57. ZUPPA DI FAGIUOLI
Si
dice, e a ragione, che i fagiuoli sono la carne del povero, e infatti quando
l'operaio frugandosi in tasca, vede con occhio malinconico che non
arriva a comprare un pezzo di carne bastante per fare una buona minestra alla
famigliuola, trova nei fagiuoli un alimento sano, nutriente e di poca spesa.
C'è di più; i fagiuoli restano molto in corpo, quetano per un pezzo gli stimoli
della fame; ma... anche qui c'è un ma, come ce ne sono tanti nelle cose del
mondo, e già mi avete capito. Per ripararvi, in parte, scegliete fagiuoli di
buccia fine o passateli; quelli dall'occhio hanno meno degli altri questo
peccato.
Per
rendere poi la zuppa di fagiuoli più grata al gusto e più saporita, dato che
debba essere una quantità sufficiente a quattro o cinque persone, fatele un
soffritto in questa proporzione: prendete un quarto di cipolla, uno spicchio
d'aglio, un pizzico di prezzemolo e un bel pezzo di sedano bianco. Tritate
finissimi questi odori colla lunetta e metteteli al fuoco con olio a buona
misura; siate generosi a pepe. Quando il soffritto avrà preso colore, unitevi
due ramaiuoli della broda dei fagiuoli, aggiungete un poco di sugo di pomodoro
o di conserva, fateli alzare il bollore e versatelo nella pentola de' fagiuoli.
Per chi aggradisce nella zuppa un poco
d'erbaggio può mettete in questa il cavolo nero, prima lessato e fatto bollire
alquanto nel liquido del soffritto suddetto. Ora non resta che bagnare il pane,
già preparato avanti con fette arrostite, grosse un dito e poi tagliate a dadi.
|