205. POLLO
DORATO I
Prendete un
pollastro giovane, vuotatelo, levategli la testa e le zampe, lavatelo bene e
tenetelo nell'acqua bollente per un minuto. Poi tagliatelo a pezzi nelle sue
giunture, infarinatelo, conditelo con sale e pepe e versategli sopra due uova
frullate. Dopo mezz'ora almeno di infusione involtate i pezzi nel pangrattato,
ripetendo per due volte l'operazione se occorre e cuoceteli a brace in questa
maniera: prendete una sauté o una teglia di rame stagnata, ponete in
essa olio, o meglio lardo vergine, e quando comincia a grillettare buttate giù
i pezzi del pollo facendoli rosolare da ambedue le parti a moderato calore onde
la cottura penetri nell'interno. Serviteli bollenti con spicchi di limone.
L'ala di tacchino, che lessa è la parte più delicata, si presta egualmente bene
per essere tagliata a pezzetti e così cucinata.
La punta del petto e le
zampe dei polli, compreso il tacchino, possono darvi una norma della tenerezza
delle loro carni perché, quando invecchiano, la punta del petto indurisce e non
cede alla pressione delle dita, e le zampe, da nere che erano, si fanno
giallastre.
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