58. ZUPPA
TOSCANA DI MAGRO ALLA CONTADINA
Questa zuppa che, per modestia, si fa dare
l'epiteto di contadina, sono persuaso che sarà gradita da tutti, anche dai
signori, se fatta con la dovuta attenzione.
Pane bruno raffermo, di pasta molle,
grammi 400.
Fagiuoli bianchi,
grammi 300.
Olio,
grammi 150.
Acqua,
litri due.
Cavolo
cappuccio o verzotto, mezza palla di mezzana grandezza.
Cavolo
nero, altrettante in volume ed anche più.
Un
mazzo di bietola e un poco di pepolino.
Una
patata.
Alcune
cotenne di carnesecca o di prosciutto tagliate a striscie.
Mettete
i fagiuoli al fuoco con l'acqua suddetta unendovi le cotenne. Già saprete che i
fagiuoli vanno messi ad acqua diaccia e se restano in secco vi si aggiunge
acqua calda. Mentre bollono fate un battuto con un quarto di una grossa cipolla
e due spicchi d'aglio, due pezzi di sedano lunghi un palmo e un buon pizzico di
prezzemolo. Tritatelo fine, mettetelo al fuoco con l'olio soprindicato e quando
avrà preso colore versate nel medesimo gli erbaggi tagliati all'ingrosso, prima
i cavoli, poi la bietola e la patata tagliata a tocchetti. Conditeli con sale e
pepe e poi aggiungete sugo di pomodoro o conserva, e se nel bollire restassero
alquanto asciutti bagnateli con la broda dei fagiuoli. Quando questi saranno
cotti gettatene una quarta parte, lasciati interi, fra gli erbaggi unendovi le
cotenne; gli altri passateli dallo staccio e scioglieteli nella broda, versando
anche questa nel vaso dove sono gli erbaggi. Mescolate, fate bollire ancora un
poco e versate ogni cosa nella zuppiera ove avrete già collocato il pane
tagliato a fette sottili e copritela per servirla dopo una ventina di minuti.
Questa
quantità può bastare per sei persone; è buona calda e meglio diaccia.
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