72. RISOTTO
COLLE TELLINE
Noto questo
risotto nelle proporzioni che è stato fatto più volte nella mia cucina, e cioè:
Telline col
guscio, chilogrammi 1,350.
Riso, grammi
500.
Per levare la
sabbia che le telline racchiudono, lavatele prima, poi ponetele in acqua fresca
salata, o meglio, acqua di mare, in un catino con un piatto rovesciato sotto
alle medesime, e dopo due ore almeno, levatele asciutte e mettetele al fuoco
con acqua in proporzione del riso da cuocere. Quando saranno aperte, levatene i
gusci e serbate l'acqua, ma badate che in fondo alla medesima si sarà formata
una qualche posatura di sabbia che va gettata via.
Fate un soffritto con
olio, aglio, poca cipolla, prezzemolo, carota e sedano, il tutto tritato
finissimo colla lunetta, e quando sarà rosolato bene, gettatevi le telline
tolte dal guscio, qualche pezzetto di funghi secchi rinvenuti, una presa di
pepe e un po' di quell'acqua serbata. Dopo qualche minuto gettate il riso in
questo intingolo e tiratelo a cottura soda col resto dell'acqua suddetta.
Assaggiatelo se sta bene di sapore col solo sale naturale delle telline e dei
condimenti datigli; se non fosse così, aggiungeteglielo con sugo di pomodoro o
conserva, ed anche con un pezzetto di burro e un pizzico di parmigiano.
Alle telline si
possono sostituire le arselle o i peocci (cozze nere, muscoli) come a
Venezia, nelle cui trattorie se il riso co' peocci (specialità del
paese) fosse cucinato in questa maniera, sarebbe assai più gradito. Per
conservare alcun poco i molluschi a conchiglia bivalve, vanno tenuti in luogo
fresco, legati assai stretti in un sacchetto o in un canovaccio. D'inverno ho
così conservate fresche le telline fino a sei giorni, ma non è da azzardare
perché i molluschi riescono molto indigesti se non sono freschi.
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