38. ZUPPA SUL
SUGO DI CARNE
Certi cuochi, per darsi aria, strapazzano il frasario
dei nostri poco benevoli vicini con nomi che rimbombano e che non dicono nulla,
quindi, secondo loro, questa che sto descrivendo, avrei dovuto chiamarla zuppa mitonnée.
Se per dar nel gusto a costoro e a quei tanti che si mostrano servili alle
usanze straniere, avessi infarcito il mio libro di tali esotiche e scorbutiche
voci, chi sa di qual prestigio maggiore avrebbe goduto! Ma io, per la dignità
di noi stessi, sforzandomi a tutto potere di usare la nostra bella ed armoniosa
lingua paesana, mi è piaciuto di chiamarla col suo nome semplice e naturale.
La buona riuscita di questa zuppa dipende dal saper
tirare un buon sugo (vedi n. 5), la qual cosa non è da tutti.
Per quattro persone crederei sufficienti grammi 500
circa di carne di manzo da sugo, con qualche collo di pollo, e ritagli di
cucina se ve ne sono. Oltre al sugo, questa zuppa richiede ortaggi in buona
misura e, a seconda della stagione, un misto di sedano, carota, cavolo
verzotto, acetosa, zucchini, piselli, ecc., non che una patata: questa e gli
zucchini tagliati a tocchetti, tutti gli altri a filetti. Lessateli tutti e
soffriggeteli poscia nel burro bagnandoli col detto sugo. Le fette del pane
tenetele grosse mezzo dito, arrostitele e tagliatele a dadi. Prendete un tegame
o, meglio, un vaso consimile, ben decente perché dev'essere portato in tavola,
e in questo bagnate la zuppa nella seguente maniera: un suolo di pane, uno di
erbaggi e sopra una spolverizzata di parmigiano, e così di seguito. Per ultimo
versateci sopra il sugo e, senza toccarla, copritela con un piatto e un
tovagliuolo e tenetela per mezz'ora in caldo presso al fuoco avanti di
servirla.
Vi avverto che questa zuppa deve rimanere quasi
asciutta, laonde è bene tener addietro un po' di sugo per aggiungerlo quando la
mandate in tavola, nel caso riuscisse troppo asciutta.
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