91. PAPPARDELLE ALL’ARETINA
Non ve le do come piatto fine, ma per famiglia può andare.
Prendete un'anatra domestica, mettetela in cazzaruola con un pezzetto di
burro, conditela con sale e pepe e, quando avrà preso colore, aggiungete un
battuto, tritato ben fine, di prosciutto, cipolla, sedano e carota. Lasciatelo
struggere sotto l'anatra, rivoltandola spesso; poi levate via buona parte
dell'unto come cosa indigesta, e tiratela a cottura con brodo ed acqua versata
poca per volta, ma in quantità tale che vi resti il sugo per condire la
minestra di pappardelle.
Procuratevi un pezzetto di milza di vitella o di manzo, apritela e
raschiatene col coltello la parte interna per metterla a bollire sotto l'anatra
quando questa sarà cotta e servirà per ingrediente al sugo a cui non sarà male
aggiungere anche pomodoro e odore di noce moscata. Tirate una sfoglia di tutte
uova, grossetta come quella delle tagliatelle e colla rotellina smerlata
tagliate le strisce più larghe di un dito. Cuocetele poco e conditele col detto
sugo, col fegatino dell'anatra a pezzetti, parmigiano e un poco di burro se
occorre. Queste pappardelle servono per minestra e l'anatra per secondo piatto.
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