183. BOMBE E
PASTA SIRINGA
Questa ricetta
che può servire ugualmente bene per le bombe e per la pasta siringa, è un po'
faticosa, ma non è di difficile esecuzione.
Acqua, grammi
150.
Farina
d'Ungheria o finissima, grammi 100.
Burro, quanto
una noce.
Sale, una
presa.
Odore di scorza
di limone.
Uova, n. 2 e un
rosso.
Mettete al fuoco l'acqua col burro e il sale e quando bolle versate la farina
tutta a un tratto e rimestatela forte. Tenete la pasta sul fuoco fino a che la
farina sia ben cotta (10 minuti) rimovendola sempre; poi levatela dalla cazzaruola
e stiacciatela alla grossezza di un dito perché si diacci bene.
Cominciate a
lavorarla per tempo da prima con un rosso d'uovo e quando l'ha incorporato
aggiungete una chiara ben montata, poi un altro rosso e, lavorandola sempre col
mestolo, un'altra chiara montata e così di seguito se la dose fosse doppia o
tripla della presente. A forza di lavorarlo il composto deve riuscire in ultimo
fine come un unguento. Se si tratta di bombe gettatelo in padella a cucchiaini
dandogli la forma rotonda; se desiderate la pasta siringa fatelo passare per la
canna a traverso a un disco stellato, come la figura riportata qui sopra, e
tagliatelo via via alla lunghezza di 9 a 10 centimetri. Quando avrà perduto il
primo bollore spolverizzatela di zucchero a velo. Il doppio di questa dose
potrà bastare per otto o dieci persone.
Queste bombe
possono anche servire come fritto composto praticandovi una piccola incisione
quando son cotte per introdur nell'interno un poco di battuto delicato di
carne; ma allora non vanno spolverizzare di zucchero.
|