423. CARCIOFI
SECCATI PER L’INVERNO
Nelle città
meridionali, dove i carciofi si trovano quasi in tutti i mesi dell'anno, è
inutile prendersi il disturbo di seccarli, tanto più che tra il carciofo fresco
e il secco la differenza è grande; ma fanno comodo in que' paesi dove, passata
la stagione, più non si trovano.
Preparateli nel
colmo della raccolta quando costano poco; però vanno scelti di buona qualità e
giusti di maturazione. Levate loro tutte le foglie coriacee, spuntateli,
mondate un buon tratto del loro gambo e tagliateli in quattro spicchi
recidendone il pelo, se qualcuno l'avesse. Via via che li tagliate gettateli
nell'acqua fresca acidulata con aceto o limone onde non diventino neri e per lo
stesso motivo metteteli al fuoco in un vaso di terra contenente acqua bollente
alla quale sarà bene dare odore con un mazzetto di erbe aromatiche, come
pepolino, basilico, foglie di sedano e simili. Dieci minuti di bollitura, ed
anche soli cinque se sono teneri, saranno sufficienti per cuocerli a metà.
Scolateli e metteteli in un graticcio ad asciugare al sole; poi infilateli e
finite di seccarli all'ombra in luogo ventilato. Possibilmente non teneteli
tanto al sole onde non prendano odore di fieno.
Quando si
adoperano per fritto o per contorno agli umidi, si rammolliscono nell'acqua
bollente.
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