CAPITOLO
CLXXXIX.
Come s'impronta un
suggello o moneta con pasta di cenere.
Se volessi improntare suggello o un ducato o
altra moneta ben perfettamente, tieni questo modo; e tiello caro, ch'è cosa
molto perfetta. Abbi una catinella mezza di acqua chiara, o piena, come tu vuoi.
Abbi della cenere, mezza scodella. Buttala in questa catinella, e rimenala con
la mano. Istà poco; innanzi che l'acqua rischiari in tutto, vuota di
quest'acqua torbidetta in altra catinella; e fa' così più volte, tanto t'avvisi
abbi tanta cenere, quanto ti fa bisogno. Poi lascia riposare, tanto che l'acqua
sia chiara, e che la cenere sia ritornata bene a fondo. Tranne la detta acqua,
e asciuga la detta cenere al sole, o come tu vuoi. Poi la intridi con sale
distrutto in acqua, e fanne siccome se fusse una pasta. Poi sopra la detta
pasta impronta suggelli, santelene, figurette, monete, e universalmente ciò che
desideri d'improntare. Fatto questo, lascia asciugare la detta pasta
moderatamente, sanza fuoco o sole. Poi sopra la detta pasta buttavi piombo, argento,
o di ciò metallo che vuoi; ché la detta pasta è sofficiente a ritenere ogni
gran pondo.
Pregando l'altissimo Iddio, Nostra Donna,
Santo Giovanni, Santo Luca Evangelista e dipintore, Santo Eustachio, Santo
Francesco, e Santo Antonio da Padova, ci donino grazia e fortezza di sostenere
e comportare in pace i pondi e fatiche di questo mondo; e appresso di chi vedrà
il detto libro, gli donino grazia di bene studiare, e ben ritenerlo, acciò che
col lor sudore possano in pace vivere e loro famiglia mantenere in questo mondo
per grazia, e finalmente nell'altro per gloria, per infinita secula seculorum.
Amen.
Finito libro referamus gratias Christo
1437.
A dì 31 di luglio ex stincarum ec.
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