlo con acqua
305 XVII | pietra da brunire la tocchi e cerchi, perché l'abbi un poco di
306 CLXII | campeggiato i colori, assai più chein tavola, perché la tela non
307 CV | fondamento: cioè, e' sono chiamate di più ragioni colle. L'
308 CXLVIII | poco di nero temperato; e chiamerassi sanguigno. E per lo medesimo
309 LII | verdure e da campeggiare; e chiareggialo con giallorino. Questo colore
310 CXL | granare, tanto viene a dire, chiareggiare l'oro; perché per se medesimo
311 CXLVII | fa' una incarnazione più chiaretta, e va' ricercando su per
312 CXXXVIII | squasi bruno per la sua chiarezza. ~ ~ ~ ~
313 X | hai collo stile disegnato, chiarire meglio il disegno, ferma
314 CXI | Sappi ch'ell'è una colla chiarissima, che pare un cristallo,
315 LXXXVI | delle cime. Poi tocca i chiarori delle cime pur di giallorino,
316 IX | la ragione della luce, chiaroscuro alle tue figure, dotandole
317 CLXXXV | cassa. E per questo modo chiava quattro pezzi di piastra,
318 CXXXIV | que' che si fa i sovatti. Chiavalo ben distesamente, e riempi,
319 CLXII | il telaio bene disteso, e chiavare prima e diritti delle cuciture;
320 CLXXXV | alla carne una corda. E sia chiavata la detta piastra in su l'
321 CLXII | intorno intorno andare con chiovetti, distenderla egualmente
322 CXIII | ancora procurando se v'è chiovi o ferro o punta di ferro
323 CLXXXIX | libro referamus gratias Christo 1437. ~A dì 31 di luglio
324 CIII | in vetro, in ferro, e in cia[s]cuna cosa), e quelli che
325 LXII | mosterrò di tutte le tempere di ciascuni colori in tavola, in muro,
326 XXVII | che non ne pigli qualche cibo. Poi a te interverrà che,
327 I | Iddio onnipotente creò il cielo e la terra, sopra tutti
328 CII | CAPITOLO CII. ~ ~Come dèi rilevare una
329 CIII | CAPITOLO CIII. ~ ~Come dal muro pervieni
330 CLXIX | distendilo e disegna il tuo cimiere come lo vuoi fatto; e disegnane
331 CLXXXIV | abbi una fascia da putti, e circonda intorno intorno questa tale
332 CLXXXII | una sega. E questo cerchio circondi la faccia dell'uomo, e sia
333 LX | el quale sta intorno e circunda la vena dell'ariento. Nasce
334 CXLVII | d'uovo di gallina della città, perché sono più bianchi
335 CIV | CAPITOLO CIV. ~ ~In che modo dèi pervenire
336 CIX | CAPITOLO CIX. ~ ~Come si fa la colla
337 CL | CAPITOLO CL. ~ ~In che modo si colorisce
338 CLI | CAPITOLO CLI. ~ ~Il modo di fare un buon
339 CLII | CAPITOLO CLII. ~ ~Come puoi temperare
340 CLIII | CAPITOLO CLIII. ~ ~Il modo di fare un altro
341 CLIV | CAPITOLO CLIV. ~ ~Del vernicare. ~ ~A
342 CLIX | CAPITOLO CLIX. ~ ~Di un colore simile
343 CLV | CAPITOLO CLV. ~ ~Del tempo e del modo
344 CLVI | CAPITOLO CLVI. ~ ~Come in corto tempo
345 CLVII | CAPITOLO CLVII. ~ ~In che modo dèi miniare
346 CLVIII | CAPITOLO CLVIII. ~ ~Un altro modo per mettere
347 CLX | CAPITOLO CLX. ~ ~In qual modo si macina
348 CLXI | CAPITOLO CLXI. ~ ~Dei colori che si adoperano
349 CLXII | CAPITOLO CLXII. ~ ~Del modo di lavorare
350 CLXIII | CAPITOLO CLXIII. ~ ~Come si lavori in tela
351 CLXIV | CAPITOLO CLXIV. ~ ~Come si dee disegnare
352 CLXIX | CAPITOLO CLXIX. ~ ~Del fare cimieri o elmi
353 CLXV | CAPITOLO CLXV. ~ ~Del lavorare in zendado
354 CLXVI | CAPITOLO CLXVI. ~ ~Il modo di colorire
355 CLXVII | CAPITOLO CLXVII. ~ ~Del lavorare in panno
356 CLXVIII | CAPITOLO CLXVIII. ~ ~Come dèi lavorare coperte
357 CLXX | CAPITOLO CLXX. ~ ~Come dèi lavorar cofani
