31.
MINESTRA DI DUE COLORI
Questa è una minestra delicata e leggiera che può piacere in
Toscana specialmente alle signore; ma non sarebbe da presentarsi a un pranzo in
Romagna ove il morbidume sotto ai denti non è punto del gusto di quel paese
delle tagliatelle per eccellenza; meno poi lo sarebbe quella moccicaglia di
minestra di tapioca, la quale, salvo pochissime eccezioni, al solo vederla
promuoverebbe colà il mal di stomaco.
Farina, grammi 180.
Burro, grammi 60.
Parmigiano, grammi 40.
Latte, decilitri 4.
Uova, due intere e due rossi.
Sale, quanto basta.
Odore di noce moscata.
Un pugno di spinaci.
Lessate gli spinaci, strizzateli bene dall'acqua e passateli
dallo staccio. Mettete il burro al fuoco e quando è sciolto gettateci la farina
mescolando bene; poi versateci il latte caldo a poco per volta, salatela e
mentre cuoce lavoratela col mestolo per farne una pasta omogenea.
Levatela e
quando sarà tiepida stemperatela colle uova aggiungendo il parmigiano e la noce
moscata. Poi questo composto dividetelo in due parti uguali, in una delle quali
mescolerete i detti spinaci in quantità sufficiente a farle prendere il color
verde e non di più.
Ponete il composto nella siringa con lo stampino a buchi
rotondi e spingetelo nel brodo bollente come i passatelli del n. 48; ma questa
operazione occorre farla in due volte, prima col composto giallo e dopo col
verde.
Questa dose sarà sufficiente per otto o dieci persone.
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