270. GERMANO OSSIA ANATRA SELVATICA I
Quando comperate un germano (Anas boscas) in mercato,
apritegli il becco per osservare la lingua. Se la trovate molto risecchita dite
pure che l'animale è morto da lunga data e allora annusatelo per accertarvi che
non puzzi.
Alcuni suggeriscono di lavare questi uccelli coll'aceto prima di
cuocerli, oppure di scottarli nell'acqua per toglier loro il selvatico; ma
siccome quel puzzo disgustoso, se troppo forte, risiede principalmente nella
glandola urupigiale, io ritengo che basti il recider questa. Essa trovasi
all'estremità del codrione, volgarmente chiamato stizza, e racchiude un umore
giallastro e vischioso, abbondante negli uccelli acquatici col quale essi
spalmansi le penne per renderle impermeabili.
Vuotate il germano serbando il fegatino, il cuore e la cipolla;
levategli la testa, e la pelle del collo, dopo averla aperta per estrarne le
vertebre, ripiegatela sul petto dell'animale. A questi uccelli, quando si fanno
in umido, si addice un contorno di cavolo nero o di lenticchie intere; in ogni
modo, si adoperi l'uno o l'altro, preparate un soffritto nella seguente
maniera:
Se il germano pesa circa un chilogrammo tritate fine col coltello grammi
30 di prosciutto grasso e magro insieme con tutti gli odori, cioè sedano,
prezzemolo, carota e un quarto di una grossa cipolla; mettete ogni cosa insieme
con dell'olio in una cazzaruola e sopra al battuto adagiate il germano,
condendolo con sale e pepe. Fatelo prender colore da tutte le parti e poi
aggiungete acqua per tirarlo a cottura.
Cuocete nell'acqua il contorno di cavolo nero o di lenticchie e, sia
l'uno o l'altro, rifatelo nel suddetto intinto: assaggiatelo per aggiungervi,
se occorre, un pezzetto di burro, che lo renda più grato e saporito, e unitelo
al germano quando lo mandate in tavola. Il cavolo tagliatelo all'ingrosso e
conditelo pure con sale e pepe.
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