358 CLXXI | CAPITOLO CLXXI. ~ ~Come si lavorano in
359 CLXXII | CAPITOLO CLXXII. ~ ~Come si lavora in opera
360 CLXXIII | CAPITOLO CLXXIII. ~ ~Il modo di lavorare
361 CLXXIV | CAPITOLO CLXXIV. ~ ~A mettere d'oro brunito
362 CLXXIX | CAPITOLO CLXXIX. ~ ~Come, avendo dipinto
363 CLXXV | CAPITOLO CLXXV. ~ ~In che modo si può rimediare
364 CLXXVI | CAPITOLO CLXXVI. ~ ~Di due altri modi buoni
365 CLXXVII | CAPITOLO CLXXVII. ~ ~Del lavorare camere
366 CLXXVIII | CAPITOLO CLXXVIII. ~ ~Come si può invernicare
367 CLXXX | CAPITOLO CLXXX. ~ ~Perché le donne debbansi
368 CLXXXI | CAPITOLO CLXXXI. ~ ~Come sia cosa utile
369 CLXXXII | CAPITOLO CLXXXII. ~ ~In che modo s'impronta
370 CLXXXIII | CAPITOLO CLXXXIII. ~ ~Per qual modo si procura
371 CLXXXIV | CAPITOLO CLXXXIV. ~ ~Come si getta di gesso
372 CLXXXIX | CAPITOLO CLXXXIX. ~ ~Come s'impronta un suggello
373 CLXXXV | CAPITOLO CLXXXV. ~ ~Ti dimostra come si
374 CLXXXVI | CAPITOLO CLXXXVI. ~ ~Come si può improntare
375 CLXXXVII | CAPITOLO CLXXXVII. ~ ~Dell'improntare figurette
376 CLXXXVIII| CAPITOLO CLXXXVIII. ~ ~Come s'impronta una
377 CXXXVIII | polvere fra' denti, togli una codola di vaio, e con leggiera
378 CXXXIV | vaio, fatto di puntole di codole, come dinanzi ti dissi;
379 CXXVIII | puoi adornare in muro, in coffani, in prieta, in ciò che vuoi;
380 CLXX | compartisci per lo campo del tuo coffano, e con pennello di vaio
381 | cogli
382 LXVII | Poi batterne alcuno, e coglierne i piani. E a questo che
383 I | vita traporterete. Onde cognoscendo Adam il difetto per lui
384 XLIV | delle pratiche; ma guarda di cognoscer la buona, perocché ce n'
385 LXII | andato al fondo; e allora cognoscerai le tratte del detto azzurro.
386 LXII | pezza bianca di lino, e cola queste cose in una catinella
387 CLXXXII | cucila al principio del collarino; e da' una mezza volta a
388 CX | è una colla che si fa di colli di carte di pecora e di
389 XXXVI | proferitica, piana di sotto e colma di sopra, in forma di scodella,
390 LXXXVII | e per lo simile, base, colonne, capitelli, frontispizi,
391 CXIII | sopra fogliami, civori, o colonnelli, o ciò che lavoro fusse
392 LXVII | colorire; el quale Agnolo colorì molto più vago e fresco
393 XXXIX | colore ti fa grande onore di colorir volti, mani, e ignudi in
394 CLXX | e il modo di adornarli e colorirli. ~ ~Volendo lavorare cofani
395 CXLIV | pulita. Lasciala stare, e coloriscila come sta, senza pulire;
396 CXLVII | CXLVII. ~ ~In qual modo si coloriscono i visi, le mani, i piedi,
397 IX | ritraessi in cappelle, o colorissi in altri luoghi contrari,
398 XLV | in vestiri, in montagne colorite, e casamenti, e cavelliere,
399 LXVII | colorire.~ Principalmente comincio a lavorare in muro, del
400 II | ma sopra tutti quelli, da commendare è quelli che per amore e
401 XCI | questa pignatta vi stia commessa a punto, che 'l fuoco non
402 CLXXXV | fa' che la detta cassa si commetta o vero si scommetta in tutto
403 CLXXXV | piastra in su l'orlo, dove si commette la detta cassa. E per questo
404 LXXI | congiugnere), sfummali e commetteli bene. Abbi poi in un altro
405 CVII | fossero in mille pezzi, commettili insieme, ponendovi di questa
406 I | angelo cacciare, lui e la sua compagna, fuor del Paradiso, dicendo
407 CLXXIII | uno desco o tavola, e va' compartendo di questo giallo, o animali
408 CXXIV | di vetro di più colori. Compartiscile con ragione, avendo il tuo
