277. PICCIONE ALL’INGLESE O PICCION PAIO
Avverto qui una volta per tutte che nella mia cucina non si fa questione
di nomi e che io non do importanza ai titoli ampollosi. Se un inglese dicesse
che questo piatto, il quale chiamasi anche con lo strano nome di piccion
paio, non è cucinato secondo l'usanza della sua nazione, non me ne importa
un fico; mi basta che sia giudicato buono, e tutti pari. Prendete:
Un piccione giovane, ma grosso.
Vitella di latte magra, gr. 1 00, oppure un petto di pollo.
Fette sottili di prosciutto grasso e magro, grammi 40.
Fette di lingua salata, grammi 30.
Burro, grammi 40.
Mezzo bicchiere di brodo buono digrassato.
Un uovo sodo.
Tagliate il piccione a piccoli pezzi nelle sue giunture scartando la
testa e le zampe. Tagliate la vitella di latte o il petto di pollo a bracioline
e battetele colla costola del coltello. Tagliate il prosciutto e la lingua a
strisce larghe un dito. Tagliate l'uovo in otto spicchi.
Prendete un piatto ovale di metallo o di porcellana che regga al fuoco e
distendetevi a strati uno sopra all'altro, prima la metà del piccione e della
vitella, poi la metà del prosciutto e della lingua, la metà del burro sparso
qua e là a pezzettini e la metà, ossia quattro spicchi, dell'uovo; condite con
pochissimo sale, pepe e odore di spezie, e ripetete l'operazione col rimanente
in modo che tutto l'insieme faccia la colma. Per ultimo annaffiate col brodo
suddetto, ma diaccio, che vedrete galleggiare sul primo orlo del piatto e che
rimarrà in gran parte dopo la cottura. ora formate una pasta per ricoprirlo,
nelle seguenti proporzioni:
Farina, grammi 150.
Burro, grammi 50.
Spirito di vino, un cucchiaino
Zucchero, un cucchiaino.
Agro di limone, uno spicchio.
Un rosso d'uovo.
Sale, quanto basta.
Intridete la farina coi suddetti ingredienti e, se non bastano,
aggiungete acqua tiepida per fare una pasta alquanto morbida. Lavoratela molto
gettandola con forza contro la spianatoia, lasciatela un poco in riposo e tiratene
una sfoglia addoppiandola quattro o cinque volte, riducendola, per ultimo,
grossa come uno scudo, col matterello rigato. Con essa coprite il piatto
adornandolo, se è possibile, coi ritagli della stessa pasta, indi doratela con
rosso d'uovo; cuocete questo pasticcio (che tale si può chiamare) al forno da
campagna e servitelo caldo.
A me pare che questo piatto venga meglio ammannito nella seguente
maniera per dargli un carattere e un gusto più nazionale. Date prima mezza
cottura al piccione e alle altre carni col detto burro, condendole col sale, il
pepe e le spezie. Poi disponetele sul vassoio nel modo indicato, non escludendo
l'intinto dell'umido e il brodo. Aumentando il condimento potrete unirvi anche
rigaglie di pollo, animelle e tartufi.
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