40. ZUPPA ALLA
SPAGNUOLA
Prendete un petto di pollastra o di
cappone, tagliatelo a pezzetti e mettetelo a cuocere nel burro a fuoco lento;
conditelo con sale e pepe. Se non basta il burro bagnatelo col brodo. Levate il
petto asciutto e nell'intinto che resta gettate una midolla di pane, grande
quanto un pugno, e con brodo fate un poco di pappa soda. Questa col petto cotto
versateli nel mortaio e, aggiuntivi due rossi d'uovo e poco odore di noce
moscata, pestate ogni cosa ben fine e il composto lasciatelo in luogo fresco
onde assodi. Al momento di adoperarlo, che può essere anche il giorno appresso,
fate cadere sulla spianatola un velo di farina e sopra alla medesima tritate
col composto un bastoncino grosso un dito o meno e con un coltello infarinato
tagliatelo in tanti pezzetti, tutti uguali, che arrotonderete colle mani
imbrattate di farina, per farne tante pallottole della grandezza di una
nocciuola o meno. Gettatele nel brodo bollente e dopo cinque o sei minuti di
bollitura versatele nella zuppiera dove avrete collocato avanti del pane a
dadini soffritto nel burro o nel lardo vergine; oppure, che sarà anche meglio,
se, per pane, vi servite della zuppa ripiena del numero 32.
Potrete così ottenere
una minestra signorile bastevole per dieci o dodici persone.
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