409 XCIII | ragioni, sì come t'ho detto, compartiscili e mettili ne' luoghi loro;
410 LXVII | queste figure sieno bene compartite con ogni misura, perché
411 CLXXIII | colori, e fa' che sieno compartiti che si veggia d'ogni animale,
412 XL | denaro: e voglio insegnare a comperallo, e cognoscere il buon cinabro.
413 CXXXIX | cognoscere l'oro, quando il comperi, toglilo da persona che
414 Inc | libro dell’arte, fatto e composto da Cennino da Colle, a riverenza
415 CLXXIII | che per tua fantasia possa comprendere; ché l'una cosa t'insegnerà
416 XV | usa più e più, ed è più comunale sì per l'aombrare e sì per
417 XVI | possa tenere due mugliuòli comuni, per ispazio di sei ore.
418 IV | invernicare in tavola o vero in cona. Lavorare in muro, bisogna
419 XXVII | fantasia la natura ti arà conceduto, verrai a pigliare una maniera
420 CIX | in certi vasi piani, come conche da gialatina o bacini. Lasciala
421 CLXXXV | di piastra, che vegnino a conchiudersi insieme, siccome faranno
422 CLXIX | bianco, el quale non sia concio se non con mòrtina o vuoi
423 CLXXI | pezzo a pezzo le tue ombre, concordando l'andare delle pieghe e
424 CLXXIV | vernice è arme e mezzo di concordare il gesso con la pietra,
425 XXX | tu vedi che con misura si concordi la tua figura coll'essemplo;
426 CXXXVII | brunire. Ora ti ho detto le condizioni del modo, quando l'oro è
427 CLXXV | luogo dove altr'acqua per condotto vada che onestamente non
428 XIII | gentilmente disegna, e vieni conducendo le tue chiare, mezze chiare,
429 LXXII | ti dimostrai in fresco; e conducera' i tuoi vestiri, secondo
430 CXIII | e mangiassi una presa di confetto, e beessi un bicchiere di
431 XLV | Colle di Valdelsa, presso a' confini di Casole, nel principio
432 CLXXIII | braccia, largo un braccio, confitto in su regoli pannolino o
433 CXXXIV | cioè un'asse ben piana, confittovi su un cuoio gentile, ben
434 I | avessi mai più nessuno. Per confortar tutti quelli che all'arte
435 CXXIV | rilevare molte né troppe cose confuse; ché quanto fai i tuo' fogliami
436 LXXI | non quando si vengono a congiugnere), sfummali e commetteli
437 LXXII | quanto dell'altro, e fa' una conmestizione insieme ben rimenata con
438 CXII | asse e un'altra; e poi le conmette e attacca bene insieme l'
439 CLXXXIV | o ver forma. Ripolla, e conservala diligentemente. Fatta tale
440 XXIX | valore, usando vini piccoli; conservando e ritenendo la tua mano,
441 XXIV | poco si tegna, e che la conservi raderla igualmente. È lucida
442 LXVII | ordine che paia unguento. Poi considera in te medesimo quanto il
443 CXLVII | che fanno le galline di contado o di villa, che sono buoni
444 CLII | perché non pervenisse a contaminare l'oro, làsciati dire; ché
445 CLXXIX | suo colore di prima; non contando di più di questa materia. ~ ~ ~ ~
446 CLXXVIII | verdeterra; ma tuttavia contentar si vogliono. Or tieni questo
447 LXX | animali irrazionali non ti conterò, perché non n'apparai mai
448 XXVIII | sentimento nel disegnare. Continuando ogni dì non manchi disegnar
449 | contra
450 CLXXXVI | parte della persona, cioè il contradio di quella che hai fatto.
451 CXLIV | CXLIV. ~ ~In qual modo si contraffà in muro il velluto, o panno
452 IX | colorissi in altri luoghi contrari, che non potessi avere la
453 XXIX | molte altre cose che sono contrarie alla mano, da darle cagione
454 | contro
455 CXXXVII | verrà una cagione che ti converrà brunire? tiello in luogo
