456. CACCIUCCO
II
Questo
cacciucco, imparato a Viareggio, è assai meno gustoso dell'antecedente,
ma più leggiero e più digeribile.
Per la stessa
quantità di pesce pestate in un mortaio tre grossi spicchi d'aglio e dello
zenzero fresco, oppure secco, per ridurlo in polvere. Per zenzero colà
s'intende il peperone rosso piccante, quindi va escluso il pepe. Mettete questo
composto al fuoco in un tegame o pentola di terra con olio in proporzione e
quando avrà soffritto versateci un bicchiere di liquido composto di un terzo di
vino bianco asciutto oppure rosso e il resto acqua. Collocateci il pesce,
salatelo e poco dopo sugo di pomodoro o conserva sciolta in un gocciolo
d'acqua. Fate bollire a fuoco ardente tenendo sempre il vaso coperto,
non toccate mai il pesce per non romperlo, e lo troverete cotto in pochi
minuti.
Servitelo come
il precedente, con fette di pane a parte che asciugherete prima al fuoco senza
arrostirle.
Se il pesce,
prima di cuocerlo, resta crudo per diverse ore, si conserva meglio salandolo;
ma allora è bene di lavarlo avanti di metterlo al fuoco.
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