54. ANOLINI
ALLA PARMIGIANA
Una
signora di Parma, che non ho il bene di conoscere, andata sposa a Milano, mi
scrive: “Mi prendo la libertà d’inviarle la ricetta di una minestra che a
Parma, mia amata città natale, è di rito nelle solennità famigliari; e non c'è
casa, io credo, ove nei giorni di Natale e Pasqua non si facciano i
tradizionali Anolini”. Mi dichiaro obbligato alla prefata signora
perché avendo messo in prova la detta minestra è riuscita di tale mia
soddisfazione da poter rendermi grato al pubblico e all'inclita guarnigione.
Dosi per una minestra sufficiente a quattro o cinque persone:
Magro di manzo nella coscia, senz'osso, grammi 500
Lardone, circa grammi 20.
Burro, grammi 50.
Un quarto di una cipolla mezzana.
Il pezzo della carne steccatelo col
lardone, legatelo e conditelo con sale, pepe e l'odore di spezie, poi mettetelo
al fuoco in un vaso di terra o in una cazzaruola col burro e la cipolla tritata
all'ingrosso per rosolarlo col detto burro. Fatto questo, versare due ramaiuoli
di brodo nel vaso e chiudetelo con diversi fogli di carta tenuta ferma da una
scodella contenente alquanto vino rosso; e perché poi vino e non acqua non lo
sa spiegare neanche la detta signora. Ora fate bollire dolcemente la carne così
preparata per otto o nove ore, onde ottenere quattro o cinque cucchiaiate di un
sugo ristretto e saporito che passerete dal setaccio strizzando bene e che
serberete per il giorno appresso. Allora formate il composto per riempire gli
Anolini con:
Pangrattato
di pane di un giorno, tostato leggermente, grammi 100.
Parmigiano grattato, grammi 50.
Odore di noce moscata
Un uovo e il sugo della carne.
Fate tutto un impasto omogeneo e tirando tre uova di sfoglia
tenuta alquanto tenera riempite il disco smerlato del n. 162 che ripiegherete
in due per ottenere la forma di una piccola mezza luna. Con questa dose ne
otterrete un centinaio che saranno buoni in brodo o asciutti come i tortellini
e riescono leggeri allo stomaco più di questi. La carne rimasta poi la
mangerete sola o con un contorno d'erbaggi e figurerà come uno stracotto.
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