456 CIV | natura per grande uso si convertisce in buona pratica. Altrimenti,
457 CLV | colore perde di sua forza, e conviengli ubbidire alla vernice, e
458 CLXVIII | CLXVIII. ~ ~Come dèi lavorare coperte da cavalli, divise e giornee
459 CLXI | vasellino invetriato, o in una coppa; mettervi della gomma; ed
460 XXXIII | la sera sotto il foco, e copri bene il detto foco colla
461 XXXIII | piena. Poi abbi un testo da coprirla con crea, in modo che per
462 LXXXVII | niente; e lavorrai quelle cornicette con gran piacere e diletto;
463 CII | togli il sesto, e volgi la corona. Poi piglia un poca di calcina,
464 I | secondo grado alla scienza, e coronarla di poesia. La ragione è
465 CXL | il sesto: voltare le tue corone o ver diademe: granarle,
466 LXIV | il tuo bucciuolo di penna corrispondente alla quantità legata de'
467 I | fantasia. Adunque, o per gran cortesia o per amore, tutte quelle
468 VII | buono. Togli osso delle cosce e delle alie delle galline,
469 XCVIII | rosettine, o qualche belle cosette; e con vernice liquida ungi
470 CLXXIII | sottile negro: ma è di più costo. E 'l predetto lavoro è
471 LXX | uomo, men che la donna, una costola del petto dal lato manco.
472 CXIV | ancone; e leva prima via le costure, e colle palme delle mani
473 LXIV | queste códole vogliono essere cotte e non crude. E i vaiai tel
474 LXVII | sommità del mento e del coverchio dell'orecchio. Poi togli
475 CXLVIII | osso di cristiano, o di creature razionali, fa' di queste
476 CIV | hanno imparato l'arte. Nol credere, ché io ti do l'essempro
477 CLXXIII | quando hai tanto fregato, che credi bene che 'l colore sia bene
478 LXVII | verdeterra non perda suo credito; e per questo modo va' più
479 LXXII | subito scoppierà il colore, e creperà dal muro. Sia savio, e pratico.
480 VIII | prima incominci a fare; crescendo i tuo' tratti a poco a poco;
481 CXI | chiarissima, che pare un cristallo, e buona a temperare azzurri
482 CLXXIV | gran come è 'l miglio e crivella questo carbone e metti dispersé
483 CLXXIV | detto carbone. Poi togli uno crivello minuto da uscirne el gran
484 LXVII | punta del sesto in sulla croce del mezzo dell'un filo e
485 LXVII | si scontrano, fatto una crocetta per costante, dalla man
486 LXVII | propio in su tuttadue le crocette: e troverai il tuo filo
487 I | onde per questo Iddio si crucciò inverso d'Adam, e sì li
488 LXIV | vogliono essere cotte e non crude. E i vaiai tel diranno.
489 CLXXIX | bollita con romola, o ver crusca, e lavagli la faccia: e
490 CLXIX | fatto; e disegnane due, e cuce insieme l'uno con l'altro,
491 CLXXXII | detta benda o ver pezza, cucila al principio del collarino;
492 CLXXXIV | intorno la benda che hai cucita: tiragli fuori le cannelle
493 CLXVIII | alcune divise rilevate e cucite sopra i detti lavorii. E
494 CLXXXII | posando l'orlo, che non è cucito, a' denti di questo cerchio;
495 CXV | se trovi nocciuoletto, o cucitura nessuna, e togli via. Poi
496 CLXII | chiavare prima e diritti delle cuciture; poi d'intorno intorno andare
497 CIII | vetro, in ferro, e in cia[s]cuna cosa), e quelli che sono
498 LXII | vetro; e poi insieme li cuoci con lisciva, e un poco d'
499 CLV | vernice asciugasse sanza sole, cuocila bene in prima; ché la tavola
500 LXII | pesta, e un poco di verzino; cuocili insieme; ma fa' che il verzino
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